Tentativi (semiseri) di adeguarsi ai tempi che cambiano
Campanili a forma di albero; torri campanarie tridimensionali, dotate di maxischermo o di ascensore interno; campanili a cilindro, in vetroresina, o muniti di faro… arriva il Giubileo e la Chiesa cambia look. A partire dai campanili. Tra le proposte più coraggiose e, in qualche modo, irriverenti, il campanile “Fiat lux” a forma di cilindro quasi tutto in vetro multicolore… Per una parrocchia di Susa, in provincia di Torino, è stata disegnato un campanile tutto in vetro trasparente per non oscurare un vicino anfiteatro romano. La studio Pagano & Sanna ha invece disegnato per una parrocchia di Genova un campanile a forma di sottile pilastro illuminato da una luce verde dall’interno: un artifizio ideato per non “ingolfare” eccessivamente il quartiere. Ma c’è anche chi vede il campanile del 2000 sotto forma di albero, come gli architetti Silvana Feleppa e Amerigo Quagliano: i due progettisti hanno disegnato un campanile alto 20 metri come un albero con travi lamellari sui cui “rami” sono state collocate le campane. Tra le idee più strane, campanili mobili, campanili a forma di fari, adatti per le parrocchie di mare, o la torre campanaria su modello di un sigaro, di cipresso, di missile sormontato però da colombe della pace.
(da La Repubblica, 16 ottobre 1999)
Una pizza “ai quattro apostoli”. Dopo la discoteca oratorio aperta a Lodi, arriva la pizzeria-oratorio di Torino con tanto di statua della Madonna sopra il forno a legna. L’idea è di un sacerdote francese, don Gabriel Negre, e di un giovane seminarista, Luigi Faustinelli. Anche l’iniziativa torinese ha come obiettivo quello di avvicinare i giovani alla Chiesa e ieri ha ricevuto la benedizione ufficiale di monsignor Paolo Maria Hnilica. La pizzeria, battezzata “La stella del mattino”, sarà aperta tra una settimana a Barriera di Milano, quartiere operaio torinese.
(da La Repubblica, 25 ottobre 1999)
Esaurita la prima consegna. Andato a ruba, in alcune edicole della città, il calendario dei preti ideato dal quindicinale Emmaus… Stamane sei dei dodici protagonisti del calendario saranno ospiti della trasmissione I fatti vostri in onda su Rai Due a partire dalle 11:30. Massimo Giletti incontrerà don Giuseppe Ortenzi di Montecassiano che ha prestato il viso per il mese di settembre e rappresenta il prete-vicino di casa; don Mario Francioni di Montefano che apre il calendario a gennaio e porta il suo impegno sul fronte degli extracomunitari; don Rino Ramaccioni di Recanati, il parroco degli operai, in posa scherzosa si fa “tagliare” la testa da un imprenditore per il mese di maggio; don Gabriele Crucianelli di Treia, con i suoi 24 anni è il prete più giovane delle Marche e sta allo scherzo: posa a cavallo di un attrezzo del parco giochi e dà il volto a dicembre; don Andrè Louis De Oliveira di Appignano, la sua origine brasiliana incarna l’integrazione tra diverse culture, è il sacerdote di giugno.
(da Il Messaggero, 29 ottobre 1999)
«Altro che techno e droga, noi sballiamo con la fede…». L’ha inventata Giovanni, la discoteca mistica. «Già l’orario è rivoluzionato: ci troviamo al sabato, alle sette della sera. Un’ora e mezza di preghiera, con canti e chitarre, e poi si comincia… Il nostro deejay adesso è in seminario perché vuole farsi prete. A organizzare i balli c’è padre Michael Daniel… Ricky Martin è troppo laico e sensuale: il nostro cantante è Ron Kenoly, un americano che si è convertito al cristianesimo».
(da La Repubblica, 7 novembre 1999)
Nella Las Vegas di neon, lacrime e cartapesta, accanto alla Sfinge fuori dall’Hotel Luxor, al castello delle favole dell’Excalibur, ai grattacieli della Grande Mela, adesso potete vedere anche un Cristo a grandezza naturale, seduto su un masso, neanche fosse il suo deserto. È l’ultima trovata della Chiesa cattolica romana, Tempio del Santissimo redentore, che sorge nel Las Vegas Boulevard… ogni tanto si trovano cifre stratosferiche nelle cassette delle offerte: pare siano gli imbroglioni che, avendo vinto troppo al gioco, cercano di lavarsi un po’ la coscienza.
(da Diario della Settimana, 15 marzo 2000)
È inglese il primo sito Internet al mondo per “confessarsi on line”… Ai visitatori che possono scrivere le proprie colpe in appositi spazî messi a disposizione dal sito, vengono proposti dei versetti biblici riguardanti il peccato e il perdono.
(da Adista, 18 marzo 2000)
Sulla spiaggia di Ipanema ci sono almeno 20 mila ragazzi di fronte a un palco… è la messa di Padre Zeca, prete surfista della Chiesa cattolica e cantante sotto contratto con la casa discografica EMI. La star del Rinnovamento carismatico della Chiesa cattolica brasiliana ha la gestualità da ragazzaccio di Brooklyn, ma è un sacerdote vero, e questa è una messa vera, affollata da credenti e con un palco d’onore stipato di vescovi e cardinali che battono le mani al ritmo di Deus e dez (Dio è dieci).
(da Il Venerdì di Repubblica, 7 aprile 2000)
«In una tipica galassia, un ammasso di almeno cento miliardi di stelle, ci potrebbero essere moltitudini di pianeti gemelli della Terra, con esseri viventi come noi. Se, come io credo, essi esistono, possono essere considerati fratelli della creazione». Detta da uno scienziato, una frase del genere non stupirebbe più. Ma quando a sostenere la “pluralità dei mondi” è un gesuita con due lauree, in astrofisica e in teologia, allora si ha una misura del cambiamento della Chiesa rispetto a idee fino a qualche secolo fa considerate eretiche. Padre Josè Funes, un gesuita argentino di 36 anni, è uno dei più giovani partecipanti al convegno internazionale sui “dischi galattici”, organizzato dalla Specola Vaticana nella Pontificia Università Gregoriana.
(da Il Corriere della Sera, 12 giugno 2000)
Belle, per dire che Dio c’è. Eleganti, per evangelizzare con il sorriso. Affascinanti, per dimostrare che religione e glamour non sono poi così distanti. Alte, sottili, top model o quasi. Top model della fede però. Nel giubileo dei giovani può capitare anche questo. Assistere cioè ad una sfilata di moda organizzata per mostrare com’è o come dovrebbe essere la “donna dignitosa”, la ragazza di oggi che, dicono queste indossatrici con il Vangelo sottobraccio, «sarà la mamma di domani»…
(da La Repubblica, 18 agosto 2000)
Londra. Arrivano i bancomat nelle chiese anglicane dei villaggi inglesi. L’iniziativa, ha scritto ieri il Sunday Telegraph, va incontro alle necessità degli abitanti dei paesi dove nell’ultimo anno sono stati chiusi sportelli bancari e uffici postali.
