Numero 84 (28 febbraio 2010)
In questo numero:
1. CROCIFISSI NELLE SCUOLE: SI ATTENDE IL PRONUNCIAMENTO DELLA GRANDE CAMERA
2. ATEOFOBIA O RISPETTO? PER IL VATICANO L’UAAR E’ “FOLKLORISTICA”
3. DARWIN DAY UAAR 2010
4. INAUGURATA LA BIBLIOTECA UAAR
5. NELLE SALE “LOURDES”, VINCITORE DEL PREMIO BRIAN
6. CINQUE PER MILLE ALL’UAAR
7. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
8. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ ONLINE
1. CROCIFISSI NELLE SCUOLE: SI ATTENDE IL PRONUNCIAMENTO DELLA GRANDE CAMERA
Continua a far discutere la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dello scorso novembre, emanata in seguito a un ricorso promosso da una socia UAAR e sostenuto dall’associazione. Contro il provvedimento, che ha dichiarato illegittima la presenza dei crocifissi negli edifici scolastici, il governo italiano ha presentato appello alla Grande Camera della Corte. Il ricorso dell’esecutivo è stato accolto con soddisfazione sia dal Vaticano, sia dai partiti di opposizione UDC e PD (esponenti di quest’ultimo l’hanno definito «convincente»).
Nel frattempo non sono affatto terminati gli attacchi all’UAAR, sia politici che ecclesiastici. Il ministro Giorgia Meloni (PDL) ha infatti consigliato a chi si «offende» per la presenza del simbolo cattolico «di prendere in considerazione l’idea di andare a vivere da qualche altra parte del mondo». Avrebbe inoltre sostenuto di essere «stufa di vedere burocrati europei che stanno lì a sindacare se si possa appendere un crocifisso nelle scuole». Il segretario UAAR Raffaele Carcano ha inviato in risposta al ministro Meloni una lettera, pubblicata sul sito.
Il 25 gennaio, intervenendo a un dibattito sul crocifisso nel corso della trasmissione La vita in diretta, a cui partecipavano diversi esponenti UAAR, il sacerdote Mario Pieracci ha rivolto pesantissimi e illiberali attacchi all’associazione. Il prete ha sostenuto che, secondo lui, «il problema di fondo oggi e’ l’UAAR […] Crea confusione: partendo da un discorso di laicità, che non è assolutamente vero che laico è l’ateo. Lo stato permette tutto e non permetterebbe gli atei perché gli atei non avendo una religione non potrebbero esistere come associazione. Quindi sarebbero pure illegali e illeciti secondo il mio punto di vista. Di fatto è un problema la loro esistenza perché non creano un’opinione positiva, ma è una lotta spietata all’ultimo sangue contro la Chiesa e le tradizione della Chiesa crocifisso compreso». Il sacerdote ha altresì giudicato «normali» le scritte vandaliche lasciate contro i muri di cinta dell’abitazione della socia UAAR che ha promosso il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. L’intervento del sacerdote è visionabile sul canale UaarIt.
Anche a livello locale si è continuato a riscontrare di tutto. A Pescara, lo scorso 8 febbraio, il locale circolo UAAR ha dovuto organizzare un sit-in per protestare contro il divieto formulato dal sindaco Luigi Albore Mascia nei confronti del manifesto “Crocifissi a scuola? No grazie”. Il consiglio comunale di Galzignano (PD) il 15 febbraio ha modificato lo statuto del Comune imponendo il crocifisso in ogni edificio scolastico: nel corso della serata è stata concessa la parola a rappresentanti del cristianesimo, dell’islam e dell’ebraismo, mentre è stata invece negata agli esponenti UAAR presenti in sala. A Mandas (CA) il sindaco Umberto Oppus (UDC), che lo scorso novembre aveva emesso un’ordinanza che imponeva il crocifisso in tutti gli edifici pubblici, ha annullato in silenzio tale ordinanze al fine, sostiene, di vanificare il ricorso UAAR presentato al TAR sardo, perché «non aveva più senso tenerla in piedi, dopo che il simbolo religioso era stato affisso ovunque».
