L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti sarà presente alla 64ª Mostra internazionale di Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 29 agosto al 8 settembre prossimi. Una sua delegazione si costituirà giuria per consegnare il “Premio Brian” al film che più degli altri porta sul grande schermo i valori del laicismo.
Il premio Brian è alla sua seconda edizione: «abbiamo scelto di chiamarlo così dopo un sondaggio sul nostro sito internet», spiega Giorgio Villella, segretario nazionale dell’UAAR. «Il riferimento è al film “Brian di Nazareth”, la commedia dei Monty Python del 1979 che faceva la parodia dei Vangeli, ma a noi piace pensare anche all’anagramma di Brain, cervello».
L’anno scorso fu giudicata vincitrice la pellicola spagnola Azul oscuro, casi negro (Azzurro scuro, quasi nero) di Daniel Sànchez Arevalo, che ha conquistato anche l’Europa Cinemas Label (il premio al miglior film europeo delle Giornate degli Autori) ma che non è mai arrivata in Italia.
Il premio UAAR è rappresentato da una scultura d’oro del maestro Giovanni Corvaja. La giuria è composta dal notaio Paolo Ghiretti e dalle professoresse Maria Chiara Levorato, dell’università di Padova, e Maria Turchetto, dell’università “Ca’ Foscari” di Venezia, nonché direttrice del bimestrale L’Ateo.