(30 giugno 2009)
1. 19 SETTEMBRE: TUTTI A ROMA!
2. 25 OTTOBRE: SECONDA GIORNATA NAZIONALE DELLO SBATTEZZO
3. AGGIORNAMENTO SULLA CAMPAGNA ATEOBUS
4. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
5. FLASH: DUE MESI DI AGGIORNAMENTI SUL SITO
1. 19 SETTEMBRE: TUTTI A ROMA!
Atei e agnostici non credono nei miracoli. Per questo hanno deciso di darsi voce da sé. Nasce così Liberi di non credere, il primo meeting nazionale dei non credenti, organizzato dall’UAAR per sabato 19 settembre a Roma. Visto che, nel nostro paese, dei non credenti e delle loro istanze non si riesce a far parlare, il meeting sarà l’occasione per chiedere l’uguaglianza, giuridica e di fatto, di credenti e non credenti, e la garanzia della stessa visibilità e dello stesso rispetto, l’affermazione concreta della laicità dello Stato e la fine di ogni privilegio, di diritto e di fatto, accordato alle confessioni religiose.
Atei e agnostici, in Italia, sono un cittadino su sette. E nel mondo sono circa un miliardo. L’aumento del numero dei non credenti è l’unica, rilevante novità nel panorama religioso mondiale degli ultimi decenni: una crescita che non è frutto dell’opera di missionari dell’ateismo e dell’agnosticismo, ma l’esito di centinaia di milioni di riflessioni individuali.
Tuttavia, mentre quasi ovunque nel mondo occidentale la società e la politica hanno riconosciuto l’aumento del numero dei non credenti e accordato loro autentici diritti civili, in Italia si può venire censurati per aver detto, o scritto, che Dio non esiste. È il momento di farsi sentire.
L’UAAR ha scelto il 19 settembre perché vigilia dell’anniversario della presa di Roma e della fine dello Stato Pontificio. Molti, quel giorno, ritennero a portata di mano la realizzazione di una società, in cui una libera Chiesa costituisse solo una parte, non privilegiata, di un libero Stato. Oggi, intendiamo impegnarci nella costruzione di una società moderna, laica, europea.
La piattaforma della manifestazione del 19 settembre è stata pubblicata alla pagina www.uaar.it/uaar/19-settembre.
2. 25 OTTOBRE: SECONDA GIORNATA NAZIONALE DELLO SBATTEZZO
Dopo il successo dell’edizione 2008, durante la quale oltre mille cittadini inviarono contemporaneamente la propria richiesta al parroco, l’UAAR ha deciso di organizzare per il 25 ottobre 2009 la seconda giornata nazionale dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa cattolica, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Le ragioni per uscire dalla Chiesa cattolica possono essere diverse: coerenza con i propri principi, protesta perchè discriminati in quanto omosessuali, donne o ricercatori, rivendicazione della propria identità atea o agnostica. Oppure la semplice onestà intellettuale di dire “non sono più dei vostri”.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, ma invita coloro che non sono più cattolici a esercitare questo diritto: stima in quindicimila il numero dei cittadini che già lo hanno fatto, ma ritiene che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato.
Ci sono due modi per partecipare alla giornata dello sbattezzo:
1.
Attraverso i circoli/referenti UAAR. Le modalità variano da provincia a provincia, per cui è indispensabile contattare direttamente i relativi responsabili o consultare i siti internet dei circoli.
2.
Chi risiede in un provincia diversa da quelle di cui sopra, o chi risiede in una di queste province ma vuole sbattezzarsi individualmente, deve scaricarsi il modulo pubblicato alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf, compilarlo, fare una fotocopia della propria carta d’identità e inviare il tutto alla propria parrocchia di battesimo con raccomandata a.r. nei giorni immediatamente precedenti il 25 ottobre. Occorre poi inviare (entro il 25 ottobre) una e-mail a segretario@uaar.it comunicando l’adesione all’iniziativa, il proprio nome e cognome e il nome della parrocchia di battesimo: segretario@uaar.it risponderà confermando di aver conteggiato il richiedente nell’elenco (in modo assolutamente anonimo e confidenziale).
La stessa e-mail può essere contattata per i casi controversi.
Il dato pubblico degli sbattezzandi è e sarà formato, oltre che da chi si sbattezzerà tramite i circoli e i referenti, solo da chi ha ricevuto o riceverà l’e-mail con la conferma dell’inserimento nel conteggio. L’UAAR non intende presentare elaborazioni statistiche inverosimili come quelle della Chiesa cattolica.
Ricordiamo che la data dell’iniziativa è stata scelta in ricordo di quanto accadde il 25 ottobre 1958, giorno in cui la Corte d’appello di Firenze assolse il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani che vollero sposarsi civilmente. E li assolse non perché non li aveva diffamati, ma perché i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati”: e dunque liberamente denigrabili da parte dell’autorità ecclesiastica.
3. AGGIORNAMENTO SULLA CAMPAGNA ATEOBUS
Lanciando la propria campagna per dare visibilità dell’incredulità, l’UAAR non pensava di incontrare così tante difficoltà: benché sia quotidianamente impegnata a fronteggiare le violazioni della laicità dello Stato e le discriminazioni compiute ai danni degli atei e degli agnostici, non si immaginava che i diritti dei non credenti potessero essere così facilmente calpestati.