L’UAAR non è tuttavia rimasta con le mani in mano. Oltre a presentare altri ricorsi contro le amministrazioni comunali che hanno deliberato l’imposizione del crocifisso, il 13 gennaio ha inviato due suoi rappresentanti (Julien Houben e Massimo Albertin) al meeting svoltosi a Bruxelles per la promozione della laicità nell’Unione Europea attraverso la creazione di un intergruppo europarlamentare. Il meeting è stata un’occasione importante per sostenere in una sede istituzionale la sentenza della Corte Europea.
L’associazione ha infine promosso e sottoscritto due petizioni a sostegno della sentenza, invitando soci e simpatizzanti a fare altrettanto. La prima è una lettera aperta a Consiglio d’Europa, Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che, oltre all’UAAR, è stata firmata anche dai rappresentanti di innumerevoli associazione laiche e di confessioni di minoranza (testo della lettera e le istruzioni per sottoscriverla sono disponibili alla pagina http://www.uaar.it/news/2010/02/05/lettera-aperta-sul-caso-lautsi-italia/). La seconda è una campagna di Peacelink dal titolo “Una nuova alleanza fra Trono e Altare? Non in mio nome!” (testo del manifesto della campagna e istruzioni per sottoscriverla sono disponibili alla pagina http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=84&id_topic=569).
2. ATEOFOBIA O RISPETTO? PER IL VATICANO L’UAAR E’ “FOLKLORISTICA”
Lo scorso 21 dicembre, in occasione dell’annuale messaggio alla curia, Benedetto XVI ha mostrato attenzione nei confronti delle persone «che si ritengono agnostiche o atee», e ha proposto di individuare un «cortile dei gentili» in cui confrontarsi con esse.
Il 7 gennaio il segretario UAAR Raffaele Carcano ha scritto una lettera aperta a Benedetto XVI, pubblicata sul sito di MicroMega. Ne riportiamo qui alcuni passi:
«Le recenti parole di apertura di Benedetto XVI verso gli atei lasciano diffidenti. Nei fatti, per la Chiesa l’ateismo è ancora una sorta di ‘bad company’ a cui attribuire tutti i mali del mondo. […] Ateofobia o rispetto: qual è la vostra posizione nei confronti di chi non crede? Lo ammetto, sono un po’ in difficoltà a capire in che modo le stiamo a cuore: negli ultimi anni lei ha sostenuto, in varie riprese, che senza Dio l’uomo “perde la sua grandezza”, “perde la dignità”, “è lontano da sé, alienato da se stesso”. Il suo destino “non può che essere la desolazione dell’angoscia che conduce alla disperazione”: il non credente, rimasto “senza orientamento”, può pertanto “finire solo in strade sbagliate e con ricette distruttive”. A suo dire “l’uomo, sia nella sua interiorità che nella sua esteriorità, non può essere pienamente compreso se non lo si riconosce aperto alla trascendenza”. […] Nella sua terza enciclica, la Caritas in veritate, lei ha scritto che “la chiusura ideologica a Dio e l’ateismo dell’indifferenza, che dimenticano il Creatore e rischiano di dimenticare anche i valori umani, si presentano oggi tra i maggiori ostacoli allo sviluppo. L’umanesimo che esclude Dio è un umanesimo disumano”. Eppure, a smentirla è una fonte autorevole come l’Indice di Sviluppo Umano redatto dalle Nazioni Unite: i paesi con il maggior numero di atei si collocano ai primi posti, mentre quelli che si trovano in coda alla classifica hanno tutti una popolazione incredula di dimensioni risibili, se non nulla».
I commenti alla lettera sono leggibili sul sito UAAR.
La risposta del Vaticano è giunta indirettamente 25 febbraio. Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha infatti annunciato che il suo dicastero curiale sta per creare una fondazione intitolata “Il cortile dei gentili”, ispirata proprio al discorso di Benedetto XVI. Secondo Ravasi, l’UAAR sarebbe «un’associazione folkloristica», con cui sarebbe pertanto opportuno non confrontarsi. Il Cortile dei gentili sarebbe dunque un tentativo di creare una rete di persone agnostiche e atee che accettino il dialogo alle condizioni imposte dalla Chiesa cattolica. Tra i suoi obiettivi, lo studio della spiritualità dei senza Dio e quello di «aiutare tutti ad uscire da una concezione povera del credere, far capire che la teologia ha dignità scientifica e statuto epistemologico». Il primo invitato di cui Ravasi ha fatto il nome è Julia Kristeva, autrice di Teresa, mon amour. Santa Teresa d’Avila: l’estasi come un romanzo.
