Il libro in una mano, la bomba nell’altra

Negrita
2008

La macchina che guidi guarda bene non è tua
La paghi tutti i giorni al fabbricante di liquame
Che va a cena con i santi che t’infilano le bombe nelle tasche
E fanno guerre che bruciano ragazzi come te
Che cadono col sogno di proteggere un sogno
E in chiesa la gente che piange fa largo e si stringe
Nel posto in prima fila c’è sempre un governante
Che tratta col mercante che cena con i santi che tirano le bombe
E tirano le somme e il ciclo non si rompe
La guerra non è santa, ma noi stiamo arrivando…

COL LIBRO IN UNA MANO, LA BOMBA NELLALTRA

Nel pane c’è il corpo, nel vino c’è il sangue
Nell’oro il demonio, nell’umiltà il santo
Nel pane c’è il corpo, nel vino c’è il sangue
Nell’oro il demonio, nell’umiltà il santo
Scintilla un anello di giallo metallo
La mano pietosa saluta il Consiglio
Al polso gemelli di rosso rubino
Su un abito bianco di seta e di lino
La porpora è un manto di gloria e di vanto
Sul petto una croce con sopra il suo Santo
Non m’immortalate, diceva il suo canto
Non mi sbandierate, gridava il suo pianto
Nel pane c’è il corpo, nel vino c’è il sangue
Che Dio ci perdoni, se stiamo pregando…

COL LIBRO IN UNA MANO, LA BOMBA NELLALTRA

Abbiamo un libro, una religione
Abbiamo il fuoco, abbiamo ragione
Saremo più grandi, saremo più uniti
Saremo più forti di chi ci ha colpiti…

COL LIBRO IN UNA MANO, LA BOMBA NELLALTRA