Fa notizia che un ministro dell’istruzione si chieda a cosa serve l’insegnamento della religione cattolica a scuola. Il bello è che già un suo predecessore, Luigi Berlinguer, disse lo stesso nel 1999. Anzi, in maniera ancor più decisa, convinto che “a scuola si debba fare cultura e non catechesi” e ponendo una questione di laicità. Si attirò le ire dei vescovi e dei politici clericali. Che i ministri dell’istruzione non sappiano a cosa serva l’Irc è grave. Che pensino che abbia uno scopo educativo lo è forse ancora di più.
Il ministro Francesco Profumo è tornato ieri sul tema. “Credo che l’insegnamento della religione nelle scuole così come è concepito oggi non abbia più molto senso”, ha ammesso. E questa è senz’altro una buona notizia. Profumo ha tuttavia fatto leva sulla presenza ormai rilevante di alunni di origine straniera e nati in famiglie non cattoliche, che nelle classi arriva anche al 30%. Rilevante è ormai la percentuale di alunni che non frequentano l’ora di religione. “Sarebbe meglio adattare l’ora di religione trasformandola in un corso di storia delle religioni o di etica”, ha suggerito.
Il processo di secolarizzazione, con l’emergere dei non credenti e persone che non si riconoscono in chiese ‘istituzionali’, e la crescita di comunità di immigrati – specie di religione islamica, sikh o hindu – portano ormai a ridiscutere la posizione di privilegio che in molti paesi occupa l’insegnamento della religione cattolica. In Belgio ad esempio ormai è consolidato l’insegnamento di etica laica, alternativo alla religione. E in Francia l’omologo di Profumo, il ministro Vincent Peillon, sta pensando di introdurlo.
Le parole di Profumo hanno suscitato un putiferio. In questo caso è sceso in campo direttamente uno stato estero, il Vaticano, spalleggiato dai politici cattolici. Il viceministro vaticano all’Educazione cattolica, Angelo Zanni, per mettere in chiaro che l’ora cattolica deve rimanere così com’è, mette in guardia da due “estremi”. Ovvero “relativizzare ogni cultura” e dall’altro “favorirne una a discapito delle altre”. A patto che non sia quella cattolica, ovviamente. Perché l’Irc, ci tiene a precisare, “dà un importante contributo alla pacificazione e non all’esaltazione di un’identità”.
Checché ne dica Zanni, l’Irc è ben rispondente alle direttive della Cei e si traduce di fatto in una replica del catechismo, foraggiata dallo Stato. Per accorgersene, basta consultare i programmi. Diventa una marcatura del territorio, trasmettendo agli studenti l’idea che la religione cattolica – unica a disporre del privilegio di poter insegnare la propria dottrina – sia la religione di Stato. Ed è tutt’altro che pacifica: basti pensare alle tante testimonianze che ci arrivano sul trattamento riservato a chi non se ne avvale. O alle denunce dell’Unicef e del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Senza dimenticare la corsia preferenziale dei docenti di religione, che vengono assunti senza concorso pubblico. È sufficiente il placet del vescovo, che può anche ritirarlo se constata che la vita del nominato non è in linea con il magistero cattolico. L’Irc diventa quindi un modo che i vescovi hanno per far assumere fedeli, facendoli pagare dallo Stato. Una condizione privilegiata, che permette anche di entrare in ruolo, ancor più discutibile in un periodo di tagli e ridimensionamenti nella scuola pubblica.
Non ci sembra che l’Irc sia quindi uno strumento educativo, se per educazione si intende la trasmissione di un sapere critico che diventa patrimonio dell’individuo. Basta guardare la marcata e imbarazzante ignoranza degli italiani in materia di religione, dopo averla studiata anche per sedici anni.
Ma se da una parte valutiamo positivamente le dichiarazioni di Profumo, dall’altra anche noi ci permettiamo dicriticarlo, perché dimentica i non credenti: maggioranza assoluta tra i non cattolici, di gran lunga più numerosa rispetto alle altre confessioni di minoranza. Di cui la politica si è però sempre disinteressata. Occorre dire infatti che la presenza di stranieri è spesso un argomento politically correct, portato come foglia di fico per evitare di affrontare frontalmente certe questioni che riguardano la laicità e le discriminazioni che subiscono i non credenti a scuola come in altri ambienti. Spesso la macchina della politica inizia ad attivarsi, dopo anni di lamentele dei ‘soliti’ laici, solo quando nella querelle arrivano religioni non cattoliche. Come accaduto ad esempio nel caso dell’imposizione del crocifisso negli uffici pubblici.
Da anni anche l’Uaar si impegna attivamente per promuovere il diritto di non subire un insegnamento impartito “in conformità alla dottrina della chiesa” (come recita il protocollo addizionale al Concordato) e fornendo informazioni e supporto anche legale (in particolare, scrivendo a soslaicita@uaar.it e info@oraalternativa.it). E riceve una valanga di segnalazioni da parte di genitori che lamentano come le scuole pongano ostacoli a chi non voglia seguire l’ora di religione. Ignorando sistematicamente atei e agnostici che non intendano seguire il catechismo di Stato, blindato dal Concordato.
L’Uaar ha anche avviato il progetto ora alternativa, in cui fornisce a genitori, studenti e scuole risorse utili sia per far valere i propri diritti nel caso di mancata attivazione dell’alternativa, sia spunti e strumenti per elaborare progetti nelle scuole. Se non è possibile abolire l’insegnamento religioso, quantomeno si fornisca una pluralità di corsi, rispetto al monopolio cattolico.
Ma l’insegnamento dell’ora alternativa, sebbene possa essere più utile, interessante e dinamico perché elaborato in base alle esigenze e alle capacità di insegnanti ed alunni, viene spesso boicottato. Dalle scuole che non vogliono avere problemi e che lamentano la carenza di fondi (sebbene il ministero sia tenuto ad erogarne ad hoc su richiesta per l’ora alternativa). L’associazione ha anche proposto che i docenti in esubero siano impiegati proprio per garantire nelle scuole l’insegnamento alternativo all’Irc.
Invitiamo il ministro, che viene dal Cnr e quindi sa cosa significa insegnare scientificamente, a dar seguito ai suoi dubbi, e a cominciare a intervenire seriamente. Di tutto hanno bisogno, gli studenti italiani, tranne che perdere tempo su una materia così inutile.
La redazione
Escludo che una dichiarazione di un ministro di questo governo possa ricevere un’interpretazione meno che retriva.
Quindi, in sostanza, le parole di Profumo significano: dato che ormai un sacco di studenti non si fila l’ora di religione manco di striscio, cambiamo nome, rendiamola obbligatoria perché tanto non è più nominativamente confessionale e torniamo alle classi piene degli anni ’50.
Grosso modo l’ho interpretata pure io così anche se in modo un po’ più complesso: siccome non riusciamo più ad indottrinare i giovani come si deve perché la religione viene associata spesso a qualcosa di negativo, perché non li indottriniamo con gli stessi principi ma chiamandoli, per esempio, etica? In questo modo si ottiene il doppio effetto di rendere più accettabili tali principi anche a immigrati di seconda generazione magari con tradizioni religiose diverse. Non male (sarcasmo) come idea! Certo sarebbe da capire: chi la svolgerebbe l’ora di etica? Lo stesso prete che faceva quella di religione?
Infatti:
“Sull’argomenti è intervenuto il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura: “sì” alla proposta del ministro del ministro Francesco Profumo sull’ora di religione, ma con la certezza che essa deve restare cristiana come stabilito dagli accordi concordatari. “È importante – spiega – il rinnovamento della didattica nel metodo: il messaggio evangelico e i grandi insegnamenti cristiani vanno sempre insegnati, ma c’è spazio anche per un aggancio con il mutare della società e lo sviluppo dei tempi e della cultura”. In questo senso – ha precisato Ravasi – ciò che ha detto il ministro Profumo può essere declinato”. “ da avvenire
Interessante…si tratterebbe quindi di sostituire l’ora di religione cattolica con quella di etica cristiana (che poi che cos’è? Non mi risulta che nell’anno 0 esistesse lo stato vegetativo permanente per dirne una). C’è poco da fare, finchè gestiranno il potere avranno sempre il cetriolo, ehm pardon, il coltello dalla parte del manico.
Non esiste un etica cristiana condivisa. Se andate sul sito dei valdesi vedete che c’è un abisso tra quella proposta dai gerarchi cattolici e quella dei valdesi, così come ci sono differenze anche con quella di molti preti cattolici (e anche di cardinali come abbiamo visto recentemente).
Ravasi (e Profumo) gioca ambiguamente con i termini, sta solo cercando di fare un po’ di maquillage alla sua ora cattolica. Non accetterebbe mai che la sua ora venisse fatta da uno di altre religioni, dimettono addirittura quegli insegnanti di religione cattolica non allineati.
Veramente ora è cattolica e gestita dalla CCAR – CEI, non propriamente cristiana.
Perché l’ora di religione venga finalmente resa cristiana dovranno per forza di cose essere interpellate le chiese Evangeliche e Protestanti (Aei, Valdese, Luterana, Metodista, ecc…) le quali dovranno per forza di cose entrare a disporre di questo insegnamento con i loro insegnanti.
Altrimenti l’ora di religione resterà cattolica romana, ma non cristiana.
SOTTOLINEO LA RACCOMANDAZIONE DELLA REDAZIONE: “Invitiamo il ministro, che viene dal Cnr e quindi sa cosa significa insegnare scientificamente, a dar seguito ai suoi dubbi, e a cominciare a intervenire seriamente. Di tutto hanno bisogno, gli studenti italiani, tranne che perdere tempo su una materia così inutile.”
Grazie UAAR!
in classe di mio figlio – alle superiori – su trentuno studenti vi è un solo studente “straniero” eppure sedici di loro NON frequentano l’ora di religione – cioè se non erro la maggioranza alla faccia di quello che ci vogliono far credere la CCAR, l’informazione ed i politicanti clerico fascisti italiani, e la sitauzione è più o meno la stessa in tutte le calssi ( gli ho fatto fare un piccolos ondaggio) – il popolo come al solito è quindi più saggio e più laico della maggioranza dei nostri politici di m., del resto le leggi sull’aborto e sul divorziono sono li a dimostrarlo, cagnasco si metta quindi l’animo in pace e la smetta di rompere !