È capitato infatti che anche il terzo slogan sia stato bocciato: per la precisione, è stato bocciato quello che in gergo pubblicitario è chiamato il payoff, quella sorta di firma che contraddistingue un’azienda e che rimane costante nel tempo. Il payoff dell’UAAR era “Liberi di non credere in Dio”: l’UAAR ha voluto trarre spunto della vicenda per dare il nome alla manifestazione del 19 settembre.
La campagna è comunque proseguita sui muri delle città. Anche in questo caso si è verificato un episodio incredibile: i manifesti affissi a Papozze, in provincia di Rovigo, sono stati defissi dai carabinieri per ordine del magistrato, in quanto avrebbero vilipeso il sentimento religioso della popolazione. La vicenda sarà discussa in tribunale nelle prossime settimane.
La campagna è poi proseguita anche sulla carta stampata. Un annuncio a pagamento è stato pubblicato il 17 maggio su Repubblica, ed è stato poi ripreso su Left e su Internazionale. L’annuncio è disponibile per il download alla pagina www.uaar.it/uaar/campagne/bus/repubblica.
La campagna di visibilità si concluderà nei prossimi giorni su un ulteriore, diverso mezzo di comunicazione. Seguite gli aggiornamenti che saranno tempestivamente pubblicati sul sito UAAR.
4. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
Oltre a quanto accennato qui sopra, segnaliamo altre iniziative che hanno visto come protagonista l’UAAR:
- le partecipazioni di Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR, ai programmi televisivi “Sabato e domenica” (su Raiuno) e “Abbasso Radio 2” (Red TV);
- il servizio che la rubrica del TG2 “Costume e società” e gli articoli che il quotidiano “Libero” (17 giugno) hanno dedicato alla campagna di sbattezzo UAAR;
- la partecipazione del segretario UAAR Raffaele Carcano al programma radiofonico “Radiocity”, (RadioUno), trasmesso il 17 maggio;
- la campagna “Occhiopermille”, per la quale è stato creato un sito ad hoc (www.occhiopermille.it), un video informativo (“Intervista doppia al cinque e all’otto per mille”)) e sono stati affissi manifesti per le strade di diverse città italiane, oltre ai tradizionali banchetti informativi a cura dei circoli;
- il documento “Elezioni europee e laicità”, con il quale l’UAAR ha informato soci e simpatizzanti delle posizioni sulla laicità espresse nei programmi delle liste in competizione per l’Europarlamento;
- la campagna di sensibilizzazione sul confessionalismo di Mario Mauro, candidato PDL alla carica di presidente dell’Europarlamento;
- la lettera al presidente lituano per chiedere che ponga il veto all’introduzione di una legge omofobica;
- il sostegno giuridico al ricorso presentato dal prof. Franco Coppoli al tribunale di Terni per discriminazione nel posto di lavoro. Come si ricorderà, il prof. Coppoli aveva subito un provvedimento disciplinare per non aver voluto tenere lezione in presenza del simbolo della confessione cattolica;
- le domande di accesso agli atti e le richieste di chiarimenti inoltrate all’ufficio scolastico di Cesena (docente sospeso per, tra l’altro, aver organizzato un questionario sull’ora alternativa), al dirigente scolastico di Ponte san Pietro (invio di una lettera ai genitori degli studenti non avvalentisi, con invito a frequentare l’ora di religione); al dirigente scolastico di Coriano (messa in orario scolastico); alla Provincia autonoma di Trento (collocamento di una croce e di una statua del “Cristo pesante”, del peso complessivo di oltre tre tonnellate, sulla cima di una montagna utilizzando un elicottero dell’esercito); al Comune di Ginosa (autorizzazione alla dislocazione di una croce luminosa);
- l’esposto presentato contro il Comune di Martina Franca dal circolo UAAR di Taranto, per aver autorizzato la collocazione di una statua seriale di padre Pio alta due metri su una pubblica piazza;
- la partecipazione di una delegazione al Gay Pride nazionale, svoltosi il 27 giugno a Genova.
I tanti eventi organizzati dai circoli UAAR sono documentati alle pagine www.uaar.it/event/2009/05 (maggio) e www.uaar.it/event/2009/06 (giugno).
5. FLASH: DUE MESI DI AGGIORNAMENTI SUL SITO
Principali aggiornamenti effettuati:
- aggiornamento quotidiano delle Ultimissime;
- funzionamento quotidiano dei forum UAAR;
- organizzazione di diversi sondaggi on-line;
- aggiornamento della sezione «comunicati stampa»;
- pubblicazione del sommario e di due articoli del numero 2/2009 de “L’Ateo”;
- pubblicazione della recensione del libro «Quasi quasi mi sbattezzo”, di Alessandro Lise e Alberto Talami;
- pubblicazione della recensione del libro «»Mi scusi, per trovare Dio?» Domandò il piccolo maialino”, di Michael Schmidt-Salomon e Helge Nyncke.
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