(da Il Messaggero, 18 settembre 2000)
Si chiama Madonna. È suora. È fine e gentile. Eppure è una formidabile Ironman. Proprio così: una Uomo di ferro. Capace di nuotare per 3 chilometri e 800 metri nelle acque del Pacifico, di coprire subito dopo in bici una distanza di 180 chilometri, e subito dopo ancora di correre un’intera maratona a piedi: 42 chilometri e 195 metri. Il tutto abbondantemente al di sotto delle 17 ore che sono il tempo massimo per restare in gara. Perché questo è l’Ironman Triathlon, inventato nel 1978 nelle Hawaii da quindici energumeni che tutti presero per folli. C’è però un particolare. Suor Madonna Buder, americana di Spokane, Washington, ha festeggiato da poco i 70 anni. E un mese fa ha corso proprio nelle Hawaii il duecentesimo Triathlon della sua seconda vita di superatleta. Che è tutta un record. Suor Madonna ha già vinto per sei volte consecutive nella sua categoria l’Ironman delle Hawaii, che è il campionato mondiale della specialità. E detiene i primati femminili assoluti per le classi d’età dai sessant’anni ai sessantanove.
(da L’Espresso, 24 novembre 2000)
Karol Wojtyla entra nel mondo dei cartoon. A vele spiegate insieme ai fumetti dell’allegro pescecane Pasqualo, alle storie medievali di Adalberto di Cuorsincero e alle avventure spaziali di Startrash. Una compagnia eccitante. L’idea è del Giornalino, la rivista dei ragazzi pubblicata dai Paolini, e la promessa è di raccontare «una vita avventurosa, piena di cambiamenti, di interessi, di tragedie, di missioni, di viaggi».
E allora via, con il tratto agile dei disegni di Toppi, alle scene di partite di calcio con Wojtyla che stoppa un cross infernale. Più in là i lettori fanno conoscenza con un azzimato ufficiale degli ulani fornito di vezzosi baffetti (Karol sulla scena teatrale) che dinanzi a una principessa in adorazione vanta le sue ferite in eroiche battaglie: «Una sciabolata da un dragone e una pallottola da uno zuavo». Peccato che poi aggiunga «quisquilie», avvicinandosi pericolosamente allo stile del principe Antonio De Curtis in arte Totò. Non manca una discesa audace sulle piste innevate dei Tatra, dove il nostro eroe viene accolto dalle grida piuttosto romanesche di alcune sciatrici assai carine (le polacche, si sa…): «Sta’ attento, fanatico»…
(da La Repubblica, 10 dicembre 2000)
I vestiti delle suore si sono accorciati tantissimo. I sacerdoti giovani non sopportano più i rigidi colletti in plastica che si usano col clergyman e chiedono modelli in morbido cotone… le tasche interne delle giacche del clergyman e del talare hanno ora uno spazio per il cellulare… Le suore invece chiedono di accorciare le vesti… va molto anche il tailleur.
(da Il Venerdì di Repubblica, 15 dicembre 2000)
Indirizzo: http://www.carosantantonio.com. Destinazione: il paradiso, ma passando per Padova. Dove, nell’Arca del Santo (che per gli scettici sarebbe solo la tomba di Antonio da Lisbona, pio e dotto francescano del 1300), in semplici floppy disk, vengono depositati le e-mail e gli ex voto che i devoti di tutto il mondo inviano al francescano più amato dai cattolici di ogni latitudine. Nel cyberspazio del sacro, una nuova cappella virtuale ha aperto alle ultime forme di comunicazione del terzo millennio la più popolare tradizione di culto, quella del ringraziamento. Da due giorni, chi riceve una grazia da Sant’Antonio da Padova può inviare via internet il suo ex voto. Una decina di frati, impegnati nella gestione di questo servizio, catalogano e stampano i messaggi, le testimonianze e le immagini ricevute via Internet.
(da Il Messaggero, 17 marzo 2001)
La miracolosa rotondità di un sedere nature con una croce tatuata in bella vista campeggia in primo piano nelle strade di Würzburg, nella cattolicissima Baviera. Non è la pubblicità di una griffe per giovani trasgressivi, e neanche l’ennesima provocazione rock-satanic-dark-celtic eccetera. Si tratta di roba di chiesa, anche se i bad boys c’entrano lo stesso, ma solo in veste di pecorelle smarrite da riportare all’ovile. È l’inizio di una campagna pubblicitaria per la fede che, al grido di «Dio lo vuole», intende dialogare con i giovani nel loro linguaggio. E che linguaggio. Se il sedere è una bomba lo slogan non è da meno. «Religion fuer ’n Arsch?» che tradotto in italiano suona come «La religione del c…?». Un interrogativo non propriamente teologico ma, pare, molto efficace sul piano della comunicazione… Certo le vie dell’edificazione delle coscienze sono infinite e la Chiesa nel corso dei secoli non ha mai disdegnato di far ricorso alle strategie più mondane per sconfiggere il male “omeopaticamente” combattendolo sul suo stesso terreno, spesso ricorrendo proprio ai simboli e ai comportamenti che essa intendeva esiliare dalle coscienze. E la recente strategia giovanilista della Chiesa è solo l’ultimo capitolo di quello che un grande missionario gesuita del Seicento definiva «…un santo inganno»…
(da Il Mattino, 30 marzo 2001)
Il Patriarcato ortodosso di tutte le Russie ha annunciato di aver elaborato un progetto per un “monastero nello spazio”. Il lancio di una stazione spaziale che dovrà diventare “un tempio per tutte le religioni“ è stato comunicato in occasione della conferenza, in corso a Mosca, sull’uso civile dello spazio e in concomitanza con l’anniversario del primo volo spaziale umano di Yuri Gagarin.
(da Il Corriere della Sera, 13 aprile 2001)
Modernissime card plastificate, tipo scheda telefonica o bancomat, con immagini di santi di ieri e di oggi, da Sant’Antonio a San Francesco d’Assisi, dal beato Padre Pio da Pietrelcina a Madre Teresa di Calcutta che, santa non è, ma gode di una crescente venerazione popolare a livello internazionale. Oppure: variopinte figurine bidimensionali che “muovono” occhi, braccia, teste reclinate in atteggiamento di preghiera.
Infine, novità assoluta, nuove immaginette di santi senza la classica aureola sulla nuca. Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Il santino cambia look.
(da La Repubblica, 28 aprile 2001)
Le vie del signore sono infinite: passano anche dal telefonino e dai messaggi SMS. Ieri in Germania, su iniziativa della diocesi di Hannover della chiesa evangelica, è stata officiata la prima messa via cellulare grazie proprio agli SMS. Il servizio divino riassunto in sette messaggi brevi, con cui si sono collegati oltre millecinquecento giovani fedeli, in grande maggioranza ovviamente giovani. È un tentativo in più dei cristiani tedeschi per stare al passo coi tempi… Lo slogan Centosessanta caratteri su Dio e sul mondo guida l’esperimento. Ai 1.500 fedeli che lo hanno seguito in strada, in viaggio o a casa col telefonino, si sono aggiunti molti altri, che si sono collegati su internet alla webcam del sito dei giovani di Hannover: www.evjugendhannover.de.
(da La Repubblica, 4 maggio 2001)
Dice che l’idea gli è venuta da Don Bosco: «Andate tra i giovani e giocate con loro». Ma c’è il sospetto che Don Mazzi abbia guardato più in alto, per trovare l’ispirazione per il corso di videogame per parroci, che inizia domattina alla comunità Exodus. Alla base di tutto c’è un decalogo, i dieci comandamenti del perfetto cyber prete: «Gli adulti devono conoscere i videogame per incontrare i giovani sullo stesso terreno… Devono vigilare perché i giovani non siano attratti da videogiochi violenti… Condannare i videogame a priori vuol dire non capire i giovani…». E via dicendo, per le 10 regolette che formano il trattato teorico per i primi sei preti con licenza di uccidere Pac-man».
