Uno dei primi testi usciti per la collana Farsi un’idea del Mulino, che contempla testi agili e di taglio divulgativo. L’autrice, docente di Sociologia della famiglia all’Università “La Sapienza” di Roma, analizza le nuove forme di famiglia diffusesi nel mondo occidentale negli ultimi quarant’anni: famiglie di fatto, famiglie con un solo genitore, famiglie ricomposte, famiglie unipersonali, famiglie miste. La loro espansione attesta il venir meno della tradizione matrimoniale e della sua indissolubilità, nonché la crescente volontà degli individui di riaffermare la propria identità all’interno della società.
Il volume è di particolare interesse per i lettori atei e agnostici e, soprattutto, approfondisce la realtà italiana delle convivenze. Il nostro paese risulta in ritardo sul resto dell’Europa, benché tra i giovani il grado di accettazione delle famiglie di fatto sia altissimo. Se ne trae l’impressione di una nazione in cui i cittadini, pur avendo una mentalità moderna simile a quella dei loro vicini europei, raramente la traducono in pratica. Tra le varie ragioni che l’autrice esamina per giustificare questa discrepanza, due sono poste in evidenza: il familismo e il ruolo della Chiesa cattolica. In poche parole, il condizionamento sociale. Ciò risulta con maggiore evidenza esaminando la situazione delle coppie gay, paragonata ad altre nazioni.
Il testo, prodigo di dati, contiene anche un capitoletto dedicato ai matrimoni con partner di religione islamica e ai problemi che ne possono conseguire. Quattro pagine di bibliografia concludono questa utile introduzione all’argomento.
Luglio 2004