Temo che alla domanda di Profumo risponderà la Cei e il ministro si accontenterà della spiegazione
Non so perché, ma quando sento delle parole non dico condivisibili ma quanto meno sensate da gente come Profumo, comincio a tremare perché ho la “strana” sensazione che abbiano trovato il modo migliore per fregarti.
E’ un sospetto.
Fondato.
Già, è più o meno come un macellaio che accarezza un agnellino sorridendo…
Profumo va all’attacco dell’ora di religione. E lancia una proposta che sicuramente non piacerà al Vaticano. Allora siamo sulla strada giusta. (spinoza.it)
ma Profumo non era da voi stigmatizzato come l’ennesimo cattolico al soldo del vaticano infiltrato nel governo? Mi meraviglio sempre di più della perspicacia delle analisi degli editorialisti uaar…
Leggici sopra, ciccio.
Di ministri cattolicisti nel Governo clerical-tecnico Monti ce ne sono tanti
Ci stai dicendo (tu) che lo è anche Profumo?
CATTOLICISTI… Ottimo ed opportuno neologismo. Complimenti, Roberto!
@ fra pallino
Guarda che non mi risulta che sia stato emanato un decreto legge che da domani abolisca l’IRC. Ha fatto solo una dichiarazione diciamo “biblica” cioè, che può significare tutto e il contrario di tutto. Quando verrà eliminata l’IRC, sostituendola con una vera materia, allora potrai sbeffegiarsi. Fino ad allora sarà la solita menzogna cattolica.
@pallino
Il fatto che uno sia stato scelto appositamente per la sua posizione clericale non implica necessariamente che sappia in cosa crede.
Tant’è vero che non è detto che tutti i fanatici che tirano in ballo Platone come precursore dei teologi cristiani poi sappiano spiegare, non dico astronomicamente, ma anche solo moralmente il Mito di Er ed il Mito della Caverna.
Sai: capita così quando si hanno santi in Paradiso…
..che palline…
Ma che dovete spiegare !!! Prima dovete capire, ma con i pregiudizi e l’odio che avete sarà molto difficile.
Ultimamente hai cambiato stile e tono nei commenti. Dai tentativi di evangelizzazione siamo passati agli anatemi. Che sia un’altra fase nell’elaborazione del lutto di non ricevere sufficiente attenzione?
Nessun lutto. Il mio stile é sempre lo stesso.
Lo fosse soltanto lo stile…
Signori e signori ecco a voi giuseppe, il paladino del cattolicesimo. Colui che offende tutti con la sua cafonagine e il modo di un bambino di 1 elementare e parla di odio. Colui che frequenta questo sito con l’unico obiettivo di innervosire i non credenti. Colui che si eccita alla vista di Bastardo XVI e reprime la sua omosessualità.
@ pastore tedesco
di giuseppe ce ne sono due, fior da fiore. Uno ha rubato il nick all’altro e il primo ha protestato ferocemente gridando al complotto, fino a quando ha scoperto che il ladro era della sua stessa banda. Da allora si è acquietato. Probabilmente quello che ti ha offeso è il ladro e quello qui sopra il derubato. Tranne poche differenze di stile uno può essere preso per l’altro.
@ Stefano
Ma secondo te, il catechismo ne ha talmente limitato le facoltà mentali, che non riescono a trovare un modo di distinguersi. Comunque, ciò che ho scritto vale per qualsiasi cattolico si sia presentato qui.
@ pastore tedesco
non riescono a trovare un modo di distinguersi
Non serve.
pastore tedesco risponde:
martedì 25 settembre 2012 alle 18:03
Signori e signori ecco a voi giuseppe, il paladino del cattolicesimo. Colui che offende tutti con la sua cafonagine e il modo di un bambino di 1 elementare e parla di odio. Colui che frequenta questo sito con l’unico obiettivo di innervosire i non credenti. Colui che si eccita alla vista di Bastardo XVI e reprime la sua omosessualità.
Non ti avevo detto niente e mi vomiti addosso tutto questo.Tu hai prblemi seri. Mi fai tanta pena e mi fanno pena le persone che devovo convivere con te.
@ giuseppe
alle 19.25 ho fatto un intervento che, ti piacesse o meno, spiega a pastore tedesco il possibile equivoco.
Sei intervenuto inutilmente alle 19.46.
E potevi semplicemente dire di non essere stato tu.
@ giuseppe
Avrò anche qualche problema ma chi non li ha.
Rileggiti i tuoi post in tutte le ultimissime in cui ha espresso un commento.
Il tuo stile è offensivo e volgare. Hai dato della “puta” a mia madre e poi ti arrabbi se gli altri ti offendono.
Anche l’ultimopost qui soprà. Ti sembra che contribuisca ad una discussione sull’argomento. Pretendete come al solito di offendere e di non essere offesi, d’altronde è quello che fanno i vostri capi ogni giorno.
Siccome la vostra(mi riferisco a voi cattolici) presenza qui ha il solo scopo quello di fare azione di disturbo e far perdere le staffe agli altri ed impedire la discussione, voglio dimostrare a te e i tuoi amici che i primi a perderle, siete proprio voi. E che anche sul piano delle offese siete perdenti perchè poi vi mettete a piagnucolare quando si scendo sul vostro stesso piano.
Non preoccuparti di chi convive con me, preoccuparti di dimostrare la tua intelligenza portando argomenti e non disturbo.
@ pastore tedesco
Ripeto, credo proprio che il giuseppe che ha offeso tua madre non sia il giuseppe al quale ti stai dirigendo.
@ Stefano
Affari suoi. Che trovi il modo di distinguersi. Comunque non credo siano 2. Il loro stile (degli eventuali 2 giuseppe) è sempre quello di offendere e di non consentire la discussione. Non mi fanno pena. Poi se sono impegnati a litigare con me gli altri possono discutere meglio.
Cucciolotto, perché ti appelli alla libetà di espressione e poi, quando questa ti si ritorce contro dai fuori di testa?
Non vuoi essere insultato? Non iniziare ad insultare.
@ giuseppe
non vado fuori di testa e non mi offendo. Per me puoi continuare ad insultarmi che non me ne frega niente. Puoi offendere mia madre, mio padre, tanto tu non conosci nessuno di noi e quindi le tue offese non valgono niente.
Io invece continuerò a parlare male della tua chiesa, di Bastardo XVI e di tutti i suoi valletti e paladini semplicemente perchè è la verità ed è ciò che rappresentano ed è sotto gli occhi di tutti.
Guardati questa notizia ma se leggi il Gazzettino la conosci già:
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=220606&sez=MONDO&ssez=
Il tuo contributo alle ragioni della tua parte sono nulle perchè tu perdi solo tempo a tentare di litigare
Sei capace di esprimere un giudizio sull’argomento di questa ultimissima? Rispondo,io. No! Tornerai a stuzzicare con metodi stupidi.
Non ci vedo nulla di strano: se però, da buon bigotto integralista, ti scandalizzi per quella innocente goliardata, ne debbo dedurre che non hai la più pallida idea di cosa succeda alle matricole del “Bo”…
Ad ogni modo, visto l’effetto che ti fa l’articolo che hai postato, cerca di non stuzzicarti troppo una spanna sotto l’ombelico con quella manina.
@ giuseppe
Come volevasi dimostrare!
@ giuseppe
Che tu in caserma faccia certe cose alle matricole passi, qui si sta parlando di un prete “all’interno di un prestigioso liceo diretto dai salesiani di Lublino”.
Una caserma, insomma.
PS rammentati che mentre sei impegnato con pastore tedesco in migliaia di siti se la stanno prendendo con papa e chiesa. Non so come tu faccia a stare tranquillo…
Il “Bo” non è una caserma, ma la sede di una delle più antiche università del mondo.
Perché stò qua? Forse non ci crederai, ma è perché mi siete simpatici e vi voglio bene.
@giuseppe
Non che cambi molto…
“Perché stò qua?”
Sorvolo sulla battuta e ti ricordo che “stò” si trascrive così solo nel dialetto romanesco, in italiano è “sto”… =___=
Sto qua perché mi siete simpatici e vi voglio bene.
E piu megglio scrito cosi?
@giuseppe
Abbè: come te và, fa’ oggnimmodo come fossi ‘n nuncefosse.
Io nun ce stò.
Inutile che iscrivi e iscrivi: nun ce stò.
bhè, “Giuseppe” è il nome giusto per un diversamente ragionante cattolico, il più famoso becco della storia, millanta generazioni da Adamo a Giuseppe narrate nella bibbia, le corna più osannate nell’universo
Lo sterco che ti fuoriesce dalla bocca lo produce il tuo cervello?
no ma cosa dici, è tutta roba santa e benedetta, molto clericale!
Ed allora è proprio come dico io: hai il cervello tipicamente clericale.
certo, ma poi vado a confessarmi et voilà! tutto passato!
E’ passato il vomito che ti esce dalla bocca, però il cervello da bigotto clericale ti rimane: chi lo cambia quello?
fratello queste parole d’amore che ti escono dalla santa bocca non fanno onore a tutti i santi (e probabilmente anche babbo natale e la befana) ai quali sei devoto. Vedi come la tua natura esce facilmente allo scoperto?
se ti do uno schiaffo porgi l’altra guancia (qualcuno diceva)
altrimenti la stessa porgo io l’altra mano (CG)
E’ così facile farvi palesare in tutte le vostre assurdità che c’è fin poco gusto.
Buonanotte e mi raccomando dì le preghiere (alla Maddalena e a Pantera)
Le preghierine le dico sempre anche per te.
Non mi dirai che hai scambiato le mie effusioni amorose per gioco duro?
E se allora giocassi veramente duro cosa succederebbe?
Buona notte ed un bacione a tutti voi.
goliardate? a casa mia quelli si chiamano maltrattamenti e umiliazioni.
ah già, i preti e le famiglie eterosessuali ai bambini possono fare quel che vogliono. tanto in un caso va sempre bene perchè sono in missione per conto di dio, nell’altro sono “proprietà” loro.