(da La Stampa, 7 giugno 2001)
Il piercing? Lo aveva già inventato Gesù Cristo. Anzi, ne fu vittima duemila anni fa con la crocefissione. Non è la campagna realizzata da un creativo estremo, bensì lo spot ufficiale che la Chiesa d’Inghilterra ha realizzato per «far tornare i giovani alla religione». E il target è la fascia compresa tra i 18 e i 30 anni. Il British Christian Institute ha subito attaccato la campagna definendola blasfema. «Nessuno scandalo», dice il portavoce di Londra della Chiesa d’Inghilterra, su questa una campagna pubblicitaria che dovrà essere affissa a partire da ottobre sugli autubus destinata a far tornare alla fede i giovani. Per Arun Kataria infatti il messaggio si rivolge a tutti coloro che hanno una grande abitudine ai piercing, estremamente comuni in Gran Bretagna.
(da La Repubblica, 6 settembre 2001)
Catechismo e figurine. Non li trovi più i bambini di un tempo che andavano al pomeriggio a dottrinetta a mandare a memoria il catechismo («Chi è Dio?». «Dio è l’Essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra»…), e se ne stavano buoni buoni seduti sulle panche della chiesa ad ascoltare storie edificanti o a rispondere alle interrogazioni del parroco; e magari per premio ricevevano un santino di Santa Teresa del Bambin Gesù. Basta con questo vecchiume: è sempre più difficile spiegare ai bambini di oggi i grandi temi della teologia e della morale. E allora, vai coi Katemon. Un parroco del milanese ha preso lo spunto dai Pokemon per inventarsi un sistema di figurine con cui insegnare il catechismo: Forticum, Confirmator, Eucaristicor, Sapienzalicor, Paulscriptor (che poi altri non è che San Paolo), insomma quaranta personaggi e situazioni corrispondenti…
(da Diario della Settimana, 9 novembre 2001)
I francescani cambiano look. Il nuovo saio sarà di lana morbida e avrà un taschino per tenere il cellulare. L’indiscrezione è stata pubblicata oggi sul quotidiano francese Le Figaro, secondo il quale la nuova veste dei frati è stata disegnata da Mario Bianchetti, sarto di fama già impegnato durante il Giubileo. Ogni saio dovrebbe costare 300.000 lire: che moltiplicate per le 3.000 ordinazioni fatte dai francescani fanno 900 milioni di lire. «È molto - ironizza il giornale - per i successori del fondatore di un ordine mendicante».
(da La Repubblica, 21 novembre 2001)
Mosca. Il patriarca di tutte le Russie Aleksij II ha partecipato alla realizzazione di uno spot pubblicitario per la compagnia petrolifera russa Lukoil, che viene proposto alla chiusura dei programmi del canale Rtr. Il filmato pubblicitario mostra il capo della Chiesa Ortodossa in silenziosa preghiera, poi lo si sente rivolgersi a Dio dicendo: «Noi siamo grati alla compagnia Lukoil per il suo appoggio ai progetti della Santa Chiesa Ortodossa Russa che punta al revival di quello che fu distrutto negli anni della teomachia». E sullo schermo appare a caratteri cubitali la scritta: «Evviva Lukoil! Ha dieci anni di vita per il bene della Santa Madre Russia!». Per la sua partecipazione il patriarca ha chiesto alla compagnia petrolifera delle donazioni.
(da Adista, 10 dicembre 2001)
Una carta di credito per i fedeli di Padre Pio. Si chiama Auxilium card e nasce per iniziativa dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo e del gruppo Veneto Banca, in collaborazione con CartaSI. È una carta prepagata che offrirà servizi, con tariffe speciali per pacchetti viaggio e alberghi, ai pellegrini. Ma la carta è anche un mezzo per finanziare «le molteplici opere dei frati Cappuccini di Padre Pio». Su tutti gli acquisti effettuati con la carta, infatti, una percentuale della transazione andrà ai frati di San Giovanni Rotondo.
(da Il Corriere della Sera, 27 luglio 2002)
Giornata mondiale della Gioventù (Toronto). Anche una Barbie vestita da suora può essere un primo approccio alla vocazione… Ne sono convinte le Ancelle di Nazareth (The Handmaids of Nazareth), una comunità religiosa nata negli ultimi anni negli Stati Uniti e ora in attesa di riconoscimento dalla Santa Sede, formata da una ventina di religiose (più cinque novizie), sia giovani, sia con esperienze matrimoniali alle spalle o con forme di disabilità fisica. Il loro stand - tra i tanti allestiti nello spazio dedicato alle vocazioni all’Exhibition place - spicca tra i tanti per la presenza di bambole, Barbie e Big Jim vestiti da suore e preti con abiti confezionati dalle religiose stesse, che possono essere acquistati su ordinazione all’indirizzo della comunità, con sede a Pittsford, New York. Ma perché questa scelta curiosa? «Non esistono bambole vestite da suora, quindi nell’immaginario delle bambine, nei loro giochi, questa possibilità non viene presa in considerazione» - afferma convinta suor Kathleen Marie, dell’Ohio - «La mia vocazione è nata perché da piccola mi è stata regalata una bambola vestita da suora e io sono cresciuta con l’idea di voler indossare quell’abito».
(dal notiziario SIR del 25 luglio 2002)
L’ultima astuzia per arginare i fedeli più recalcitranti all’obolo è di un pastore di Norrfjärden, nella Svezia del Nordest. Karin Sandlung ha pensato di offrire “una moderna opportunità” ai giovani fedeli, che ormai in tasca portano soltanto fiammanti carte di credito, ben più comode degli obsoleti spiccioli. Dopo una rapida consultazione con il marito, impiegato in banca, la religiosa ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione a installare un lettore di carte dentro la chiesa: la sperimentazione potrà durare un anno, poi si vedrà. “Era ora di dare alle nuove generazioni un’alternativa”, ha spiegato il pastore Sandlung. Iniziativa, la sua, non del tutto disinteressata, a dire il vero, visto che nei paraggi del tempio non c’è uno sportello bancomat al quale attingere per le offerte. Ma il lungimirante pastore, che ha preventivamente chiesto il parere a ognuna delle sue pecorelle, ha anche disposto un sistema telefonico attraverso il quale un credente può fare le sue donazioni confortevolmente da casa. L’idea, che rappresenta una novità assoluta tra gli evangelici luterani svedesi, non è proprio originale. L’ebbe, già nel 1996, la parrocchia di San Claudio a León, in Spagna: con l’approvazione della Curia venne installato un terminale per il Bancomat all’ingresso principale della chiesa, in modo da far «collaborare economicamente, secondo modalità legittime del nostro tempo» tutti i fedeli, con possibilità di ricevere la ricevuta fiscale.
(dal Il Corriere della Sera, 18 febbraio 2003)
«Il Signore “scia” con voi»: questo lo slogan del primo Gran premio nazionale di sci per sacerdoti, in programma dal 6 al 9 marzo a Tarvisio (Udine). Oltre 400 - informano gli organizzatori - i sacerdoti, provenienti da tutta Italia, che hanno già dato la loro adesione. L’iniziativa rientra nell’ambito del 5° Gran premio nazionale di sci del Centro Sportivo Italiano (Csi), ed è riservata a preti e frati con l’hobby delle discipline invernali, pronti a cimentarsi, tra l’altro, in prove di sci di fondo e slalom. Tra loro, si legge in una nota del Csi, anche l’agguerritissimo arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, che ha promesso di presentarsi al cancelletto di partenza in gran forma. Sede dei campionati saranno l’anello di fondo e la pista di slalom recentemente inaugurate nella cittadina carnica, in occasione delle Universiadi del 2003. La presidenza nazionale del Csi offrirà ai sacerdoti presenti la permanenza gratuita presso la “Casa della Gioventù”, struttura già utilizzata di recente per le Universiadi.