Il presidente della Federazione umanista europea David Pollock ha già sottolineato che Ravasi «non troverà nessuna associazione atea che pensa che la teologia debba avere dignità scientifica». «Evidentemente l’incredulità è un fenomeno che sta crescendo davvero tanto, – ha commentato Raffaele Carcano – mentre è meno evidente in che cosa la UAAR sarebbe folkloristica, viste le decine di iniziative culturali che organizziamo in tutto il paese, a partire dal Darwin day. A questo proposito non possiamo fare a meno di notare l’evoluzione della Chiesa cattolica: prima dava patenti di cristianità, poi è passata a dare quelle di laicità e ora addirittura quelle di ateismo».
3. DARWIN DAY UAAR 2010
Per l’ottavo anno consecutivo l’UAAR ha commemora la nascita di Charles Darwin (12 febbraio) con conferenze, incontri, dibattiti ed eventi vari che hanno celebrato i valori della ricerca scientifica e del pensiero razionale.
Sono stati trentotto gli appuntamenti previsti nel mese di febbraio, organizzati dai circoli UAAR su gran parte del territorio nazionale. Il programma completo è disponibile sul sito UAAR, mentre sul canale UaarIt è stato pubblicato un videomessaggio di saluto di Margherita Hack.
I Darwin Day UAAR del 2010 hanno voluto mettere sotto i riflettori il finanziamento di un convegno e di un libro creazionisti, entrambi dal titolo “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi”, da parte del CNR. Organizzatore del convegno e curatore del libro è il vicepresidente del CNR Roberto de Mattei. Designato a tale carica nel 2004 dal presidente del Consiglio Berlusconi su proposta dell’allora ministro Moratti, Roberto de Mattei è professore associato di Storia del Cristianesimo e della Chiesa alla privata “Università europea” di Roma, ma anche direttore del mensile fondamentalista “Radici cristiane” e dirigente di “Alleanza Cattolica”. Ricordiamo infine che Roberto de Mattei, peraltro in linea con la dottrina cattolica, ha recentemente dichiarato di credere che “Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell’umanità”.
4. INAUGURATA LA BIBLIOTECA UAAR
È stata inaugurata lo scorso 16 febbraio la Biblioteca UAAR, che raccoglie libri riguardanti l’incredulità, la laicità, il razionalismo, la critica alle religioni. La Biblioteca, ubicata presso la sede nazionale dell’associazione, ha inoltre uno spazio per collegarsi a internet e un espositore con le principali riviste (anche straniere) del settore. A quanto consta, non esiste alcun precedente italiano di questo tipo.
La biblioteca accetta donazioni ed erogazioni liberali per l’acquisto di volumi: invita inoltre soci e simpatizzanti, in assenza di eredi interessati al patrimonio librario, a redigere già ora un documento con cui attestare la volontà di lasciare i libri alla Biblioteca UAAR.
Ulteriori informazioni sul sito UAAR.
5. NELLE SALE “LOURDES”, VINCITORE DEL PREMIO BRIAN
Il 12 febbraio è uscito nelle sale italiane “Lourdes”, il film di Jessica Hausner con Sylvie Testud vincitore del “Premio Brian” assegnato dall’UAAR all’ultima Mostra del cinema di Venezia. La nostra giuria si era così espressa: «Il “Premio Brian”, alla sua IV edizione, viene quest’anno attribuito al film “Lourdes” per l’approccio razionalista al tema del miracolo. La regista esamina lucidamente il fenomeno Lourdes: le motivazioni e le aspettative che muovono i pellegrini, l’atteggiamento degli organizzatori e degli accompagnatori, le strategie argomentative con cui i religiosi affrontano speranze e delusioni. Ne risulta un quadro eminentemente umano, a partire dal quale vengono proposti alcuni dubbi radicali in materia di fede. L’oggettività dello sguardo, la pacatezza dei toni e la capacità di avvicinare senso comune e riflessioni profonde hanno l’effetto di catturare l’interesse non solo dei credenti, ma anche di chi è già approdato a una visione disincantata e scettica».