Un parziale copia incolla dell’articolo in questione:
“… Il sacerdote sulla poltrona, padre Martin Kozyra, che è anche preside dell’istituto, si sarebbe difeso dicendo che non c’è niente di male in quello che stava facendo dato che non ci sono mai state implicazioni sessuali. Si trattava solo di un gioco. I ragazzi stessi, successivamente, hanno precisato che effettivamente «si era trattato di una specie di rito d’iniziazione» peraltro praticato tra le mura della scuola da molti anni… Alcuni professori intervistati dalla tv hanno ammesso che si trattava di uno scherzo, una sorta di intrattenimento, di atto goliardico. Janina Jakubowska, una delle insegnanti ha spiegato alla Gazeta Wyborcza, il maggiore quotidiano polacco, che forse «non si dovrebbe giudicare il caso in modo troppo duro, dato che non si conoscono le esatte circostanze». Per i ragazzi era effettivamente una cerimonia iniziatica, oppure nascondeva qualcosa d’altro?”
La domanda finale: “… era effettivamente una cerimonia iniziatica, oppure nascondeva qualcosa d’altro?” è fatta apposta per indirizzare i lettori meno accorti ad analizzare i fatti reali verso la conclusione che nella chiesa impera la pedofilia.
Analizziamo i fatti:
– i ragazzi parlano di una goliardata, e chi ha frequentato l’università sà a cosa alludo, a cui i ragazzi, per loro stessa ammissione, si sottoponevano con spirito ludico;
– la “cerimonia” faceva parte della tradizione della scuola;
– era una cosa risaputa;
– coinvolgeva lo stesso preside dell’istituto che riprestava a quella sorta d’intrattenimento iniziatico per l’apertura dell’anno scolastico.
Sono fermamente convinto che chi vede del male in un fatto come questo, possa dare la mano a quelle persone che volevano linciare quel nonno che, visto sistemato i pantaloncini del nipotino, era stato preso per pedofilo: “chi male pensa ..male fa”.
@giuseppe
Se vuoi parlare di odio, nel tuo caso però sarebbe più appropriato “isteria”, ti consiglio di guardarti allo specchio.
Post Scriptum: parla quello che ignora continuamente e sistematicamente la risposte buttandola in caciara quando è palese anche ai muri il suo torto…
cioè spacciare i pregiudizi tuoi per pregiudizi altrui? Fino a prova contraria i pregiudizi e l’odio sono state le armi della Chiesa da sempre.
… perdere tempo su una materia così inutile.
Stavolta contesto la stessa redazione: non è che questa sia una materia inutile, non è nemmeno una materia.
In effetti, sia di fatto, sia nelle dichiarazioni degli stessi organi ecclesiali, mi sembra si tratti più di un’attività di “Proselitismo di Religione Cattolica”, che non un’attività di “Insegnamento di Religione Cattolica”.
E più che inutile la definirei dannosa.
Sull’ora di religione la mia posizione è abbastanza chiara: non deve esistere! Nè l’ora di religione, nè quella di storia delle religioni, nè quella di culture religiose ecc ecc. Il pensiero delle religioni, se ritenuto necessario ai fini educativi, andrebbe insegnato nel programma di filosofia. Nel caso delle scuole elementari e medie mi piacerebbe che quell’ora a settimana venisse reimpiegata per l’educazione civica. Nel caso delle scuole superiori, ogni indirizzo potrebbe riutilizzarla per le materie specifiche (letteratura al liceo classico, matematica o informatica allo scientifico, meccanica all’industriale giusto per fare qualche esempio).
@faber
d’accordo
d’accordo
il problema è che ora abbiamo due ore la settimana di religione cattolica alla scuola dell’infanzia e alla scuola elementare
abbiamo l’opportunità di non far più esistere l’ora di religione con queste strade:
– attività didattica alternativa
– studio assistito
– studio individiale
– uscita dalla scuola
sono tutte strade che i genitori (o i ragazzi, se grandi) possono scegliere, per una scuola migliore e per un paese migliore, e facendolo arriverà anche il giorno in cui la religione cattolica sarà abolita come materia e sarà oggetto di studio come tutte le altre ideologie
Purtroppo non sono così ottimista. Non appena le alternative all’ora di religione, che giustamente hai citato, avranno una percentuale consistente di adesioni (come sta avvenendo negli ultimi anni), troveranno il modo di rendere in qualche modo obbligatoria l’ora di religione. La sparata di Profumo io la leggo in questa ottica. L’indottrinamento è troppo importante perché vi rinuncino senza colpo ferire. Aggiungo che l’indottrinamento non riguarda tanto ciò che viene insegnato durante l’ora di religione (per esperienza non ricordo neanche un’ora che non fosse dedicata allo svago o a fare i compiti per le ore successive) quanto piuttosto la “marcatura” del territorio, che rende consapevoli i bambini, fin da piccoli, dell’esistenza di una religione ufficiale superiore a tutte le altre e soprattutto, la rende parte della vita quotidiana volenti o nolenti. Fuori la religione dalle scuole! La vedo come l’unica soluzione.
@ faber
tornare a rendere obbligatoria l’ora di religione in classi dove più del 50% fa alternativa?
sarebbe come tornare a rendere illegale il divorzio, anche il ministro più clericale non si azzarderebbe a farlo
infatti parlano di “riformarla”, per rimandare all’infinito l’ora in cui l’IRC sarà abolita
per questo rivendicare “fuori l’IRC dalla scuole” rischia di rimanere solo una affermazione: alla quale ovviamente mi associo, ma la accompagno con l’atto che già ora può sottrarre dall’indottrinamento e dalla marcatura del territorio, ossia facendo fare ai miei figli l’ora alternativa (o lo studio assistito, o lo studio individiale o l’uscita dalla scuola)
@Grendene
, l’unica strada civile è la soppressione dell’ora di religione. Con l’ora alternativa si attua la schedatura delle perone. Da una parte i bravi cittadini che accettano l’insegnamento dell’ora cattolica, dall’altra quelli che la rifiutano in nome del libero pensiero o di una differente fede. E che domani non saranno selezionati per essere classe dirigente. Una miopia di oggi, magari per sistemare due ore i figli (ne capisco l’importanza, ma le strade del cambiamento sono difficili sempre) che pagheremo poi.
E’ difficile espingere questa ora , la Cei si appella al concordato, ma le cose sono complicate lo sappiamo bene. perchè dobbiamo solo e sempre aspirare alla mediocrità? Specie per chi ha figli mi sembra grave
Tiziana, ma nel frattempo che l’aboliscono i genitori che devono fare, far seguire l’insegnamento della religione cattolica? Non tutti possono venire a prendere i figli da scuola per un’ora e poi riportarceli (visto che l’IRC non si fa ma alle ultime ore), molto spesso lavorano entrambi.
francesco s.
mi sembra veramente patetico il genitore che si lagna per il bimbo due ore nel corridoio. un genitore senza schiena dritta oggi obbligherà domani il figlio ad essere una bestia da soma.
comunque so che in questo blog sostenere l’ora altrenativa come desidera la cei. per cui non scriverò più su questo argomento.
Tiziana
Tu devi scrivere quello che pensi, perchè autocensurarti? Ti si faceva notare che fino a quando non l’aboliscono se non c’è un’ora alternativa o si mandano i figli a spasso o li si costringe a seguire l’ora di religione cattolica.
Qual è il problema a pensarla diversamente, ti invito a commentare anche queste notizie.
@ Faber
Pari pari quello che ho detto a mia moglie. Lei è credente ma mi ringrazia sempre per averla convinta ad non avvalerci dell’IRC per i nostri figli. Lei però riesce ancora a farsi intortare con la favoletta della fratellanza e della storia delle religioni. Mio figlio ha appena iniziato la 1 elementare e in questi giorni non fanno ancora né religione né l’ora alternativa (ma ho dei dubbi che la faranno fare nella modalità corretta). Pensate che però l’insegnante di IRC in questi giorni non ha “insegnato” la sua pseduomateria ma ha gestito la classe nella sua ora, distribuendo disegni, diciamo neutri, da colorare. Insomma, comunque uno spreco di denaro pubblico, in quanto è pagato, nel migliore dei casi, per non fare una mazza.
se saremo sempre di più a non far fare religione ai nostri figli l’ora di religione si esaurirà da sola, ci sono molti posti dove se un genitore vuole mandare il proprio figlio per farlo rincretinire non ha che da sciegliere tra catechismo all’oratorio, chiese, conventi, seminari, anche scuole private gestite dai preti. basta che paghino l’imu questi posti mi sembrano giusti per fare indotrinamento e nessuno impedisce loro di farlo, ma non vedo perchè nelle scuole pubbliche si debba fare religione, a meno che la religione cattolica non sia considerata religione di stato, allora ha un senso succede anche in iran arabia saudita e posti simili.
Abolire l’ora di religione è l’unica soluzione. Se i preti vogliono indottrinare le giovani e giovanissime menti lo facciano a spese loro e nelle loro sedi fuori dalla scuola pubblica.
@faber
sono d’accordo in linea di massima sulle elementari e medie (inferiori?).
Ma ti sei dimenticato delle MATERNE statali: qui cosa facciamo?
L’IRC qui non solo è inutile: è dannosa perchè condiziona il bimbo a credere in entità sovrannaturali con cui può instaurare una specie di dialogo che è un soliloquio.
Ne possiamo sostituirla con l’educazione civica.
Quindi va abolita. Punto e basta.
Concordo
Vale la pena di ricordare un’uscita altrettanto degna di nota di un ministro dell’istruzione,(non ricordo quale)che ammise di non avere idea di cosa facciano in pratica insegnanti e studenti durante l’ora di religione.
Non si puo’ mettere in dubbio la sua franchezza,non vi pare ?
Alcuni, in questa sede,hanno dato alcune risposte credibili :ricordate “l’ora del parrucchiere ”
per esempio ?
In ogni caso dubito che i “Soldati di Cristo”forgiati dai nostri ligi insegnanti di religione possano competere col prodotto delle scuole islamiche,comprese quelle che ,grazie alla “gentilezza” dell’occidente, si moltiplicano sul suo territorio.
Qualcuno non e’ d’accordo ?