(dal Notiziario Sir - Servizio Informazione Religiosa, 28 febbraio 2003)
Suore francescane come terapiste massaggiatrici: avviene in un angolo d’America senza causare scandali o levate di scudi ma solo molta curiosità, soprattutto perché le religiose riescono a coinvolgere i clienti in discussioni su loro stessi che “fanno bene alla mente e al corpo”. Per secoli le suore si sono occupate di educazione e soccorso del prossimo ma nello Stato dell’Illinois fanno anche i massaggi. E i clienti non sono solo i fedeli ma persone comuni, di qualsiasi sesso, religione, età e professione. Ad aver inaugurato la pratica - insolita per delle suore - è sorella Norma Janssen, presidente della Healthcare Corporation delle suore francescane di Frankfort, secondo la quale la terapia del massaggio o dell’energy work è una “estensione naturale della spiritualità” ovvero del trattamento di “mente, corpo e anima come un tutt’uno”. «Non si tratta di una novità» - aggiunge - «più possiamo adoperare il potere di guarire e cicatrizzare meglio è». Suor Janssen prese il velo nel 1965, volle subito studiare per diventare direttrice spirituale, interessandosi in particolare alla connessione fra corpo e spirito e quindi iniziando a frequentare i corsi del Wellness Massage Training Institute di Woodrige… Le suore offrono tariffe simili a quelle di mercato: per un’ora di trattamento si va dai 50 ai 65 dollari. Ogni cliente che lo desidera può avere la ricevuta necessaria per ottenere il rimborso dall’assicurazione privata. Dentro, le sale-massaggi sono molto simili a quelle di altri saloni: musica soft, luci basse, candele accese.
(da La Stampa, 23 aprile 2003)
Vocazioni in crisi, fedeli in diminuzione. Dicono che la chiesa anglicana sia in debito d’ossigeno. Ma è di fiato (e parecchio) che c’è bisogno per tenere in piedi l’invenzione del designer inglese Michael Gill: una cattedrale gonfiabile. È alta 14 metri, dotata di volte gotiche e vetrate di gomma che lasciano entrare la luce. Dopo l’uso la si piega e la si può rigonfiare dove si vuole. Con la chiesa-canotto l’inventore conta di contribuire a un rilancio religioso: «Se la gente non va in chiesa è la chiesa che deve andare dalla gente». Per uscire dalla crisi ci si muove anche in rete. Il predicatore Bob Austin ha lanciato un sito con sermoni già pronti, nel caso in cui mancasse il tempo di prepararseli.
(da Il Venerdì di Repubblica, 2 maggio 2003)
Germania: per SMS “l’ultimo consiglio della sera” della Chiesa cattolica. Arriva per sms “l’ultimo consiglio della sera”; non un consiglio per gli acquisti bensì una preghiera. Questa la nuova iniziativa della Chiesa cattolica in Germania che prenderà l’avvio il prossimo 1° luglio. A chi si iscrive, e versa il contributo di 3 Euro al mese, verrà inviato quotidianamente un messaggio contenente una preghiera per la sera, per un massimo di 160 lettere. L’idea nasce dall’iniziativa del parroco Dietmar Heeg e Paulus Terwitte, cappuccino del convento di Liebfrauen conosciuti come conduttori di programmi religiosi televisivi su Rtl e Sat1. Entrambi avevano già presentato dal 2001, sul sito www.abendgebet.de (preghiera della sera) il “servizio completo”, le preghiere standard della Chiesa che, nel frattempo, sono già apparse complete su CD. A completamento dell’offerta - presentata sul sito kath.de dei due “religiosi televisivi” - le modalità di pagamento: invio di francobolli corrispondenti alla quota mensile o versamento sul numero di conto. Appena ricevuta la quota automatico sarà l’avvio del servizio per un mese. Poco prima della scadenza un sollecito la ricorderà, oltre a invitare al rinnovo. “Per motivi tecnici”, leggiamo, “non è ancora possibile effettuare abbonamenti di maggiore durata” che comunque “dall’autunno verranno avviati”. Corredano l’offerta, infine, la possibilità di segnalare la preghiera preferita, un avviso che ricorda di indicare il numero di cellulare a cui ricevere i messaggi e la disponibilità a fornire tutti i chiarimenti in merito all’iniziativa.
(dal Notiziario Sir - Servizio Informazione Religiosa, 24 giugno 2003)
Contro il diavolo ci vuole un master. Sono arrivate prenotazioni e richieste di informazioni persino dal Cile e dall’Australia: il primo corso universitario per esorcisti sta riscuotendo un successo straordinario. Le lezioni cominceranno il prossimo 17 febbraio e si terranno presso il Pontificio ateneo “Regina Apostolorum”, moderno polo universitario alle porte di Roma che fa capo alla Congregazione dei Legionari di Cristo, considerati la punta avanzata e meglio organizzata del conservatorismo cattolico. È la prima volta che un’università pontificia dedica un corso di studi a quello che è stato sempre un argomento tabù per la Chiesa, coperto dalla riservatezza e dal segreto: il satanismo e le possessioni diaboliche. «Ci siamo accorti della grave carenza di preparazione dei sacerdoti riguardo a fenomeni che si stanno diffondendo in maniera incontrollata. Non si tratta di insegnare solo come si svolge un rito esorcistico ma anche di spiegare come comportarsi con un seguace di una setta satanica o con chi pratica lo spiritismo e la magia», spiega a Panorama Giuseppe Ferrari, segretario nazionale del Gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa (Gris) che ha ideato e organizzato il corso insieme con i Legionari di Cristo. E uno degli esorcisti più famosi d’Italia, Gabriele Amorth, che opera nella diocesi di Roma, aggiunge: «C’è molta ignoranza sul satanismo e una grave sottovalutazione del fenomeno da parte della Chiesa. Molti sacerdoti e vescovi credono sì e no all’esistenza del demonio, ma quasi più nessuno crede alla sua attività straordinaria. In questo modo si aprono le porte a Satana».
(da Panorama, 23 dicembre 2004)
Dopo i santini e i pezzi di stoffa del saio di Padre Pio arriva anche lo yoghurt del frate di San Giovanni Rotondo. Giungerà a breve in tutti i supermercati della Puglia e del centro-nord d’Italia lo yoghurt di Padre Pio che sarà messo in commercio da una ditta di Bitonto (Bari) specializzata nella produzione di pasta fresca e secca che si è anche assicurata parte della produzione di latte dell’azienda Calderoso di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. La stessa ditta che da alcuni mesi fornisce la pasta per le attività della Fondazione Padre Pio. Saranno 13 le varietà dello yoghurt “degli Angeli” - questo il nome del prodotto che avrà sulla confezione l’immagine del frate con le stimmate - che sarà immesso sul mercato nazionale entro la fine di marzo. Il nuovo yoghurt, a quanto si è appreso, avrebbe già ottenuto il via libera dal Vaticano.
(da Repubblica.it, 19 gennaio 2004)
Ricette culinarie per preti ovvero «cucina facile e veloce per preti senza tempo e religiosi molto occupati». È la curiosa proposta on-line della diocesi spagnola di Guadix-Baza. Il responsabile Antonio Goméz ha spiegato all’Agenzia Veritas che anche «il vescovo ha promesso di inviare una ricetta». Nell’elenco ci sono ormai ricette tipo “Merluzzo alla birra” o “Riso alla pentola express”. Le ricette si offrono nella pagina della diocesi www.diocesisdeguadixbaza.org/recetas.htm e intende aiutare chi non è un bravo cuoco e non ha molto tempo da dedicare a questa attività. Gómez, che è delegato per i mezzi di comunicazione di massa della diocesi spagnola, è convinto del valore dell’iniziativa: «Mangiare decentemente e con cura è un esercizio di responsabilità, specialmente per chi si trova a vivere a servizio degli altri» rivela a Veritas. La pagina web è pronta a accogliere ricette degli stessi preti, religiosi, laici, e anche del vescovo. Fu proprio la castigliana Teresa di Ávila chi ricordò che «tra i bolliti cammina anche il Signore». «Speriamo che tanta gente visiti la pagina web, che oltre le ricette offre una raccolta di vincoli interessanti per la pastorale», si augura Gómez.