Nel mondo laico aveva suscitato perplessità il fatto che l’OCIC (Organizzazione Cattolica Internazionale per il Cinema) avesse assegnato allo stesso film il proprio premio “Signis”. A far chiarezza è intervenuto il cattolico Vittorio Messori, con un articolo sul Corriere della Sera del 12 febbraio dal titolo “Lourdes, film lugubre e ateo. E i cattolici lo premiano”. Messori ha criticato fortemente l’OCIC e la diocesi milanese che ha sponsorizzato la pellicola diffondendola nelle parrocchie, mentre ha riconosciuto all’UAAR il merito di averci «visto giusto».
Un commento all’articolo di Messori a firma di Maria Turchetto, direttore de L’Ateo e membro della giuria del Premio Brian, è disponibile sul sito UAAR.
6. CINQUE PER MILLE ALL’UAAR
Si ricorda a tutti i soci, i simpatizzanti e i frequentatori del sito UAAR che anche in occasione della dichiarazione dei redditi 2010 sarà possibile destinare il Cinque per Mille a favore dell’associazione. Benché l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora diffuso le istruzioni dettagliate, le modalità dovrebbero quasi sicuramente essere quelle descritte alla relativa pagina presente sul sito UAAR.
7. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
Oltre a quanto accennato qui sopra, segnaliamo altre iniziative che hanno visto come protagonista l’UAAR a gennaio e febbraio:
- la pubblicazione del numero 1/2010 de L’Ateo, il bimestrale dell’UAAR;
- gli incontri che l’associazione organizza ogni giovedì sera presso la sede di Roma, in via Ostiense 89. I video di tali incontri sono visionabili alla pagina www.uaar.it/uaar/incontrigiovedi. Per conoscere il programma dei prossimi incontri occorre invece consultare il calendario eventi UAAR;
- la decima edizione della Settimana Anticoncordataria UAAR, organizzata dal circolo di Roma tra l’11 e il 18 febbraio;
- il confronto, svoltosi a Verona il 20 gennaio, tra il vescovo della città scaligera Giuseppe Zenti e il presidente onorario UAAR Margherita Hack. Il video del dibattito è visionabile sul canale UaarIt. Sull’evento il moderatore del dibattito, Michele Brambilla, ha scritto un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa il 22 gennaio: evidentemente sorpreso dal numero di soci e simpatizzanti che vanta l’UAAR a Verona, Brambilla ha scritto che «il pubblico [era] equamente diviso tra i cattolici veronesi e i militati della UAAR venuti in pullman da mezza Italia»;
- la partecipazione di Adele Orioli alla puntata de La vita in diretta del 7 gennaio: al dibattito erano presenti anche Vittorio Sgarbi, Paola Concia, Mario Borghezio, don Mario Pieracci;
- le iniziative promosse dai circoli UAAR contro i tentativi del ministro Mariastella Gelmini di affossare l’ora alternativa: invio di lettere ai dirigenti scolastici e ai csa (gli ex provveditorati agli studi), distribuzione di volantini davanti alle scuole, banchetti informativi e passaparola informatici;
- la lunga intervista di Marc Alan Di Martino al segretario UAAR Raffaele Carcano pubblicata su The American. Nel pezzo, intitolato The atheist chronicles, ci si sofferma sulla situazione della laicità in Italia e sulle discriminazioni che colpiscono i non credenti. L’intervista è stata ripresa anche dal sito di Richard Dawkins.
I tanti eventi organizzati dai circoli UAAR sono documentati alle pagine www.uaar.it/event/2010/01 (gennaio) e www.uaar.it/event/2010/02 (febbraio).
8. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ ONLINE
- Aggiornamento quotidiano delle Ultimissime;
- funzionamento quotidiano dei forum UAAR;
- confronto quotidiano sulle mailing list [ateismo] (aperta a tutti); [uaar] (riservata ai soci UAAR); [circoliuaar] (riservata agli attivisti dei circoli UAAR);
- aggiornamento quotidiano del gruppo UAAR su Facebook;
- aggiornamento frequente del canale UaarIt su YouTube;
- organizzazione di diversi sondaggi on-line;
- aggiornamento della sezione “comunicati stampa”;
- pubblicazione della recensione del libro “Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay”, scritto da Chiara Lalli;
- l’introduzione, scritta da Roberto Saviano, al libro “La rivolta degli angeli”, di Anatole France.
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