Sono più di quattrocento gli aderenti alla giornata dello sbattezzo, e il loro numero aumenta di ora in ora. Sabato prossimo, 25 ottobre, tutti insieme impugneranno carta e penna e scriveranno ai loro parroci una raccomandata in cui chiedono la cancellazione degli effetti civili del battesimo e quindi il riconoscimento del diritto, stabilito dal Garante per la privacy, di non essere più considerati dallo Stato come sudditi della Chiesa cattolica. L’iniziativa sarà presentata il giorno prima, il 24 ottobre, alla libreria Bibli di Roma, alle ore 18. Saranno presenti alcuni dei primi sbattezzati, il primo scresimato, la bioeticista Chiara Lalli, la prima sbattezzata retroattiva, e Francesca Fornario, giornalista e autrice satirica, che illustrerà dieci ottime ragioni per sbattezzarsi.
«La data del 25 ottobre» – spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’UAAR – «è stata scelta perché cinquantesimo anniversario della sentenza sul caso del vescovo di Prato che aveva denigrato pubblicamente due cittadini, rei di essersi sposati civilmente: il giudice lo assolse perché la coppia era battezzata e, pertanto, ancora “suddita” del suo vescovo». Tra gli aderenti all’iniziativa, si segnala una massiccia adesione da parte dei residenti di Cagliari, che nelle settimane scorse hanno avuto il piacere di ospitare il Santo Padre nella loro città.
Il 24 ottobre, alle ore 18, alla libreria Bibli di Trastevere a Roma, oltre al lancio dell’iniziativa sarà presentato il libro Uscire dal gregge. Storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi (Sossella editore, 2008), di Raffaele Carcano e Adele Orioli (rispettivamente segretario e responsabile delle iniziative giuridiche dell’UAAR).
Tutte le informazioni sull’evento si trovano sul sito dell’UAAR.