(dal Notiziario Sir - Servizio Informazione Religiosa, 20 gennaio 2005)
BERLINO. In Germania, sull’onda dell’euforia seguita all’elezione del papa tedesco Benedetto XVI, spopola il “Teddy-Papa”, un simpatico orsacchiotto bianco di peluche che indossa in tutta pompa il manto e la stola color porpora del pontefice, unitamente a un vistoso crocifisso appeso al collo.
Il tabloid berlinese Berliner Zeitung mostra oggi una foto gigante a tutta pagina dell’orsacchiotto-papa, che reca alla base delle due zampe da una parte la scritta Joseph Kardinal Ratzinger e dall’altra Papst Benedikt XVI - 19. April 2005.
Il “Teddy-Papa” costa 160 euro (circa 250 franchi) e in una prima serie, nota il giornale, è stato prodotto in soli 265 esemplari, tanti quanti sono stati i papi alternatisi finora sul soglio di Pietro. In tre giorni sono andati esauriti, con la grande richiesta che impone ora un sensibile aumento della produzione.
«Il “Teddy-Papa” è un enorme successo, e verrà ora venduto anche in Gran Bretagna, Giappone, Australia e Usa», scrive il giornale che sottolinea come «perfino il Vaticano ha ordinato numerosi orsacchiotti-papa».
(Swissinfo, 6 maggio 2005)
Mirabilandia val bene una messa. Ne è convinto don Stefano Ulivi, il parroco della chiesa del Sacro Cuore a Firenze, che, per convincere i bambini che si preparano alla prima comunione a frequentare la messa, ha messo in palio una gita al parco divertimenti della riviera romagnola. Costo della trasferta: 40 euro, interamente sostenuto dalla parrocchia per i bambini più diligenti che non saltano nemmeno una messa. Per gli altri, invece, la gita costa 6 euro ogni messa saltata. E il tutto viene certificato con un timbro su una apposita tesserina personale. «Non è un’esca, ma un’occasione per entrare in rapporto con le famiglie» dice il parroco. L’iniziativa funziona: domenica alla messa c’erano settecento persone.
(la Repubblica, 17 maggio 2005)
Le parrocchie d’Italia sfidano le passerelle della moda e dello spettacolo. In poche parole, il diavolo contro l’acquasanta saranno in campo e faranno tutto per vincere. Uno scontro fisico ma anche fatto di tattica e tecnica. I protagonisti? Le bellissime e statuarie calciatrici della Nazionale Modelle contro la Nazionale Italiana Preti. Non è un film ma pura realtà, generata da Don Claudio, un parroco della provincia di Milano, che ha voluto a tutti i costi creare un evento per sostenere una nobilissima causa: raccogliere fondi per costruire un ricovero ai bambini abbandonati nelle strade di Nairobi (Kenya). L’inedito match si svolgerà domani alle 18:30 nello stadio Comunale di Senago, piccolo paese in provincia di Milano. Alla grande occasione non hanno voluto rinunciare anche importanti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, come gli ex ciclisti Gianni Bugno e Claudio Chiappucci e alcune delle medaglie olimpiche di Atene. Le undici bellissime titolari della Nazionale Modelle e gli altrettanti parroci della Nazionale Italiana Preti, creata nel 2001 e che vede tra le sue fila sacerdoti di Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Puglia, Campania, Umbria, Molise e Lombardia, pur di vincere si sono sottoposti a settimane di estenuanti allenamenti.
(repubblica.it, 18 giugno 2005)
A Portland, nell’Oregon, si è appena conclusa la Christian Game Developers Conference, raduno dei produttori di videogiochi cristiani. Un gruppo di oltre 100 aziende che si propongono di portare nei computer e nelle console i valori della Bibbia offrendo un prodotto professionale in grado di competere non solo sul piano morale, ma anche su quello qualitativo, con i titoli di maggior successo […] Molti giochi religiosi privilegiano l’educazione sull’azione. È il caso di The Bible Game, titolo per PlayStation2 prodotto da Crave Entertainment, una società che ha nel suo catalogo anche voci tutt’altro che ecclesiastiche, come World Championship Poker: in The Bible Game il giocatore deve rispondere a 1.500 domande tratte dal Vecchio Testamento. C’è anche una versione per GameBoy. Ma ci sono anche titoli che, prendendo spunto dalla Bibbia, offrono scenari ben più movimentati. Come The Rebel Planet, ambientato nel difficile periodo tra la creazione del mondo e il diluvio universale, con gli uomini pii costretti a fare i conti con dinosauri, ragni giganti e ogni sorta di peccatori. Contro tali nemici, il buon cristiano deve comunque usare le armi della non violenza. È quanto insegnano Timothy and Titus, martiri cristiani protagonisti dell’omonimo gioco, che che affrontano i nemici solo con la preghiera e l’aiuto divino. Ma anche questo tabù potrebbe essere presto infranto: i produttori del gioco hanno annunciato che in una prossima versione ai due santi potrebbe essere fornita anche l’opportunità di pestare i pagani. «Vorrei che le persone potessero scegliere le loro azioni, anche quando sono sbagliate». Un sacrificio all’altare del libero arbitrio. O a quello del successo.
(repubblica.it, 4 agosto 2005)
[…] Ecco The 100-Minute Bible, La Bibbia in 100 minuti, tanti ne occorrono per leggere questa specie di Bignami, intuizione del britannico reverendo Michael Hinton, che sarà presentata nei prossimi giorni presso la Cattedrale di Canterbury, chiesa madre del Regno, e poi diffusa fra chiese, scuole e parrocchie. Grande quanto un bloc-notes, leggera e maneggevole, sembra che l’autore della Bibbia in 100 minuti non abbia avuto grandi problemi nella sintesi dei 66 libri dell’originale […] L’idea di partenza è quella che non tutti conoscono bene la Bibbia, o meglio che in pochi l’abbiano davvero letta in maniera compiuta. «Questa soluzione» - continua il sacerdote - «può permettere anche a chi non ha tempo, o voglia, di avvicinarsi alle Scritture e di conoscerle almeno in linea generale». Finora ne sono state stampate undicimila copie, e l’editore, Len Budd, proprietario della “100-Minute Press” è convinto che sarà un best seller: «È un libro per adulti ma scritto in uno stile che incoraggia la lettura, soprattutto senza bisogno di fare grandi sforzi per interpretare quel che c’è scritto».
(repubblica.it, 21 settembre 2005)
Arrivano in Italia le figurine con le immagini dei Santi, con la benedizione del cardinale Ersilio Tonini: a Ravenna è stato presentato l’Album dei Santini, prima e unica opera sulla storia dei Santi fatta attraverso le immagini sacre mai apparsa sul mercato mondiale delle figurine.
«Anni fa i ragazzini facevano raccolte di figurine dei campioni di calcio. Oggi, proprio loro, i nostri giovani, avvertono più di noi la serietà del momento» - sottolinea il cardinale - «Questo album contiene l’esempio della vita. E il tutto accade sul finire dell’anno, quando è moda fra gli adulti acquistare, invece, calendari con figure non sempre esemplari».