C’è un sondaggio sul Corriere:
http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_11179.jsp
ops, non volevo rispondere ma commentare il post
Prima di partecpare, cosa vorrà mai dire “rivedere l’ora di religione”? Non è detto che abbia un significato restrittivo…
Un po’ meno cretinerie, un po’ più scienze.
E’ sperare troppo ?
La vera riforma è togliere alla CCAR la facoltà di scegliersi i docenti.
Tutto il resto è acqua fresca.
Potreste fargli una lettera di sostegno e sincero apprezzamento per quelle posizioni, cosa che Ornaghi non avrebbe mai avuto!
Io lascierei l’ora di religione così com’è ma aggiungerei il pagamento obbligatorio per chi se ne avvale, per sostenere insegnanti, clero, amministrazione e infrastruttura scolastica usata a questo fine, una bella quota di €25 a settimana a studente. Poi vediamo quanto sono pii gli italiani.
In realtà prima della revisione concordataria c’era la questua obbligatoria che pesava su tutti i cittadini. Poi venne studiato il meccanismo volontario dell’otto per mille al quale aderirono pochissimi. per questo ci sono stati tutti i meccanismi successivi per garantire – estorcendoli ai cittadini – i soldi alle fedi aderenti (ovviamente soprattutto ai cattolici)- Con la tua proposta si studierebeb sicuramente come ri.far pagare 25 euro a tutti gli studenti . Esagero ma non esageratamente
Scenderebbero per strada anche i cani a protestare, si fermerebbe tutto. Lo spero tanto.
Consiglio la Direzione UAAR di inviare al ministro una copia del ” Il piccolo Ateo ” tanto per cominciare…..
Corriere della sera: favorevoli a modificare l’ora di religione 68% sfavorevoli 32%
Libero: favorevoli a modificare l’ora di religione 32% sfavorevoli 68%
Interessanti i commenti, specie quelli su Libero, alcuni tanto allucinanti da far pensare seriamente alla sanità mentale dell’autore del commento.
Uno, per esempio, accusa Profumo di voler islamizzare la scuola !!!!!!!!!!!!
Come fanno a essere tanto diverse? Comunque mi fido di più del corriere: ha più lettori.
Be il target a cui si rivolgono è un tantino diverso…non è che siano proprio dei campioni statistici
Purtroppo non esistono dati ufficiali come in altri paesi, ma ormai in Italia circa il 10% della popolazione appartiene ad altre religioni (ortodossi, protestanti, musulmani, buddisti, ecc.), molti gli stranieri tra questi, circa il 15% degli italiani (in crescita) non è credente ed inoltre dalle varie analisi buona parte dei pseudocattolici ha una visione molto personale del cattolicesimo e della religione (al massimo potrebbero essere definiti genericamente cristiani o religiosi o superstiziosi, come si vede in analisi più dettagliate fatte nelle altre nazioni). A Milano più della metà degli studenti delle superiori non segue più l’ora di religione. Quindi è abbastanza difficile parlare di maggioranza di cattolici.
A chi interessa veramente l’ora di religione, se non a chi interessa mantenere i propri privilegi, la marcatura del territorio e l’opportunità di fare propaganda?
Rammarica che ci si ponga il problema solo perchè ci sono anche altre religioni, senza tener conto della secolarizzazione. Anche se temo che il problema sia come reindirizzare l’attività di propaganda e di evangelizzazione verso gli stranieri.
e uno su Libero sull’abolizione dell’ora di religione:
http://www.liberoquotidiano.it/sondaggi/1084032/Siete-favorevoli-all-abolizione-dell-ora-di-religione–.html
ma non si riesce a votare!
E’ vero cara Fri ma hai visto i risultati? Quasi il 70% concorda con il ministro ed il sondaggio è sul Corriere della Sera, giornale di centro.
Sarei curioso di vedere i risultati di un serio sondaggio; credo che ne vedremo delle belle, alla faccia dei cattotroll e dei loro capi in vaticano.
Vero…
C’è un sondaggio sul Corriere:
http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_11179.jsp
(questo messaggio doveva comparire prima di quello sul sondaggio su Libero )
Per me c’è una sola soluzione al problema: l’eliminazione dell’ora di religione. Ma a questo nella nostra repubblica non arriveremo mai. Perdiamo tempo anche a discuterne.
Ecco, bene. E’ meglio smetterla.
Ti piacerebbe, vero?
TUTTO OK!
una bella ora di educazione civica servirebbe molto all’italia. Motivo per cui non se ne farà nulla. Sia mai che l’italia diventi una potenza civilizzata!!!!
“Credo che l’insegnamento della religione nelle scuole così come è concepito oggi non abbia più molto senso”
Credo che questa uscita del ministro sia proprio dovuta alla constatazione del crescente discredito, almeno nella scuola secondaria, di questa inutilissima ora che potrebbe diventare un boomerang… per cui si tratta di rilanciarla secondo le indicazioni (leggi: direttive) di Ravasi, quando afferma, come riporta Sandra: “È importante – spiega – il rinnovamento della didattica nel metodo: il messaggio evangelico e i grandi insegnamenti cristiani vanno sempre insegnati, ma c’è spazio anche per un aggancio con il mutare della società e lo sviluppo dei tempi e della cultura”
Insomma, l’ora di religione va modernizzata, adeguata ai tempi… cioè il classico ‘cambiare tutto perchè tutto resti come prima’, che nella scuola italiana è un punto fermo da sempre. E nessuno lo sa meglio della chiesa, la più camaleontica delle istituzioni.
Quindi se fosse per me abbandonerei il proposito di organizzare l’ora alternativa e puntare tutto sulla pura e semplice abolizione sfruttando il sostanziale fallimento ammesso anche dal ministro prima che si cerchi di rilanciarla con una qualche mano di vernice.
Molto grave, come qui è stato giustamente rilevato, è invece il problema nella scuola elementare. Qui credo che il ruolo dei genitori sia fondamentale… ma temo che la maggioranza lasci perdere per non avere noie.
Discussioni (non troppo immaginarie) sull’ora di religione
Nei dialoghi di cui di seguito la sigla AA designa l’Ateo-Agnostico. Le altre lettere singole maiuscole individuano tutti gli altri interlocutori
B = Ogni anno il solito mantra contro l’ora di religione. Insomma, avete anche ottenuto l’ora alternativa che altro c’è che non va?
AA = Non va il sistema anomalo italiano. Giova ripeterlo. La religione cattolica, di questo si parla, non è più Religione di Stato, non si capisce perché debba avere uno status privilegiato, come materia non curriculare, essendo insegnata nella scuola pubblica. Rammentando che gli insegnanti di religione vengono scelti dal vescovo e sono assunti senza concorso e pagati con i soldi dei contribuenti. L’ora alternativa non sarebbe affatto necessaria se non fosse l’unico modo per sottrarsi all’ora di religione cattolica.
C = Trovo sbagliato avercela con la religione cattolica. Che fa parte della nostra tradizione prevalente.
AA = Forse sarebbe meglio dire che fa parte della nostra tradizione “predominante”. Non neghiamo questo, senza dire che esistono tradizioni diverse da quella cattolica nel nostro tessuto connettivo, culturalmente parlando. Difatti ci sono altre materie (la storia, la letteratura ecc.) che trattano dell’influenza della religione e della Chiesa Cattolica, ma lo fanno in maniera neutrale.
D = Non puoi pretendere che ad insegnare la dottrina cattolica sia un insegnante che cattolico non è.
AA = Ed invece è proprio quello che penso. La scuola non deve indottrinare piuttosto deve servire a sviluppare uno spirito critico. La religione non è esattamente deputata a fare questo. Chi crede abdica al pensiero raziocinante per fare posto alla fede.
E = Devi dimostrare che male possa fare impartire agli studenti, fin dalla tenera età, un’educazione cattolica che ha tra i suoi capisaldi l’amore per Dio e quello verso il prossimo.
AA = L’amore per Dio non vuol dire nulla. In nome di questo “amore” molti zelanti devoti, o sarebbe meglio dire veri e propri fanatici e fondamentalisti, compiono le azioni più ributtanti contro i propri simili e i propri figli. L’amore verso il prossimo, tutto da dimostrare quando si parla di religioni che storicamente hanno dato un pessimo esempio di se stesse, la scuola lo insegna già, nel rispetto delle regole della convivenza civile, nell’etica che è insita in ogni insegnamento che sia libero da condizionamenti ed equidistante dalle ideologie. La scuola per questo deve essere laica, perché inclusiva, democratica quindi partecipativa.
F = In certi regimi si insegnava l’Ateismo di Stato. Altro che equidistanza.
AA = Quei regimi non erano atei nel senso che non avevano l’ateismo come ideologia portante. Si richiamavano all’ateismo debordando dalla loro forte connotazione anticlericale, laddove le chiese in quei paesi si erano molto identificate con le classi dominanti. Se anche esistesse l’Ateismo di Stato sarebbe comunque una grossa sciocchezza, aberrante anche più della Religione di Stato.
G = Noi scegliamo la religione cattolica per i nostri figli perché a nostra volta siamo stati educati in questo modo. Crediamo che una certa fedeltà agli insegnamenti di quelli che ci hanno preceduto non sia per nulla pernicioso
AA = E’ lo stesso discorso che si fa, ad altre latitudini, sulle scuole coraniche o rabbiniche. Se si accetta la tradizione passivamente si finisce per perpetuare gli errori di quelli che ci hanno preceduto.
H = Nessuno impone ai vostri figli di frequentare l’ora di religione cattolica. Quindi la vostra è una polemica assolutamente pretestuosa.
AA = Niente affatto. Abbiamo penato per anni per vedere riconosciuto l’ora alternativa. Il diritto a non frequentare l’ora di religione spesso si è ottenuto dopo sentenza del giudice. Ancora oggi è sotto gli occhi di tutti che la garanzia dell’ora alternativa non è sempre automatica. C’è spesso colpevole silenzio, disinformazione ed arroganza. Di converso se un vescovo di qualsiasi diocesi vuole visitare la scuola (pubblica) lo fa senza alcun problema magari in orario scolastico.
I = Ma i cattolici sono o non sono la maggioranza in questo Paese?
