Lo scienziato simbolo del XX secolo - uno dei pilastri della conoscenza come Galileo e Newton - non si è mai chiuso nella torre d’avorio della ricerca, immemore del mondo circostante. Al contrario, è stato un osservatore acuto e critico delle tendenze e dei problemi del suo tempo. Perciò le lettere, gli articoli, i discorsi, gli appelli e i testi miscellanei qui raccolti rispecchiano non solo le sue posizioni scientifiche e filosofiche, ma anche gli atteggiamenti politici e sociali. Non solo sommo scienziato, Einstein; anche grande pensatore, sottovalutato perché - come s’è detto - scriveva per farsi capire.
- Di ciò che è importante nella propria esistenza non ci si rende quasi conto, e certamente questo non dovrebbe interessare il prossimo. Che ne sa un pesce dell’acqua in cui nuota per tutta la vita? (Autoritratto, p. 11)
- Nella fase giovanile dell’evoluzione spirituale dell’uomo la fantasia umana creò a propria immagine divinità che supponeva dovessero determinare il mondo fenomenologico. L’idea di Dio nelle religioni insegnate oggi, è una sublimazione di quell’antica concezione degli dèi. Il suo carattere antropomorfico è dimostrato, per esempio, dal fatto che gli uomini si rivolgano all’Essere Divino con preghiere, e ne implorino l’esaudimento dei propri desideri (Scienza e religione 29).
- La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. […] Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d’un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio (31).
- Più l’uomo avanza nella sua evoluzione spirituale, più mi appare certo che il sentiero verso una religiosità genuina non passa per la paura della vita e la paura della morte, o per una fede cieca, ma attraverso gli sforzi compiuti in direzione di una conoscenza razionale (32).
- A livello di logica pura tutti gli assiomi sono arbitrari, compresi gli assiomi dell’etica. Ma essi non sono affatto arbitrari da un punto di vista psicologico e genetico, […] All’individuazione e alla verifica degli assiomi etici si perviene in modo non dissimile da quello che riguarda gli assiomi della scienza. La verità è ciò che sopporta la verifica dell’esperienza.
Le leggi della scienza e le leggi dell’etica
- La gente comune può seguire i dettagli della ricerca scientifica solo fino a un livello modesto; ma può registrare almeno un grosso e importante guadagno: la fiducia che il pensiero umano è affidabile e la legge della natura è universale.
Scienza e società
- Ci sta a cuore non solo il problema tecnico dell’assicurare e preservare la pace, ma anche l’importante compito dell’istruzione e dell’illuminazione delle menti. […] Senza la libertà che i nostri antenati conquistarono per noi dopo dure lotte, non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. […] Solo gli uomini liberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di essere vissuta.
Scienza e civiltà
- […] Le Nazioni Unite per il momento, e il governo mondiale alla fine, dovrebbero perseguire un unico scopo: la garanzia della sicurezza, della tranquillità e del benessere per tutta l’umanità.
Lettera aperta all’Assemblea delle Nazioni Unite, 1948
- Così abbiamo dovuto assistere al licenziamento di degni docenti universitari. […] e all’infausta istituzione del giuramento del docente, ideato per limitare la libertà d’insegnamento. Non mi soffermo sul fatto che la libertà d’insegnamento e di opinione - nei libri o nella stampa - è il fondamento di un sano e naturale sviluppo di qualsiasi popolo.
A un raduno per la libertà di opinione
- L’individuo è degradato a mero strumento; egli diventa materiale umano. […] Nel nostro tempo, la mentalità militare si è fatta ancora più pericolosa che in passato, perché le armi offensive sono diventate molto più potenti di quelle difensive. Perciò essa conduce di necessità alla guerra preventiva. L’insicurezza generale che ad essa si accompagna porta a sacrificare i diritti civili del cittadino al presunto bene dello Stato (L’intrusione dei militari nella scienza, 182).
La vocazione degli ebrei
- I crimini di cui gli ebrei sono stati incolpati nel corso della storia - crimini intesi a giustificare le atrocità perpetrate contro di essi - sono mutati in rapida successione […] Le accuse contro di loro, accuse della cui falsità gli istigatori erano ogni volta perfettamente consapevoli, superavano ogni immaginazione, ma hanno influenzato ripetutamente le masse. […] In questo caso, si può parlare di antisemitismo latente (Perché gli ebrei sono odiati? 211).
- […] La cosa riguarda ciascuno di noi ebrei. Riguarda ciascuno di noi perché né gli oceani né i confini nazionali possono fermare tali affezioni e disturbi psicotici dell’animo popolare, che si comportano esattamente come le crisi economiche e le epidemie (Non dimentichiamo 218).
- L’odio che impazza contro noi ebrei affonda le radici nel fatto che abbiamo sostenuto l’ideale della convivenza armonica, e che gli abbiamo dato espressione con parole e coi fatti tra la maggior parte del nostro popolo.
Il fine dell’esistenza umana
- Noi ebrei dovremmo essere e rimanere portatori e difensori dei valori spirituali. Ma dovremmo anche restare perennemente consapevoli del fatto che questi valori spirituali sono e sono sempre stati il fine comune di tutta l’umanità.
L’AUTORE
Albert Einstein (Ulm, Germania, 1879 - Princeton, USA, 1955) fu uno scienziato statunitense di origine tedesca. Ebreo per nascita, diresse l’Istituto di Fisica di Berlino fino al 1933, quando l’avvento del nazismo lo costrinse ad emigrare negli Stati Uniti, dove insegnò all’Università di Princeton fino alla morte. Enunciò nel 1915 la rivoluzionaria Teoria della relatività generale che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1921.
Luciano Franceschetti
Giugno 2000