L’Album, che ripercorre la storia del santino dal Cinquecento ai giorni nostri e che permette una lettura interdisciplinare fra arte e storia, sarà in vendita nelle edicole italiane dal 18 dicembre insieme alle bustine di figurine da collezionare che, in totale, saranno oltre 400. Il kit completo (album e 442 figurine) costa 36 euro.
(Swissinfo, 3 dicembre 2005)
Un cane “chierichetto” è stato coinvolto a Trieste in occasione della tradizionale celebrazione della Messa per i sommozzatori, organizzata dal Sub Sea Club del capoluogo giuliano. La cerimonia, svoltasi davanti a Piazza Unità d’Italia, è giunta quest’anno al 29° appuntamento. L’animale è entrato in scena al momento dell’omelia, che tradizionalmente viene tenuta sott’acqua dal celebrante, il cappellano dei sommozzatori triestini don Luciano Giudici. Il cane, appartenente alle Unità cinofile di soccorso in acqua della Protezione civile, si è tuffato nello spazio d’acqua antistante la piazza, portando il foglio con l’omelia al sacerdote. Don Giudici ha quindi letto l’esortazione all’interno di una campana subacquea in plexiglas, posta a cinque metri di profondità e tenuta sgombra dall’acqua grazie all’aria in pressione fornita da una bombola. I fedeli lo hanno ascoltato in superficie, grazie a un laringofono posto sul collo del prete, e hanno potuto anche osservarlo in diretta su un maxischermo, grazie alle riprese di un cameraman sommozzatore.
(ANSA, 26 dicembre 2005)
Le vite di Padre Pio, Madre Teresa di Calcutta, Alessandro il Grande, Sant’Antonio e Giovanni Paolo II arriveranno al cinema in versione cartone animato: lo ha annunciato stamattina, a margine della presentazione di Felix il coniglietto giramondo, Matteo Corradi della Mondo Home Entertainment, produttrice dei progetti. La prima a debuttare sul grande schermo, il 2 maggio sarà la pellicola su Padre Pio.
«È un film su cui puntiamo molto, e stiamo studiando una collaborazione con i frati di Pietralcina (sic), per devolvere una quota degli incassi a favore della costruzione della nuova cattedrale», ha spiegato Matteo Corradi. Un’iniziativa benefica sarà associata anche al cartone animato su Madre Teresa di Calcutta, già acquistato da 50 Paesi, che arriverà nelle sale in autunno.
Inoltre, la casa di produzione e distribuzione sta realizzando in 3D insieme all’americana Difarm, Alexander, lungometraggio animato dal budget di 10 milioni di euro sul condottiero macedone e la vita di Sant’Antonio. «Infine, nel 2008 vorremmo produrre un cartone animato su Giovanni Paolo II. Appena abbiamo accennato all’idea» - conclude Corradi - «ci sono piovute offerte di acquisto da tutto il mondo».
(ANSA, 18 gennaio 2006)
L’Inghilterra sbarcherà in Germania con un appoggio importante: la preghiera della Chiesa Anglicana. Dal suo sito ufficiale, infatti, il reverendo Peter Moger, dirigente per lo sviluppo nazionale della preghiera della Chiesa, ha promulgato due Prayers for All Involved in the World Cup, preghiere per tutti coloro che sono coinvolti nel prossimo campionato del mondo di calcio. «Preghiamo per tutti coloro che hanno a che fare con la Coppa del Mondo e, specialmente, per chi rappresenta la nostra Nazione». Vengono richieste la buona salute dei giocatori, un «alto livello di sportività e onestà» e il benessere di tutti gli spettatori, recita il primo testo. Nella seconda preghiera, scritta dal vescovo di Croydon Nick Baines, si chiede di proteggere i lavoratori del Mondiale, e che tutti gli appassionati comprendano «cosa significhi essere fatti a immagine di Colui che ha portato il cosmo in essere». Un portavoce della Chiesa anglicana ha spiegato che non vi è nulla di strano: «La gente chiede preghiere per marcare momenti significativi della propria vita e in fondo non ci sono molti atei quando si arriva ai calci di rigore…».
(Datasport, 10 maggio 2006)
Se la religione in questione non fosse un’altra, si potrebbe dire: Maometto va alla montagna. Per cercare di arrestare l’emorragia di fedeli che affligge la Chiesa d’Inghilterra, Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, ha deciso di riconquistare gli adolescenti giocando sul loro terreno, cioè portando la religione in luoghi in cui i giovani possano più facilmente sentirsi a proprio agio. Così, disseminate in tutto il Paese, sono nate varie iniziative: le skating-church, che celebrano la messa dentro uno skate park, in cui i ragazzi alternano la recita delle preghiere con acrobazie su tavoletta e biciclette; la night-church, dove la congrega dei fedeli si ritrova nel mezzo della notte; la coffee-church, prevista al bar, all’ora di colazione tra comunioni, cappuccini e succhi d’arancia; la messy-church, dove i bambini, anziché essere costretti a star in silenzio per ascoltare sermoni incomprensibili, possono giocare liberamente tra croci, altari e materassi gonfiabili.
(la Repubblica delle Donne, inserto di Repubblica, 27 maggio 2006)
Lavorano anche di notte, i “Bagnini di Gesù”, con le loro magliette rosse e il sorriso di chi si sente guidato dall’alto. Provano a montare un gazebo sulla spiaggia ma s’accorgono che manca un paletto. Nessun problema. Pochi minuti ed ecco che un pezzo di litorale si trasforma in chiesa: una croce di legno con la scritta Gesù nostro Salvatore, una fiaccola che arde, una piccola barca che sorregge l’ostensorio con l’Eucarestia (sic, ndW). Un telo nero steso sulla sabbia, per chi vuole inginocchiarsi. A pochi metri, un’altra fiaccola accesa. Don Vito Cantò, 33 anni, in tunica bianca e stola viola, attende seduto accanto a un’altra seggiola vuota. «Ci siamo messi proprio qui» - dice – «perché questa è la mèta del passeggio notturno. Ora si chiama “movida”. Vogliamo essere, come dice il Vangelo, il lievito del pane, il sale che dà sapore. La nostra proposta è semplice ed è scritta nel volantino che distribuiamo a tutti: “C’è un cuore che prega per te, nella notte”. Il cuore è il Cristo dell’Eucarestia (sic, ndW). Io sono qui per la Confessione, che ricorda il Suo amore per noi».
(la Repubblica, 24 luglio 2006)
Oltre ai libri, sono centinaia i prodotti sul mercato USA ispirati alle diete religiose. C’è il pane biblico Splendore della Galilea, la linea “Ezechiele”, pane, pasta, cereali e tortillas ispirate dalla ricetta del profeta (Ez. 4,9). Onnipresenti le barrette di cereali di varie marche, come i Bible Bars (con i sette ingredienti descritti nel Deuteronomio), i Scripture Bars, le Barre del Buon Pastore e di Re Davide. Ultima tendenza, i programmi di esercizi cristiani: video di esercizi simil-yoga chiamati Praise Moves e quelli di arti marziali cristiane Tae Bo in cui gli ordini dell’istruttore sono alternati a versetti e a citazioni bibliche.
(il Manifesto, 15 agosto 2006)
Il “volto” di Gesù è finito su un bicchiere di birra nell’ambito di una campagna mirata ad avvicinare i giovani alla religione. Migliaia di poster in cui l’immagine di Gesù viene delineata dalla schiuma su un bicchiere di birra vuoto, con accanto lo slogan: «Dove lo troverai?», verranno distribuiti in tutta la Gran Bretagna prima di Natale. Secondo la Churches’ Advertising trasformare Gesù Cristo in una vera superstar servirà a stimolare i giovani a discutere di Dio tra di loro.