AA = Bisognerà prima intenderci su cosa significhi essere cattolici. Essere battezzati? Essere assidui ai sacramenti? Andare a messa? Ascoltare i dettami della gerarchia ecclesiastica? Perché questi parametri sono dirimenti per valutare l’effettiva maggioranza. Ammesso e non concesso che i cattolici siano maggioranza in questo Paese questo implica la possibilità di violare la Costituzione oppure di imporre la loro supremazia in corsie preferenziali? Se in una classe c’è un solo bambino disabile, per puro esempio, questo deve significare che non si debbano abbattere le barriere architettoniche in classe perché la maggioranza non è interessata a questi problemi?
L = Se cominciamo a venir meno alla nostra identità fra un po’ a comandare a scuola saranno gli islamici.
AA = Faccio fatica a capire quale sia la nostra identità. La nostra tradizione giuridica è improntata alla romanità. La nostra modernità risente molto dell’influenza illuministica ed umanista. Penso poi che nessuno dovrebbe “comandare” a scuola.
M = Saresti favorevole che a scuola si insegnasse storia delle religioni?
AA = Non più favorevole che si insegnasse storia della danza e della musica. Però vedo delle altre priorità. Per esempio l’educazione sessuale, ambito in cui certi ritardi non sono certo limitati dall’insegnamento della dottrina cattolica notoriamente censoria ed oscurantista.
N = Se fossi coerente dovresti ammettere che sarebbe altrettanto sbagliato insegnare storia dell’Ateismo a scuola.
AA = E sono coerente. Non ha senso insegnare l’Ateismo. E’ importante, per esempio in filosofia, che gli autori atei abbiano stessa dignità di quelli che hanno professato una qualche religione. L’ateismo si scopre non si impone. La scuola riguardo a Dio dovrebbe essere…agnostica. I bambini non hanno gli strumenti intellettuali per accettare o rifiutare Dio. Certo, lo studio delle scienze e della preistoria indirizzano inequivocabilmente verso un mondo senza Dio.
O = Toh, parli come uno dell’UAAR?
AA = L’UAAR, che cos’è? (sorride)
Tutto da condividere e gustare, tranne, per quanto mi riguarda, un punto… per altro non secondario. Invece di AA per certe repliche al resto dell’alfabeto avrei dato la voce ad un AA1 e ad un AA2. Proprio sull’ora alternativa (v. sopra).
Caro Bruno, penso che avrei creato confusione. E poi volevo sottolineare la coerenza della posizione ateo-agnostica.
A proposito di gusto della lettura, se non arrossisci, volevo dirti che il tuo ultimo libro è davvero piacevole.
Comunque è un bel dialogo e neppure pesante.
grazie francesco Si tratta in fondo delle solite contestazioni che sento e ho voluto codificarle a mo’ di FAQ
Ore 19,10
Corriere della sera: SONDAGGIO ELIMINATO
Libero: favorevoli a modificare l’ora di religione 31% sfavorevoli 69%
A proposito, se a qualcuno fosse sfuggito: http://www.repubblica.it/esteri/2012/09/24/news/ruanda_sacerdote_ricercato-43213875/
“Angelo Zanni, per mettere in chiaro che l’ora cattolica deve rimanere così com’è, mette in guardia da due “estremi”. Ovvero “relativizzare ogni cultura” e dall’altro “favorirne una a discapito delle altre”.”
Chi scommette che se avesse voluto avrebbe continuato con la fallacia “della terza via” (“non… non… ma…) precludendo ogni discussione sulla prima ipotesi – ma gli fa così paura l’idea che ogni popolo pensa che i propri costumi siano i migliori? – e annullando categoricamente l’apertura ad altre vie?
Prove di attuazione del “pensiero unico”…
Pensare che il problema dell’irc siano i programmi significa veramente vivere nelle nuvole. Perché il Ministro non comincia a controllare se e come vengono svolti, anzi, prima di questo bisognerebbe come minimo andare a vedere se tutti quelli che scelgono di avvalersi sono davvero presenti in classe durante l’ora di insegnamento! Sarebbe già molto se il Ministero rendesse pubblici i dati aggiornati sulle scelte effettuate, soprattutto nelle scuole superiore dove scelgono direttamente gli studenti.
Una gaffe del genere fa sempre piacere: se non altro sdrammatizza l’ingerenza di Bagnasco.
Come dire: il soldato fa sapere al generale che non come si ripiega.
*Errata corrige: intendevo riprendere questo intervento dall’ultimo tornando all’argomento generale. Semplicemente m’è venuto in mente dopo e quindi è finito qui distaccato. Capita*
La sparata sulla necessità di “riformare i programmi” è un simpatico e mellifluo modo per girare intorno al problema vero, che non sono affatto “i programmi”, bensì l’inaccettabile, feudale e anacronistico metodo di reclutamento di questi insegnanti.
Agli insegnanti di religione attualmente in carica, je farebbe un baffo, se riformano i programmi… tanto già non seguono quelli previsti adesso, non gli costerebbe la minima fatica il continuare a non seguire nemmeno quelli nuovi!
Tanto è risaputo che non fanno MAI effettivamente religione, no?
Alle elementari e materne si limitano a parlare di pace, di amicizia e di buoni sentimenti, stando attentissimi che i bambini non si accorgano nemmeno di fare religione; alle superiori, fanno chiacchierare i ragazzi di attualità, di guerre e pace nel mondo, di inquinamento, di droga, di sport, di turbamentideiggiovani, e al massimo fanno vedere dei film (rigorosamente di argomento NON religioso, altrimenti hanno paura di passare per bacchettoni), o cercano di carpire loro qualche confidenza personale sui loro turbamenti e problemi, proponendosi (indebitamente) come sportello di consulenza psicologica.
In pratica, siamo arrivati al paradosso che l’insegnante di religione fa direttamente le attività alternative…
Lisa
Vorrei poter chiedere a tutti coloro che ritengono utile o necessaria l’ora di religione, su quale ragionamento razionale si basano per affermare che la morale Cattolica (giudeo-cristiana) è migliore (o assoluta), più “vera” della morale del Buddismo (“religione” atea), del Confucianesimo, dell’Islam, della Giudaica, degli Incas, dei Bororo, Fangs, Mossi, Lacandoni, Aleuti, Ingaliks, Cubéos, Caduvéos, Natchez, Tikopias, Nueri, Zapotechi, Mughals, Papagos ecc…ecc….?
Quindi citerei una frase di Pascal Picq : “nessun paese, nessuna nazione, nessuna religione, e nessun sistema di pensiero, ha legittimità per imporre i suoi valori agli altri !”……….
Se siamo convinti che le credenze in dogmi, miti ecc..sono dovute all’ignoranza, causa principale dell’irrazionalità umana, proporrei -in alternativa all’ora di religione- d’insegnare la storia delle religioni (e/o l’assurdità di certe credenze popolari pseudoscientifiche, es. astrologia, miracoli ecc..) :
–Tesi : storia (la vera) delle religioni (o credenze irrazionali o assurde)
–Antitesi : il “vero” (avvenimenti storici) ; il “falso” (avvenimenti assurdi o senza nessun fondamento o prova scientifica).
–Sintesi : dibattere/domande/risposte, alla fine deve essere lo studente a distingure e decidere le proposizioni che considera razionali/scientifiche dall’irrazionale, pseudoscientifico o assurdo. E se dovesse errare correggerlo con eventuali esempi più intelligibili ecc.. NB Ovviamente l’nsegnante deve essere imperativamente laico, neutro, ma anche sufficientemente colto in diverse branche principalmente scientifiche ! E non un insegnante (o ex) di religione..!! Un sogno ? Una utopia ?….o ingenuità personale ?
Ti rispondo io per loro: la religione cattolica è parte delle nostre radici. Vuoi rinnegare le nostre radici?
In Sicilia la mafia ha forti radici. Perchè eradicarle?
“la religione cattolica è parte delle nostre radici. Vuoi rinnegare le nostre radici?”
Avete proprio rotto le palle con questo discorso.
“Se siamo convinti che le credenze in dogmi, miti ecc… sono dovute all’ignoranza, causa principale dell’irrazionalità umana”
No, non siamo convinti che l’ignoranza sia causa dell’irrazionalità; questa è una visione illuminista che ha avuto le sue ragioni, ma che è superata.
Non ne sono convinti in primis gli studiosi (http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=102170 ; per chi non lo sapesse il Cicap è un’organizzazione cui fanno capo agnostici e scettici di estrazione laica) . La prima causa dell’irrazionalità umana è la mente umana, dacché gli uomini – compresi coloro che hanno una istruzione scientifica – mettono in pratica comportamenti irrazionali dettati dalla sfera emotiva in numerosi aspetti della propria vita.
Ricordo sempre che l’ingegner Roberto Vacca, illustre non credente che visse una certa notorietà una ventina d’anni fa, in un suo saggio ricordava come la sua avversione per la chiesa fosse maturata non tanto durente i propri studi scientifici, quanto per la malinconia che il suono delle campane gli ispirava alla domenica durante una lunga trasferta a Terni per progettare una linea elettrica.
@Alex Irene
Riconoscere che non siamo in grado per natura di comprendere il nostro destino è più positivo e sano che vivere nella perpetua delusione di non aver riuscito a risolvere un problema che chiaramente la soluzione ci sfugge, o imporre con la forza delle idee presumibilmente “rivelate” che il carattere arbitrario e autoritario insulta la nostra ragione. L’accettazione razionale della nostra incapacità di capire certi concetti non rileva di una prudenza timorosa, ma del coraggio di rifiutare false simmetrie e spiegazioni dogmatiche che inquinano la nostra vita, il coraggio di una scienza sicura sia nella sua conoscenza cosi come della sua ignoranza, contro una religione o dottrina trionfalista e pretenziosa nella sua affermazione di sapere tutto !
La forza della scienza è che tra tutti i sistemi, è l’unica che è provvista di mezzi di controlli drastici dellla legittimità e onestà dei suoi attori !
—Il fanatismo è latente nell’inconscio di ognuno di noi, anche se in realtà si realizza solo in alcuni…..
—Delle opinioni, SI; delle convinzioni, NO ! Questo a mè sembra essere il punto di partenza dell’orgoglio intellettuale ! Bien à vous
Mi sembra giusto, ci vuole un’ora di educazione civica… per gli insegnanti di religione.
