Venerdì 30 marzo l’astronoma più famosa d’Italia sarà ospite del circolo romano dell’UAAR, insieme allo storico della filosofia Piergiorgio Donatelli, per un convegno dal titolo Laicità: Garanzia di democrazia e di libertà nella ricerca scientifica. Appuntamento in via della Consolazione, nella sala “Gonzaga”, alle 16. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Roma: conduce Vera Pegna, rappresentante della Federazione Umanista Europea presso l’OSCE.
«La Chiesa ha sempre posto degli ostacoli alla ricerca scientifica», spiega Margherita Hack: «io racconterò il caso dell’astronomia, ma è evidente che oggi i problemi maggiori sono nel campo della biologia e della bioetica, basti pensare all’opposizione alla fecondazione assistita messa in atto con la legge 40».
L’astronoma racconterà al suo pubblico dei difficili rapporti tra scienza e fede, dissapori che nascono da molto lontano: «non si tratta solo di un problema dei giorni nostri, mi riferisco ovviamente alla storia di Galileo. E nemmeno si tratta solo di un problema con la Chiesa cattolica, ma più in generale con tutte le fedi e le superstizioni: Aristotele, per esempio, sosteneva che la Terra fosse al centro dell’Universo perché creata dagli dei apposta per noi uomini».