È Lourdes, il film della regista tedesca Jessica Hausner, il vincitore dell’edizione 2009 del Premio Brian, il premio assegnato dalla Uaar alla pellicola che evidenzi ed esalti i valori del laicismo.
L‘assegnazione ufficiale avverrà domattina, alle ore 12.00. Queste le motivazioni della giuria: «La regista esamina lucidamente il fenomeno Lourdes: le motivazioni e le aspettative che muovono i pellegrini, l’atteggiamento degli organizzatori e degli accompagnatori, le strategie argomentative con cui i religiosi affrontano speranze e delusioni. Ne risulta un quadro eminentemente umano, a partire dal quale vengono proposti alcuni dubbi radicali in materia di fede. L’oggettività dello sguardo, la pacatezza dei toni e la capacità di avvicinare senso comune e riflessioni profonde catturano l’interesse non solo dei credenti ma anche di chi è già approdato a una visione disincantata e scettica».
Il premio è giunto con questa alla sua quarta edizione. In precedenza sono stati premiati è stata Khastegi, del regista persiano Barman Motamedian, che rifiutò il premio, Le ragioni dell’aragosta, di Sabina Guzzanti, e Azul oscuro, casi negro di Daniel Sanchez Arevalo. «Il premio si chiama così in riferimento a Brian di Nazareth, la commedia dei Monty Python del 1979 che faceva la parodia dei Vangeli - spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’Uaar - ma a noi piace pensare anche all’anagramma di Brain, cervello».
Il prossimo impegno dell’UAAR è ora il meeting nazionale Liberi di non credere, in programma sabato 19 settembre a Roma.