Mi sembrerebbe giusto, per par condicio, l’ora di Civilità nel catechismo.
Siamo semplici, scriviamo a caratteri cubitali la verità:
L’ora di religione non è per l’interesse educativo dei ragazzi ma per quello invasivo del clero!
Guardatevi questo.
http://www.ilmessaggero.it/sondaggio.php?id=2217
Interessante! a questo punto penso che quello (che non era votabile) apparso su libero fosse taroccato; vabbè che visto il livello del giornale e di conseguenza esencefalia dei suoi lettori tutto è possibile
Mi raccontavano che una bambina, non so che età avesse, chiedeva alla mamma delle spiegazioni in quanto fortemente confusa: a scuola, uno le raccontava che siamo stati creati a somiglianza di Dio, mentre un altro le spiegava che ci siamo evoluti in una storia di milioni di anni. A chi dei due doveva prestare ascolto, domandava dubbiosa?
La confusione di questa povera bambina, dimostrando che la scuola, invece di fugare dubbi, li alimenta, è una ragione di per sè ampiamente sufficiente a eliminare l’ora di religione.
In Italia siamo tutti figli di Schettino: si perde tempo a discutere di che cosa stia accadendo, o potrebbe accadere, invece di abbandonare la nave.
Negli USA ci stanno i creazionisti che si arrampicano sugli specchi pur di confutare la teoria di Darwin.
Addirittura (pensate che idioti!) hanno fatto un museo della creazione dove accanto agli uomini preistorici vi sono i dinosauri. Credevo che questo lo facessero vedere solo nei cartoni animati dove ci sta Fred Flinstone.
Premesso che il creazionismo è una corrente minoritaria tra i credenti (per lo più confinata ad alcune chiese evengeliche e a chi si richiama ad interpretazioni letterali dei testi sacri), in realtà mi risulta che i biblisti e i teologi abbiano riconciliato, almeno da un secolo a questa parte, la teoria dell’evoluzione con le principali dottrine religiose.
Spesso vi si percepisce un contraddittorio, cui si è indotti da conoscenze scientifiche e religiose sommarie dato che il tema non è alla portata di tutti.
La mamma, se credente, avrebbe potuto dirimere il dubbio.
Spero tu non stia parlando dell’ID…
@Alex Irene. Anche una non credente intellettualmente onesta avrebbe potuto e dovuto, dicendo quello che hai detto tu.
Una non credente intellettualmente onesta difficilmente avrebbe dato la stessa spiegazione di Alex Irene -_-
Allora, vediamo di fare un pochino di chiarezza:
la Teoria dell’Evoluzione è assolutamente inconciliabile con la Teologia, come tutta la Scienza. Il semplicissimo motivo è che la prima è una scienza, mentre la seconda è non-scienza.
La bambina, dimostrando una mente superiore, aveva dei legittimi dubbi. E questi dubbi sono legittimi alla faccia di qualunque impossibile conciliazione, in quanto originati dalla semplice contraddizione logica
S = nonS
Non essendo conciliabili le due posizioni, proprio perchè antitetiche, la bambina dimostrava dubbio non sapendo a chi dei due dare retta, in quanto una delle due era chiaramente e sfacciatamente sballata.
Se poi vogliamo capire perchè una supposta (come tale, dovrebbero metterla nel luogo ad essa predisposto) “evoluzione guidata” non è conciliabile, basta considerare che siamo nel campo del puro e genuino ID. L’evoluzione del mondo è contingente (sperimentabile), non certo necessaria: come fa ad essere contingentemente “guidata”? Basta leggere qualche libro serio, invece della Bibbia: ad esempio Pievani, e tutto viene spiegato.
Senza contare che, dove c’è finalismo, non può esserci Scienza.
Avevano tentato di “conciliare” Galileo, e sappiamo tutti come andò a finire.
PS: la mamma della bambina non era credente, e la cosa la faceva semplicemente ridere. A me, che sono un po’ estremista su questioni scientifiche e sull’ID, fa ridere molto di meno…
Spending review.
Dato i tagli che fanno a scuola perchè non tolgono gli insegnanti di religione dalle casse dello stato?
Nicola
Veramente le richieste dell’ UAAR vanno nella direzione di raddoppiare il costo dell’IRC, affiancandole sistematicamente l’ Ora Alternativa.
Comunque, abolendo l’Irc, gli attuali docenti di quella materia stabilizzati dovrebbero (per diritto acquisito) essere mantenuti in servizio come docenti di altra materia (se ne avessero titolo) oppure in altre funzioni della Pubblica Amministrazione. Se si istituisse, al posto dell’IRC, l’ora di “etica”, queste cattedre, in teoria, andrebbero attribuite per concorso a laureati in filosofia, ma la presenza di tanti ex docenti IRC imporrebbe una fase transitoria nel corso della quale tali cattedre dovrebbero essere assegnate a loro (anche per evitare il raddoppio della spesa). E’ anche verosimile che nel corso di questa non breve fase transitoria potrebbero fiorire (magari rampollando dalle migliori delle attuali facoltà teologiche) libere Ffacoltà di Filosofia particolarmnte specializzate nello studio dei temi etici e della relativa pedagogia, alle quali lo Stato non potrebbe non concedere l’equipollenza dei titoli. In una prospettiva del genere, naturalmente, plaudo al Ministro Profumo.
Saluti.
Nulla da dire sull’aspetto legislativo, ma continui a dare per scontato che l’insegnamento dell’etica debba scaturire dalla teologia. Secondo quale logica?
“gli attuali docenti di quella materia stabilizzati dovrebbero (per diritto acquisito) essere mantenuti in servizio”
Diritti acquisiti grazie a cosa, prima di tutto? Sono privilegi di casta passati per diritti acquisiti senza che gli elettori abbiano potuto esprimersi in merito, considerando che a loro corrisponde il dovere di pagarli.
Diritto acquisito invece è quello dell’aborto, perché quello sì è stato espressione di una volontà della maggioranza degli elettori. Diritto passato poi in cavalleria di fronte al privilegio dell’obiezione ad assunzione successiva alla legge.
Insomma, ci sono diritti più uguali degli altri. E quelli più uguali li finanziamo noi. Perché, se ci danneggiano? In cosa si sta distinguendo l’Italia a fronte di ore di insegnamento di educazione religiosa?
Gli insegnanti IRC, per preparazione ed attitudine, potrebbero fare solo i bidelli,
al massimo, dopo un corso di riqualificazione, i telefonisti.
Io non capisco una cosa… che c’entra il fatto che gli studenti sono di “altre religioni?”.
La scuola dovrebbe servire a dare agli alunni gli STRUMENTI, le conoscenze base con cui potranno fare DA SOLI le proprie scelte.
Il fatto che arrivino a scuola con una religione già “pre-scelta” o “pre-impostata” preclude qualsiasi forma di istruzione in materia.
O forse la religione cattolica viene scelta prima dai genitori e poi, solo quando la scelta è ormai conclamata e definitiva, insegnata?
Si dovrebbe PRIMA insegnare la religione o LE religioni, e poi lo studente avrebbe gli strumenti adatti per scegliere la religione che preferisce!
un pò di ore in più di matematica, fisca, informatica, arte, musica, ecc. credo che alla ns. scuola non farebbero male, la religione la si insegni in chiesa, nelle sinagoghe, nelle moscehee, ecc. !
Perché educazione civica come ho fatto io alle elementari nel 59/64 no? Oppure educazione sessuale, visto quanta ignoranza esiste in materia tra questi ragazzi?
caro giuseppe, grazie per i tuoi interventi, hai fatto molto per la
nostra causa, ma impegni maggiori ti aspettano non ci abbandonare,
grazie di cuore.
@gmd85
“Continui a dare per scontato che l’insegnamento dell’etica debba scaturire dalla teologia.”
Non l’ho detto. Ho detto che in concreto, e per un bel pezzo, in base alle prassi sempre seguite dallo stto Italiano in materia di pubblico impiego (e alla disposizione costituzionale sui diritti acquisiti), continuerebbero di fatto a insegnare la nuova materia denominata “Etica” (o come cavolo si voglia) gli attuali docenti di religione. E che, quando si pervenisse a concorsi per l’assunzione di nuovi docenti, la Chiesa potrebbe essersi attrezzate per preparare dei bravi candidati che, naturalmente, sappiano tutto ciò che lo Stato esigerà per accedere a quelle cattedre … ma abbiano studiato ANCHE la teologia.
@Sandra. Per fortuna non esiste la minima probabilità che possano essere messe in pratica le tue geniali concezioni giuridiche.
Saluti.
Scusa, eh:
Parole tue, eh. Alle quali si aggiungono:
Continui a ritenere fondamentale la teologia per affrontare lo studio dell’etica e della pedagogia. Io ti chiedo ancora secondo quale logica.
Personalmente baso la mia etica sulla teologia in cui ho scelto di credere e, fino ad ora, nella vita pratica ho sempre incontrato (ma non escludo che si sia trattato d’un mero caso) persone il cui comportamento nei miei confronti e’ stato da me percepito come eticamente lodevole in misura direttamente proporzionale alla loro adesione alla suddetta teologia.
Tuttavia non affermo che lo Stato DEBBA far propria tale impostazione. Anzi: sono persuaso che un’eventuale insegnamento non facoltativo dell’ Etica nelle scuole pubbliche dovrebbe poggiare su basi non eligiose. Quali non so, per mia ignoranza: non si puo’ mica sapere tutto! Se la vedranno i compilatori dei programmi e dei libri di testo.
Dico sltanto che, in base alle prassi consolidate in Italia circa il pubblico impiego, per un pezzo sarebbero gli attuali docenti di religione (svincolati, pero’ dal “placet” del Vescovo) a impartire tale insegnamento. E mi sembra facile prevedere che in seguito la Chiesa – lodevolmente, dal mio punto di vista – cercherebe di preparare nuovi docenti che, pur conoscendo bene cio’ che di non religioso dovrebbero insegnare e come insegnarlo, abbiano ANCHE fede e preparazione teologica. Tuttavia e’ chiaro che a concorsi per una materia obbligatoria nelle pubbliche scuole dovrebbero potersi presentare anche gli atei e gli agnostici preparati in Universita’ statali: vincano i migliori.
