Girato nel 2010, immediatamente prima e dopo la cosiddetta “primavera araba”, Laïcitè Inch’Allah racconta gli sforzi di quella parte del paese che si batte per la laicità dello Stato. Per il suo impegno la regista è stata minacciata di morte dagli islamisti e per questo motivo le è stato assegnato il Prix de la Laïcité 2011.
L’Uaar, che ha contribuito alla realizzazione del film, lo ha ora sottotitolato in italiano.
A cura di Uaar Ravenna
Dom, 15/06/2014 - 21:00
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