Le Tesi dell’UAAR rappresentano i principi ispiratori per l’azione dell’associazione e indicano i fini che l’UAAR intende perseguire in considerazione della situazione sociale, culturale e politica.
Le Tesi erano state approvate all’unanimità in occasione del primo Congresso nazionale, tenutosi a Venezia nel 1992 e, come scrisse Martino Rizzotti, allora segretario nazionale,
«…la loro messa a punto non è stata il risultato di un’elaborazione peregrina, ma il frutto di discussioni e di riflessioni di qualche anno dedicato anche alla verifica pratica, in molte forme, di quanto andavamo maturando. Queste tesi costituiranno dunque per l’UAAR una piattaforma di riferimento per le prossime attività, un termine di confronto con le posizioni altrui e una guida per successive riflessioni. Nulla di intoccabile e di dogmatico, quindi, ma un patrimonio già consolidato…»
Nel corso degli anni successivi, tuttavia, si è preso atto della necessità di un aggiornamento, in riferimento soprattutto a nuove sopravvenute condizioni socio politiche, sia nazionali che internazionali. Il Comitato di Coordinamento dell’UAAR investì Raffaele Carcano del compito di studiare l’aggiornamento; il risultato del suo lavoro è stato pubblicato sull’Ateo n. 2/2001, per permettere a tutti i soci una riflessione sulle proposte di cambiamento, prima della loro approvazione definitiva, in occasione del IV Congresso, tenutosi a Firenze nel novembre del 2001. Questa riflessione ha portato alla presentazione di una serie di emendamenti, soprattutto da parte del Circolo di Milano, troppo numerosi per un dibattito in un contesto di tempo limitato. Il Congresso ha deciso di istituire una Commissione che rielaborasse le Tesi tenendo conto degli emendamenti presentati, alcuni dei quali approvati dal Congresso stesso.
Il Comitato di Coordinamento, nella riunione del 15 dicembre 2001, ha nominato la Commissione Tesi, coordinata da Martino Rizzotti e formata inoltre da Mitti Binda, Claudio Tombari e Giulio Vallocchia. La morte di Martino Rizzotti ha bloccato i lavori per alcuni mesi. La sua sostituzione è stata demandata a Romano Oss, nella riunione del 7 aprile 2002.
La nuova Commissione, riunitasi a Milano nei giorni 15/16 giugno 2002, ha proceduto all’aggiornamento delle Tesi, considerando ancora valide nella sostanza quelle del 1993, e tenendo conto sia delle indicazioni fornite dal lavoro di Raffaele Carcano e del Circolo di Milano, sia delle mozioni approvate al Congresso nazionale di Firenze. Il testo è stato quindi analizzato e verificato dal Comitato di Coordinamento, che lo ha approvato definitivamente in data 14 luglio 2002.
Successivamente, gli articoli 11 e 13 sono stati modificati dal Congresso nazionale svoltosi a Firenze il 20 e 21 ottobre 2004 e l’articolo 6 dal Congresso di Bologna svoltosi il 2 luglio 2006. Ulteriori modifiche alle Tesi sono state apportate dal Congresso di Rimini svoltosi il 3 e 4 novembre 2007 e a quello di Varese, che ha avuto luogo il 31 ottobre e l’1 novembre 2010.
Il X Congresso (Roma, 2-3 novembre 2013) ha ripartito e integrato le Tesi in tre parti distinte: un Manifesto, una lista di Obiettivi e una serie di Dichiarazioni.
Citando ancora Martino Rizzotti: «A differenza di quanto avviene comunemente, noi non intendiamo dimenticarle appena approvate, anzi. Le divulghiamo perché riteniamo costituiscano il nostro patrimonio più prezioso…».
Il Comitato di Coordinamento