@cesare
Questa descrizione mi ricorda molto il sistema settario di CL (settario per impostazione socio-psicologica intendo, essendo un sistema che tende a giustificare sé stesso escludendo l’alterità).
Spero di sbagliarmi.
Per il resto: vuoi forse togliere lo stesso diritto ai seguaci di Horomazes, Allah etc. etc.? Perché proprio solo la Chiesa Cattolica?
Senza esprimere critica, la tua esperienza è un caso non rappresentativo. Nulla impedisce che anche eprsone che la tua teologia non la seguono possano comportarsi altrettanto lodveolmente.
Comunque, se l’ora di religione diventasse ora di etica non vi sarebbe motivo che la Chiesa prepari insegnanti a tale scopo, soprattutto se il programma d’insegnamento fosse ministeriale e soprattutto se l’ora di etica fosse materia curricolare. Se l’insegnamento fosse basato sulal comrpensione delle relazioni interprersonali, della socializzazione, dei valori universalmente condivisi indipendentemente dal credo, un insegnante preparato dalla Chiesa non avrebbe alcun senso.
caro prete b,
non meraviglia che basandoti su una teologia rivoltante (senza neanche vergognartene) giudichi morale chi si basa sullo stesso sistema ignobile.
Ecco a cosa serve l’ora di religione:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_29/polverini-lourdes-croce-1703658679435.shtml
La Polverini è una cattolica praticante. I recenti fatti usciti alla luce lo confermano.
“non meraviglia che basandoti su una teologia rivoltante … giudichi morale chi si basa sullo stesso sistema.”
Non mi riferivo a un giudizio generale sulla moralita’ o immoralita’ del prossimo (che in genere evito di dare). Mi riferivo all’agire nei miei personalissimi confronti (fin dall’infanzia, e ormai ho settant’anni) da parte di chi ha avuto direttamente a che fare con me. Posso dire che i comportamenti che ho percepito come peggiori (e chiunque al mio posto li avrebe giudicati allo stesso modo) li ho subiti da persone lontane dalla religione cattolica, quelli per lo meno corretti sono stati posti in essere da persone decentemente cattoliche (anche se non particolarmente fervorose) e quelli che piu’ mi hanno fatto bene, da persone veramente credenti e devote. Naturalmente – a differenza di altri – non generalizzo. Dico che (forse per mero caso) questa e’ stata la mia esperienza.
Saluti.
quindi, Cesare, quando ti relazioni con una persona una delle cose che verifichi è la distanza o la vicinanza alla religione cattolica. E hai determinato con certezza che tutti coloro che si sono comportati male erano non religiosi, e viceversa nessuno che fosse credente si è mai comportato male.
prof. di religione
– e cosi dopo millenni di blasfemo paganesimo nel 313 il saggio Costantino permise che il culto cristiano potesse essere praticato, e Teodosio nel 380 mise al bando ogni forma di culto che contrastasse l’ortoddossia cristiana romana, che divenne culto ufficiale ed unico dell’impero romano!
studente/essa
– scusi prof, mio fratello che studia storia antica all’università mi ha detto che Costantino sterminò tutta la famiglia e parecchi parenti, e Teodosio fece avvellenare Valentiniano che all’epoca non aveva nemmeno 15 anni, tutto ciò contrasta con i principi del cristianesimo che dicono che uccidere è peccato mortale.
prof.
-si, però dio perdona chi uccide per una giusta causa, Costantino dovette agire cosi per permettere al cristianesimo di trionfare.
studente/essa
– che razza di ragionamentoi è? una religione o ideologia che ha bisogno dell’assissinio di migliaia di persone per affermarsi non può essere ispirata da un dio clemente e giusto…
prof.
– non ti ho chiesto di ragionare, comunista di mierd, ma solo di avere cieca fede nell’insegnamento del cattolicesimo unica vera religione rivelata conservata sottovuoto e senza conservanti, e mò ti becchi un bel 3 a farò in modo di farti bocciare, blasfemo/a che non sei altro
(ipotetico dialogo fra un prof/essa di religione e uno studente/essa che non vuole rinunciare a ragionare col proprio cervello).
“Già da tempo, considerando che non deve essere negata la libertà di culto, ma dev’essere data all’intelletto e alla volontà di ciascuno facoltà di occuparsi delle cose divine, ciascuno secondo la propria preferenza, avevamo ordinato che anche i cristiani osservassero la fede della propria setta e del proprio culto. Ma poiché pare che furono chiaramente aggiunte molte e diverse condizioni in quel rescritto in cui tale facoltà venne accordata agli stessi, può essere capitato che alcuni di loro, poco dopo, siano stati impediti di osservare tale culto. Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, giungemmo sotto felice auspicio a Milano ed esaminammo tutto quanto riguardava il profitto e l’interesse pubblico, tra le altre cose che parvero essere per molti aspetti vantaggiose a tutti, in primo luogo e soprattutto, abbiamo stabilito di emanare editti con i quali fosse assicurato il rispetto e la venerazione della Divinità: abbiamo, cioè, deciso di dare ai cristiani e a tutti gli altri libera scelta di seguire il culto che volessero, in modo che qualunque potenza divina e celeste esistente possa essere propizia a noi e a tutti coloro che vivono sotto la nostra autorità. Con un ragionamento salutare e rettissimo abbiamo perciò espresso in un decreto la nostra volontà: che non si debba assolutamente negare ad alcuno la facoltà di seguire e scegliere l’osservanza o il culto dei cristiani, e si dia a ciascuno facoltà di applicarsi a quel culto che ritenga adatto a se stesso, in modo che la Divinità possa fornirci in tutto la sua consueta sollecitudine e la sua benevolenza. Fu quindi opportuno dichiarare con un rescritto che questo era ciò che ci piaceva, affinché dopo la soppressione completa delle condizioni contenute nelle lettere precedenti da noi inviate alla tua devozione a proposito dei cristiani, fosse abolito anche ciò che sembrava troppo sfavorevole ed estraneo alla nostra clemenza, ed ognuno di coloro che avevano fatto la stessa scelta di osservare il culto dei cristiani, ora lo osservasse liberamente e semplicemente, senza essere molestato. Abbiamo stabilito di render pienamente note queste cose alla tua cura perché tu sappia che abbiamo accordato ai cristiani facoltà libera e assoluta di praticare il loro culto. E se la tua devozione intende che questo è stato da noi accordato loro in modo assoluto, deve intendere che anche agli altri che lo vogliono è stata accordata facoltà di osservare la loro religione e il loro culto – il che è chiara conseguenza della tranquillità dei nostri tempi – così che ciascuno abbia facoltà di scegliere ed osservare qualunque religione voglia. Abbiamo fatto questo perché non sembri a nessuno che qualche rito o culto sia stato da noi sminuito in qualche cosa. Stabiliamo inoltre anche questo in relazione ai cristiani: i loro luoghi, dove prima erano soliti adunarsi e a proposito dei quali era stata fissata in precedenza un’altra norma anche in lettere inviate alla tua devozione, se risultasse che qualcuno li ha comprati, dal nostro fisco o da qualcun altro, devono essere restituiti agli stessi cristiani gratuitamente e senza richieste di compenso, senza alcuna negligenza ed esitazione; e se qualcuno ha ricevuto in dono questi luoghi, li deve restituire al più presto agli stessi cristiani.
Se coloro che hanno comprato questi luoghi, o li hanno ricevuti in dono, reclamano qualcosa dalla nostra benevolenza, devono ricorrere al giudizio del prefetto locale, perché nella nostra bontà si provvedeva anche a loro. Tutte queste proprietà devono essere restituite per tua cura alla comunità dei cristiani senza alcun indugio. E poiché è noto che gli stessi cristiani non possedevano solamente i luoghi in cui erano soliti riunirsi, ma anche altri, di proprietà non dei singoli, separatamente, ma della loro comunità, cioè dei cristiani, tutte queste proprietà, in base alla legge suddetta, ordinerai che siano assolutamente restituite senza alcuna contestazione agli stessi cristiani, cioè alla loro comunità e alle singole assemblee, osservando naturalmente la disposizione suddetta, e cioè che coloro che restituiscono gli stessi luoghi senza compenso si attendano dalla nostra benevolenza, come abbiamo detto sopra, il loro indennizzo. In tutto questo dovrai avere per la suddetta comunità dei cristiani lo zelo più efficace, perché si adempia il più rapidamente possibile il nostro ordine, così che grazie alla nostra generosità si provveda anche in questo alla tranquillità comune e pubblica. In questo modo, infatti, come si è detto sopra, possa restare in perpetuo stabile la sollecitudine divina dei nostri riguardi da noi già sperimentata in molte occasioni. E perché i termini di questa nostra legge e della nostra benevolenza possano essere portati a conoscenza di tutti, è opportuno che ciò che è stato da noi scritto, pubblicato per tuo ordine, sia esposto ovunque e giunga a conoscenza di tutti, in modo che la legge dovuta a questa nostra generosità non possa sfuggire a nessuno”.
“abbiamo stabilito di emanare editti con i quali fosse assicurato il rispetto e la venerazione della Divinità”
infatti a loro, Costantino Augusto e Licinio Augusto, non interessava appunto quale dovesse essere la divinità, se Giove, Venere, Cristo, Mitra, Bacco, Mercurio, Minerva, Diana, eccetera, a loro interessava, da buoni proto-cattolici, che la CCAR-SPQR ovvero la organizzazione dei sacerdoti e dei vati imperiali amministratori del culto e della religione della Divinità dell’impero romano, mantenessero il controllo dei riti, il loro status di casta sacerdotale ed il vitalizio, fatti che garantivano l’ordine e il rispetto della norma, della legge (lex romana) ed il mantenimento della pax romana, tramite il prefetto, allora come oggi.
@gmd85. D’accordissimo nel riconoscere che la mia personale esperienza di vita “è un caso non rappresentativo”. Cosi’ come non lo sono i molti casi di chi ha avuto la disgrazia d’imbattersi in malvagi sedicenti cattolici. Ancor piu’ d’accordo nell’ ammettere che nulla impedisce che anche persone che la tua teologia non la seguono possano comportarsi altrettanto lodevolmente”. E qui non avanzo neppure la piu’ piccola riserva.
