Urge un antidoto contro l’oceano di elogî sperticati a Giovanni Paolo II che ci siamo dovuti sorbire nelle ultime settimane. Giornali dedicati quasi per intero a esaltare la figura del pontefice scomparso; ore e ore e ore di trasmissioni televisive adulatrici; rivelazioni a bizzeffe sui prodigî che confermano la santità di Karol Wojtyla, ormai già proclamata a furor di popolo.
Viene a proposito per contrastare questa ondata mediatica, con tutta la spazzatura clericale che si è trascinata dietro, il volume di John Cornwell, già noto per la sua denuncia (per molti versi eccessiva, l’ha ammesso anche lui) del filonazismo di Pio XII, contenuta nel libro Il papa di Hitler.
Verso Giovanni Paolo II Cornwell, cattolico credente, è meno severo: ne riconosce la fede incrollabile, il coraggio e i grandi meriti. Tuttavia non esita a ricordare i lati oscuri del suo pontificato, in particolare la repressione dottrinale nei riguardi dei teologi in odore di eterodossia, l’accentramento esasperato nel governo della Chiesa e soprattutto la gestione omertosa della questione pedofilia del clero americano. A quest’ultimo scandalo, del quale in Italia si è parlato assai poco, il libro dedica un capitolo di lettura assai istruttiva.
Ammorbati dai miasmi dell’incenso bruciato a tonnellate per glorificare Wojtyla, abbiamo un gran bisogno di respirare aria più pura. E Cornwell ci offre una boccata d’ossigeno.
Epicuro
ottobre 2005