I più anziani tra gli atei italiani ricordano con una certa nostalgia di quando Vittorio Gassmann leggeva il menù o gli ingredienti dei frollini sui canali Rai. Mentre oggi ricevono con disagio la notizia che il Papa leggerà la Bibbia in tivù. Lo ha annunciato oggi la Rai stessa, con un comunicato in cui dichiara di aver affidato a Josef Ratzinger la lettura del primo capitolo della Genesi, in onda il 5 ottobre nel tardo pomeriggio di Rai Uno. La decisione viene dai vertici di Rai – Vaticano, una struttura dichiaratamente non laica, parte di un servizio pubblico, sulla cui legittimità l’UAAR ha già presentato tempo fa un ricorso e torna oggi a porsi molte domande.
«Una struttura di questo tipo dovrebbe essere soppressa» – dichiara Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’UAAR – «tanto più che le altre confessioni non hanno spazi simili nelle reti di stato italiane, per non parlare degli atei». Inoltre, il primo capitolo della Genesi, sottolineano gli atei, avrebbe potuto essere affidato ai “fratelli maggiori” ebrei. Ma evidentemente l’obiettivo dell’iniziativa della nostra tivù di Stato non è solo la lettura ad alta voce di un testo storico e sacro a molte religioni.
La Rai, infatti, fa anche sapere che i successivi capitoli della Bibbia verranno affidati ad altri e per ultimo al cardinal Tarcisio Bertone. Gli atei italiani provano dunque a chiedere la lettura di altri testi, storici, perché no, o scientifici, letterari o anche religiosi, come il testo sacro dei Pastafariani, i seguaci del Flying spaghetti monsterism, certi che il servizio pubblico sarà lieto di avere l’occasione per promuovere l’ecumenismo e il dialogo attraverso i canali della tivù.