Quanto agli ipotetici, futuri, professori di Etica, sono d’accordo che (dal punto di vista dello Stato) “non vi sarebbe motivo che la Chiesa prepari insegnanti a tale scopo”: lo Stato ha gia’, infatti, le proprie Facolta’ di filiosofia. Tuttavia nessuno potrebbe proibire che, ad iniziativa di “Enti e privati” (Costituzione) nascano Facolta’ finalizzate a preparare (secondo i programmi statali, ma inquadrati nevitabilmente dal loro punto di vista) quegli aspiranti all’insegnamento. Ne’ lo Stato potrebbe negare loro l’equipollenza dei titoli rilasciati, se la qualita’ degli studi fosse adeguata.
Comunque io sono vecchio: chi vivra’ vedra’.
Saluti.
Cesare,
perchè malvagi sedicenti cattolici? Un ateo malvagio resta un ateo, come un cattolico malvagio resta un cattolico.
Forse che un cattolico, quando si comporta male, non è più cattolico? Io, invece, al contrario, devo essere cattolico solo perchè ero stato battezzato?
Non quadra. Dal punto di vista logico, intendo.
Salvo poi capirsi su che cosa si intenda per “malvagio”. Ma questa è un’altra storia.
Uff, quante storie!
Mr Cocco Chanel, er Cugino……
Aboliscano il concordato e l’insegnamente della religione nelle scuole, questo conta.
Altrimenti lascino che i preti si gestiscano l’irc come gli pare, mentre legioni di studenti
continuano a gingillarsi con i loro giochetti digitali (ai miei tempi furoreggiava la battaglia navale)
durante l’ora di religione.*
*”Aggiungo che l’indottrinamento non riguarda tanto ciò che viene insegnato durante l’ora di religione (per esperienza non ricordo neanche un’ora che non fosse dedicata allo svago o a fare i compiti per le ore successive) quanto piuttosto la “marcatura” del territorio, che rende consapevoli i bambini, fin da piccoli, dell’esistenza di una religione ufficiale superiore a tutte le altre e soprattutto, la rende parte della vita quotidiana volenti o nolenti. Fuori la religione dalle scuole! La vedo come l’unica soluzione.”
Appunto , ma sembra una soluzione ancora lontana.
Piuttosto uno si può chiedere a che cosa mirino le elucubrazioni di un esponente del governo più reazionario (nei fatti) della storia repubblicana.
Ah , proprio adesso ho letto il commento di Fab :
“Escludo che una dichiarazione di un ministro di questo governo possa ricevere un’interpretazione meno che retriva.
Quindi, in sostanza, le parole di Profumo significano: dato che ormai un sacco di studenti non si fila l’ora di religione manco di striscio, cambiamo nome, rendiamola obbligatoria perché tanto non è più nominativamente confessionale e torniamo alle classi piene degli anni ‘50”
@Stefano. Gli atti malvagi di Costantino, o di Teodosio, o di Carlo Magno ecc. non dimostrano, ovviamente, nulla riguardo alla religione cristiana in se stessa, cosi’ come quelli di Nerone, di Diocleziano, di Attila ecc. non dimostrano nulla a favore di essa.
La liberta’ di culto concessa da Costantino ai Cristiani come ai pagani fu, ovviamente, un bene. Ma purtroppo tale tolleranza di piu’ religioni nello stesso Stato era soltanto un espediente momentaneo, perche’ storicamente prematuro: TUTTI hanno ritenuto, OVUNQUE, fino a tempi recentissimi, che ogni Stato dovesse avere una propria religione ufficiale e porre ogni cura nell’imporla. Teodosio non fece altro che applicare alla nuova religione dell’Impero, favorendola, e alla vecchia, perseguitandola, cio’ che ogno Stato antico, e segnatamente l’Impero Romano, aveva sempre fatto e che ogni Stato continuera’ a fare almeno fino alla seconda meta’ del ‘700, senza che nessuno si sognasse di contestarlo. Del resto gli ultimi Stati ufficialmente sostenitori d’un’ideologia e persecutori d’ogni altra sono spariti dall’Europa nel 1989. Nel mondo ce n’e’ ancora qualcuno.
Anche nella storia l’evoluzionismo e’ un canone ermeneutico fondamentale!
Saluti.
leggo sopra tra l’altro:
“gli ultimi Stati ufficialmente sostenitori d’un’ideologia e persecutori d’ogni altra sono spariti dall’Europa nel 1989”
mi sembra una frase imprecisa, perché a mio modo di vedere c’è stata una evoluzione diciamo economica, politica ed ideologica, ma gli stati dell’est mi risultano ancora lì, pur se modificatisi in confederazioni più indipendenti dal blocco dell’ex URSS;
forse è vero che la chiesa ortodossa in questi stati ha monopolizzato la religione e condizionato fortemente la cultura, ma probabilmente risente di problematiche simili a quelle della CCAR; quelli dell’est sono paesi molto diversi dall’Italia, e anche molto più estesi.
@Spapicchio. Non sono spariti gli Stati in quanto tali (sebbene a qualcuno cio’ sia avvenuto davvero), ma e’ sparito il fatto che tali Stati si sentissero in diritto/dovere (esattamente come nel Mondo Antico e nel Medioevo) di sostenere un’ideologia (quella marxista avente implicazioni non solo politiche, ma anche metafisiche) e perseguitare non solo i diretti oppositori politici (cosa già pessima), ma anche i seguaci d’ogni altro sistema d’idee.
Su Costantino e Carlo Magno sostanzialmente concordiamo.
Sulle Confessioni Cristiane scaturite dalla Riforma … il discorso sarebbe lungo, e non voglio approfittare eccessivamente dell’ospitalita’ UAAR.
Saluti.
@ Cesare b
Costantino, Teodosio, Carlo Magno ecc… agirono più per un interesse politico e per ragion di stato, ossia per conservare, ampliare ed amministrare l’impero: non fondarono alcuna religione, ma solamente accorparono i cristiani nei culti ammessi e poi sostennero le loro chiese, in modo da tenere unito l’impero acquisendo anche le chiese cristiane tramite una tipica operazione di sincretismo che vedeva il culto cristiano solo come uno tra i culti ammessi nell’impero, ma sempre sottoposto all’amministrazione religiosa romana della stessa “proto-CCAR” ossia della casta sacerdotale dei vati imperiali, causando certamente una degradazione della chiesa evangelica primitiva, che aveva già avuto fin da subito problemi di varie apostasie.
Discorso diverso per Carlo Magno che era re dei franchi e volle espandere il suo regno verso la Germania utilizzando la religione per consolidare il suo regno in alleanza con il papa, anche lui però usando metodi violenti e massacri di intere popolazioni.
La religione cristiana evangelica non è tuttavia cattolica, né nata a Roma, ma è stata “fondata” da Gesù Cristo, e diffusa dagli evangelisti, non tanto dai vari re che poi l’hanno infine difesa e sostenuta contro il sacro romano impero e contro la CCAR stessa.
E’ arrivata la marcia indietro di Profumo.
Dal “corriere della sera.it” : “Non penso «certo a cambiare norme o patti, tantomeno a fine legislatura»”
http://www.corriere.it/politica/12_settembre_26/profumo-religione-ora-non-cambio-patti_cc9010e2-07e2-11e2-9bec-802f4a925381.shtml
Modesta proposta di ora alternativa all’IRC
Né ora di religione, né ora alternativa all’ora di religione (ancora più ridicola, mi dispiace cari uaarini), né storia delle religioni (sai che barba, chi se ne fotte di Giove e Saturno), ma nemmeno introduzione all’ateismo che sa tanto di Stalin.
La storia del pensiero o del fenomeno religioso si apprende nelle altre materie, tante e più che sufficienti (letteratura, storia, filosofia, storia dell’arte – anche geografia e scienze sono buone per capire i meccanismi della mente umana).
E se invece si desse più spazio alla musica? Gli Svizzeri hanno votato domenica scorsa una nuova norma costituzionale (costituzionale !!!) per la promozione della formazione musicale dei giovani. Nonostante Verdi e Puccini la quasi totalità degli Italiani non sa niente di teoria musicale e non ha mai nemmeno provato a suonare uno strumento (io sono uno di questi Italiani musicalmente analfabeti – anche se ho un po’ rimediato ascoltando, con diletto, tutti i grandi compositori).
Ecco la mia modesta proposta: musica invece di vuote chiacchiere sul nulla. Sarebbe una rivoluzione. Non per niente Platone aveva bandito la musica dalla sua repubblica del cavolo: la giudicava pericolosa!
concordo pienamente: Parli di Verdi e Puccini, ma ci rendiamo conto che l’italiano medio (e molti di più) non sanno e non vogliono ascoltare la musica del secolo scorso? 100 anni di musica ignorati, disprezzati. 16 ottobre 1912, Berlino, prima rappresentazione del Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg. 2012, nelle nostre sale la gente esce dopo poche battute del Pierrot….
Poi cerchiamo di far passare come musica colta Giovanni Allevi (che è come far credere intelligente qualche troll qui dentro)
Bah!!
@Sergio
concordo al 900×100.
1. ora di musica al posto dell’ora di indottrinamento !!!
2. apprendere e suonare uno strumento fin dalla prima elementare .. basta un semplice flauto che costa pochi euro e si impara a suonare dopo appena poche lezioni.
anche un’ora di scacchi per i bambini non è male. l’esperienza che ho avuto con i miei figli è stata sicuramente positiva.
in ogni caso … qualunque cosa è sempre meglio dell’ora di religione. al limite anche un’ora di cyclette o una partita di calcetto…
scacchi perché no, molto utile per l’uso del cervello; ma anche educazione alimentare con corsi di cucina
Hanno paura di perdere il monopolio. Si barricano dietro l’affermazione “ma nei paesi arabi è obbligatorio l’insegnamento della religione islamica.” E con questo? Dobbiamo fare altrettanto anche noi? Non credo proprio. E non aggiungo altro.
Perché non fare un sondaggio nelle patrie galere, chiedendo a mafiosi, camorristi, ladri di stato, ecc.: Hai frequentato l’ora di religione? La stragrande maggioranza risponderebbe sicuramente di si. Il che dimostra che l’ora di religione non rende migliori.