Il regista iraniano Bahman Motamedian, autore di Khastegi, ha rifiutato di ricevere il Premio Brian, assegnato dagli atei italiani al film più laico tra quelli presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.
L’UAAR, nel ribadire il valore di un film che ha saputo trattare delicatamente il tema dell’identità sessuale in un contesto difficile come quello della società iraniana, non nasconde la propria amarezza: «è la dimostrazione che, quando si deve agire in un ambito fortemente intriso di religione, il rispetto e il dialogo possono venire meno, anche da parte di chi ha saputo esprimere questa sensibilità sul grande schermo».
La vicenda, concludono gli atei italiani, finisce per evidenziare una volta di più la necessità di affermare a ogni livello i valori della laicità e li incoraggia a proseguire il loro impegno. Per questo motivo, l’UAAR sarà lieta di assegnare il Premio Brian anche il prossimo anno.