Con Pierino Marazzani
Intorno al giugno 1155 Arnaldo venne condannato dal tribunale ecclesiastico all’impiccagione, ed il suo corpo fu arso al rogo mentre le sue ceneri furono sparse nel Tevere, per impedire che se ne recuperassero i resti mortali. Il reale capo d’accusa non fu la predicazione contro l’abuso delle ricchezze da parte del clero, contro il quale aveva combattuto ferocemente anche il suo nemico Bernardo di Chiaravalle, bensì il rifiuto assoluto del potere temporale del Papa e della Chiesa, che San Bernardo e gli altri avversari di Arnaldo consideravano «eresia». Wikipedia
A cura di Uaar Brescia
Dom, 04/06/2017 - 17:30
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