lavoro drammaturgico ispirato alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, scritto e interpretato da Luca Radaelli, autore e attore teatrale di Lecco.
Il testo teatrale è stato scritto con il prezioso contributo e la collaborazione di Beppino Englaro, padre di Eluana, e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita” (scritto in collaborazione con Elena Nave, ed. Rizzoli, 2008).
Uno spettacolo che affronta con sobrietà, attenzione e sensibilità, ma soprattutto “in punta di piedi”, un tema complesso, difficilissimo, come quello della morte, partendo da una vicenda reale, personale, profondamente tragica e di forte coinvolgimento emotivo, che ha diviso l’opinione pubblica.
La messinscena di Radaelli si compone di momenti di narrazione, letture, brani poetici, musiche e canti e, partendo dalla cronaca e dall’attualità, allarga la riflessione sul tema della fine dell’esistenza ad un livello più ampio e generale, culturale, passando per la filosofia, la letteratura, la musica, il folklore, attraverso brani tratti dai grandi classici, da Sofocle a Dante, Shakespeare, Molière e Foscolo, canzoni di grandi autori come Fabrizio De Andrè, Robert Wyatt, musiche e canti della tradizione popolare, restituendo allo spettatore quesiti, dubbi, interrogativi, sui quali riflettere, oggi e per il domani, attraverso il linguaggio, il segno, il gesto e l’emozione del teatro e della rappresentazione.
Lo spettacolo è stato portato in scena con successo in diversi teatri in tutta Italia, anche nell’ambito di rassegne e festival di teatro civile.