(ANSA, 15 settembre 2006)
È già stata ribattezzata “call center della fede”. È la singolare iniziativa della basilica di Santa Anastasia al Palatino, nella capitale. Il rettore, don Alberto Pacini, ha cercato concretamente di aiutare quei fedeli che non riescono a trovare il tempo di raccogliersi in preghiera, a causa dei ritmi frenetici della vita moderna. […] Al “call center della fede” ci si può rivolgere tutti i giorni della settimana. Domeniche incluse. Il cittadino telefona alla basilica, lancia il suo SOS e un gruppo di preghiera si mette al “lavoro” per chiedere l’intercessione del Signore. «Il gruppo di preghiera è composto da almeno 186 persone che riescono a coprire l’arco dell’intera settimana durante la quale arrivano le telefonate di aiuto», spiega ancora il padre-telefonista. Il mercoledì, poi, dalle 21 alle 23, componendo il numero della basilica si attiva una segreteria telefonica sulla quale si può registrare il proprio messaggio con la richiesta di preghiera. […]
(Repubblica.it, 21 settembre 2006)
La notte di Capodanno a Lourdes verrà organizzato un veglione molto particolare: un rave-party che si svolgerà fino all’alba nella grotta di Massabielle, dove a Bernadette Soubirous apparve la Madonna. Lo ha annunciato l’arcivescovado. Per la precisione, specificano gli organizzatori, si tratta di un rêve-party (trad. festa del sogno). L’evento prevede anche un concerto rock che andrà avanti fino alle sei del mattino. «Il 31 dicembre non è una data importante del calendario liturgico, ma porta tanta gente a radunarsi», ha detto una responsabile dell’organizzazione. «Questa data» - ha aggiunto - «è stata scelta per proporre un’alternativa cristiana» ai giovani che vogliono festeggiare l’arrivo del nuovo anno. La festa organizzata nella città dei “miracoli” - dove, oltre 150 anni fa, la Vergine è apparsa a Bernadette e ogni anno è visitata da 6 milioni di pellegrini - è intitolata “Le 3 D” (Discoteca Di Dio). In programma dopo il concerto rock, con il gruppo Exo, la messa solenne.
(Tg.com, 28 dicembre 2006)
Addio vecchio rosario dai classici 50 grani. Ora è possibile recitare la più popolare preghiera cristiana con il Rosario Prex. Si tratta di una macchinetta simile a un normale mouse da computer munito di pulsanti e voce femminile e coro che guidano i fedeli alla preghiera quotidiana.
(Repubblica.it, 14 settembre 2007)
Nel levante genovese, su’iniziativa di Don Roberto Fiscer, genovese 33enne, vice parroco di Arenzano ordinato dal segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone ed ex deejay sulle navi da crociera, ha inaugurato la prima ”Discoteca Cristiana”. L’obiettivo è far ballare d’estate i turisti e parrocchiani in allegria, pregando e divertendosi. La discoteca resterà aperta per tutta l’estate ogni mercoledì dalle 21 alle 23.
(Notiziario italiano, 14 giugno 2010)
La Bibbia in rap. Non tutta la Bibbia. Ma solo alcuni tra i più famosi brani dell’Antico e del Nuovo Testamento che - su iniziativa del settimanale dei Paolini, Famiglia Cristiana - si potranno sentire nelle radio e via internet in una singolarissima versione rap dal titolo Paroladidio per il lancio della Bibbia Pocket, l’edizione tascabile del Libro dei Libri, che da giovedì prossimo, al prezzo di 7,90 euro, si potrà acquistare col settimanale in edicola.
(Repubblica.it, 14 settembre 2010)
Si chiama Confession: a Roman Catholic App, è un’applicazione destinata ai possessori di iPhone e iPad ed è la prima a ricevere (almeno negli Stati Uniti) la benedizione della Chiesa. A svilupparla hanno pensato i tecnici della LittleiApps, azienda americana che si autodefinisce «di ispirazione cattolica-romana», che grazie al proprio prodotto conta di fornire un valido strumento a «coloro che praticano già il Sacramento e a tutti quelli che intendono tornare a farlo».
(Corriere.it, 4 febbraio 2011)
Nel nome del padre, del figlio e del palo da ballo. Che il Signore ci perdoni: qui non si tratta di chiudere un occhio ma di restare completamente accecati di fronte all’ultima moda che avanza dagli States. D’accordo: palo da ballo sarà anche un’improbabile traduzione. Ma come descrivere altrimenti la «pole dancing»? Avete capito bene: quella danza sinuosa intorno al palo di formosissime signorine che avrete visto in tantissimi film - mai dal vivo, per carità… Come dimenticare la Demi Moore di «Strip Tease»? Sì, la «pole dancing» è il ballo di quelle simpatiche artiste chiamate spogliarelliste che spesso - ci informa Wikipedia - si accompagna appunto con lo striptease e la lap dance: che poi sarebbe il balletto sulle ginocchia, lap appunto, degli spettatori, o meglio clienti. Dice: e dov’è la novità? È dai tempi del cabaret e del burlesque, prima ancora dei locali prevalentemente per adulti, che il palo da ballo svetta nelle notti del peccato, irraggiungibile totem del proibito. E no: qui sta appunto la novità. Anche il palo, nel suo piccolo, può portare alla santità.
(Repubblica.it, 4 aprile 2011)
La Chiesa cattolica è per tradizione, o meglio per vocazione, da sempre molto attenta alla comunicazione. E la diocesi dell’Aquila in particolare aderisce ora, precorrendo i tempi, insieme ad altre 3 diocesi-pilota italiane, Agrigento-Vicenza-Padova, al progetto Parrocchiemap.it. Il progetto, gestito dal Servizio Informatico della Cei, si occupa di creare su Internet un atlante nazionale delle parrocchie, ed ai parroci aderenti permette di informare i propri fedeli su ogni tipo di iniziativa, finanche la creazione di itinerari turistico-religiosi. Ma la vera novità, almeno a livello pratico, è quella di riuscire ricevere per sms o per e-mail anche l’orario della messa della parrocchia interessata. La procedura: si invia un sms al 488-3888 con la frase OM «Comune e nome parrocchia o indirizzo» e si riceverà messaggio di risposta con gli orari richiesti. Stessa cosa con la posta elettronica tramite l’indirizzo om@pmap.it, scrivendo le medesime indicazioni. Il sito si visualizza da pc all’indirizzo www.pmap.it, o anche www.parrocchiempa.it. Dal mobile tramite m.pmap.it per mezzodi localizzazione GPS, se si possiede la funzione, oppure con operazione di ricerca della parrocchia. La Chiesa è quindi sempre più on line, a tutti i livelli.
(rete5.tv, 22 giugno 2011)
Una “faith-card” per dire che si è cattolici e che come battezzati “siamo invitati ad approfondire e a condividere la nostra fede”. La card, che ha le dimensioni di una normale carta di credito sarà in distribuzione in un milione di esemplari, nei mesi di febbraio e marzo in tutte le 24 diocesi del Paese, compreso l’Ordinariato militare. Voluta dal dipartimento per l’evangelizzazione e la catechesi della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, la ‘faith card’ da un lato riporta lo spazio per la firma e una frase in cui il possessore dichiara di essere cattolico, insieme ad una lista di sei cose che i cattolici sono chiamati a mettere in pratica, tra queste “condividere la gioia di Cristo, pregare, celebrare i Sacramenti, amare il prossimo e perdonare”. In fondo è riportata la dicitura: “in caso di emergenza, per piacere chiamare un prete cattolico”. Nel retro è stampata una frase del beato John Henry Newman che sottolinea la chiamata alla missione. “Tutti portiamo biglietti e carte di credito nei portafogli che dicono qualcosa della nostra identità e delle cose importanti per noi – è il commento del vescovo di Arundel e Brighto, mons. Kieran Conry, responsabile dell’iniziativa - le carte di credito cattoliche vogliono ricordarci che cosa significa essere cristiani e che la fede che non è una faccenda privata”. Per vedere la carta: http://www.catholicnews.org.uk/faith-card-news.
