Anni fa, la sezione «Laicità» del sito UAAR ordinava le singole schede secondo i passaggi che contrassegnano la vita umana: dall’utero alla tomba, si diceva una volta, ai tempi di Van Gennep. Con il tempo, e con il crescere delle interferenze ecclesiastiche, decidemmo di modificarla secondo un banalissimo (ma più pratico, per i navigatori) ordine alfabetico.
Quella vecchia impostazione è stata ora ripresa da Telmo Pievani, filosofo della scienza già autore del notevole Creazione senza Dio, e da Carla Castellacci, biologa e divulgatrice scientifica. Anch’essi hanno dovuto riscontrare quanto estese siano ormai le ingerenze delle gerarchie cattoliche: anche se la copertina rimanda all’invadenza della Chiesa «dal nascere al morire», dobbiamo purtroppo constatare come, in realtà, essa cominci già prima della nascita (con i limiti posti alla fecondazione artificiale) e prosegua anche dopo la morte, con la scarsità di sale del commiato e di strutture per la cremazione.
Non si tratta di opinioni: siamo semmai dalle parti delle evidenze incontrovertibili. La lunga e accurata rassegna contenuta nel libro si conclude con un’amara presa d’atto: «Siamo diventati senza accorgercene, o forse siamo sempre stati, una comunità in libertà vigilata, un Paese a laicità condizionata». E dire che la popolazione italiana non si segnala per una sua particolare propensione per la spiritualità: si segnala semmai per un’insolita capacità di sorvolare sulla propria e altrui incoerenza, come quella dei politici con due famiglie a carico che presenziano ai Family Day cattolici. Forse dovrebbero essere proprio i cattolici a far notare loro l’incongruenza di quella partecipazione: ma sono politici lesti ad assecondare le sempre più pressanti richieste delle gerarchie ecclesiastiche, e non è dunque per nulla vantaggioso accertarsi della sincerità della loro fede.
Non ci fossero loro, i desiderata d’Oltretevere verrebbero trattati come sono trattati in quasi tutti i Paesi europei: bizzarri ricordi nostalgici di un passato in cui imperversavano indisturbati. A noi, al contrario, è toccato in sorte un governo di centrosinistra capace di nominare un Comitato Nazionale di Bioetica composto a schiacciante maggioranza di cattolici, molti dei quali estremisti. E ci toccano anche politici come Francesco Rutelli, presentatore di un progetto di legge che, se approvato, stanzierebbe decine di milioni di euro per la ricerca sulle staminali adulte: un progetto che arriva a citare una cura basate sulle staminali del pancreas, a oggi non ancora scoperte… La Chiesa, del resto, conduce il proprio gioco, e lo conduce con sempre maggior spavalderia: può dunque permettersi di vergare note dottrinali in cui, sintetizzano gli autori, «l’autorità politica è tenuta a garantire, dovrà essere a servizio, non potrà legalizzare, dovrà proibire». E più diventa arrogante, più la Chiesa lamenta di non essere messa in condizione di imporre a tutti la propria verità.
Sante ragioni non presenta più documentazione di quanta se ne può scaricare dal nostro sito. Il suo punto di forza risiede nelle riflessioni: rispetto ad altri saggi di questo tipo si caratterizza per l’approccio scientifico, quasi una rarità per le pubblicazioni della Penisola. Scritto benissimo, le ragioni che avanza sono senz’altro valide e convincenti: ma ben poco potranno contro una classe dirigente che dedica il proprio tempo ad attività elettoralmente molto più proficue della lettura di un ottimo libro.
Raffaele Carcano
Marzo 2008