(Agenzia SIR, 1 febbraio 2012)
Si chiama «Il giardino dell’amore» ed è un sexy shop online fatto su misura per i fedeli cristiani olandesi con l’obiettivo di aiutarli a liberare la loro sessualità senza cadere nella pornografia. L’iniziativa è stata lanciata su internet da Marc Angenent, ex pastore protestante. «Anche i cristiani hanno il diritto di godere della loro sessualità», ha detto ai media olandesi Angenent, che dopo la sua esperienza ecclesiastica si è dedicato alla cura delle disfunzioni sessuali. Molti dei suoi clienti, racconta, sono credenti devoti e così ha potuto constatare in prima persona i problemi con cui essi si trovano a dover fare i conti.
(Notiziario Italiano, 20 marzo 2012)
A Firmian è nata la prima chiesa ipertecnologica della città: in sacrestia è entrata quella che in gergo tecnico si chiama domotica, ossia, per dirla in parole alquanto spicce, la gestione dei vari dispositivi elettrici da remoto per via digitale. La curia vescovile ha infatti deciso di installare in sacrestia un computer con schermo «touch». Servirà al parroco e al suo sacrestano. Per accendere e spegnere le luci e modularne l’intensità, per regolare il riscaldamento, per suonare la campana, per aprire e chiudere le finestre in posizione elevata. Basterà un semplice tocco col dito sullo schermo.
(Alto Adige, 19 aprile 2012)
Crocifissi al posto dei sandwich e rosari al posto dello yogurt da bere e delle barrette di cioccolato. Non è un esercizio dissacrante, ma quello che si trova nel distributore automatico posizionato da qualche giorno all’esterno della chiesa dei santi Filippo e Giacomo, a Cogolo. Davanti ad ogni prodotto il suo bravo numero da selezionare e il prezzo. Il nuovo che avanza, come i lumini elettrici che in molte chiese hanno via via soppiantato le candele, più romantiche ma spesso nocive per le opere d’arte. La verità, tuttavia, in questo caso non è solo legata ai progressi tecnologici e culturali. Il passaggio al distributore automatico di oggetti sacri si è reso necessario per porre un freno ad un’abitudine consolidata da parte di qualche visitatore un po’ troppo generoso con se stesso: quella di prendere gli oggetti sacri in vendita e non infilare nell’apposita cassetta il denaro richiesto.
(Trentino, 22 maggio 2012)
Rap per l’ora di religione a scuola a Padova. Ora di religione a scuola, a Padova si rilancia a ritmo di «rap» In concomitanza con le nuove iscrizioni online, per promuovere la scelta dell’ora di religione cattolica, la Diocesi sfrutterà l’appeal di una musica vicina ai ragazzi con cui veicolare il messaggio della Chiesa.
(Padova Oggi, 22 gennaio 2013)
Messico, il prete pop benedice i fedeli con la pistola ad acqua santa. Padre Humberto Alvarez sa come conquistare le simpatie dei baby fedeli. Nella sua parrocchia di Ojo de Agua a Saltillo, nello stato messicano di Coahuila, la domenica dedica una messa speciale ai bambini. Indossa una tunica decorata con disegni di fumetti, da Spiderman a Superman, e benedice i fedeli utilizzando una pistola ad acqua santa
(Repubblica.it, 18 febbraio 2013)
Stavolta i missionari non partiranno per mete lontane, ma saranno sguinzagliati direttamente sotto le Due Torri per annunciare il Vangelo nei luoghi frequentati dai giovani come pub e discoteche
(ilfattoquotidiano.it, 19 febbraio 2013)
SNon è bene che l’uomo sia single. Lo slogan risuona vagamente ‘biblico’, ma per il sito di incontri per cattolici Canticodeicantici.com va benissimo. Anzi, è perfetto visto che la community è composta da migliaia di utenti uniti dalla fede, che cercano l’anima gemella per costruire, si legge tra le linee guida, «una famiglia cristiana capace di testimoniare Cristo sulla terra».
(Lettera 43, 12 aprile 2013)
«Qualcuno pensa ‘Il papa fa il farmacista’», ma questa «è una medicina spirituale. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene al cuore, all’anima, a tutta la vita». Dalla finestra del suo studio in piazza San Pietro, Papa Francesco si rivolge alle migliaia di fedeli arrivati per la preghiera dell’Angelus e mostra alla folla una scatoletta, simile a quella di un medicinale, su cui c’è l’immagine di un cuore e la scritta ‘Misericordina’. «Qualcuno pensa ‘Il papa fa il farmacista’», ma questa «è una medicina spirituale. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene al cuore, all’anima, a tutta la vita». Dalla finestra del suo studio in piazza San Pietro, Papa Francesco si rivolge alle migliaia di fedeli arrivati per la preghiera dell’Angelus e mostra alla folla una scatoletta, simile a quella di un medicinale, su cui c’è l’immagine di un cuore e la scritta ‘Misericordina’. «È una medicina in 59 granelli intracordiali - dice Papa Francesco - che sarà distribuita da alcuni volontari mentre lasciate la piazza. Prendetela, c’è una corona del rosario con la quale si può pregare», è «un aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità». .
(Unita.it, 17 novembre 2013)
Anche l’happy hour è una buona strada per il Paradiso. Almeno così pensa Don Fabrizio Fiorentino, parroco di frontiera della borgata marinara dell’Addaura a Palermo. “Per rivitalizzare il territorio ed entrare in sinergia con la borgata”, Don Fabrizio ha inventato “l’Aperimessa”: prima la cerimonia religiosa, poi, alla fine del rito, nello stesso luogo dove si celebra la messa, l’aperitivo e le danze al ritmo di samba e bossanova.nima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità». .
(Repubblica.it, 5 agosto 2014)
Come ogni anno, la Niloland di don Cairo, col suo mix di spettacolo e religione, provoca polemiche. Stavolta a finire nel mirino è stato il raduno folkloristico-musicale ribattezzato «Le Niliadi». Al corteo in onore di San Nilo - come documentato da un video pubblicato su Facebook - gli sbandieratori e le majorettes (che stavolta indossavano abiti più castigati, dopo le polemiche dello scorso anno) hanno suonato anche la famosa canzone «Poker face» di Lady Gaga.
(Telefree, 14 settembre 2014)
La fidelity card per chi partecipa alle celebrazioni? In omaggio vino e patatine in canonica. Uomo di chiesa al passo con i tempi, scout e avvezzo alla comunicazione social, don Gianfranco Formenton, 57 anni, parroco di San Martino - periferia di Spoleto - ha fatto discutere con un post su Facebook in cui annuncia l’avvento della «Messa card» e di «ostie&chips» per i fedeli. Lui, di origini venete, non ha paura di mischiare il Prosecco con l’acqua santa pur di svolgere al meglio il suo ruolo di guida spiriturale di pecorelle smarrite (e non solo).
(Repubblica.it, 3 luglio 2017)