Tutto è pronto per le celebrazioni del Darwin Day UAAR, le giornate per la scienza organizzate dall’UAAR con le librerie Feltrinelli per festeggiare il compleanno di Charles Darwin. In una ventina di città italiane si terranno conferenze aperte al pubblico, dibattiti e incontri con scienziati e personalità della cultura. E le 198 candeline dello scienziato inglese saranno ancora una volta l’occasione per ricordare che la scienza non ha padroni e deve essere libera da condizionamenti di qualsiasi tipo.
I Darwin Day UAAR edizione 2007 organizzati dai circoli territoriali sono una ventina, sparsi su tutto il territorio nazionale. Questo dato conferma la tendenza a crescere di numero e di impegno nell’organizzazione del compleanno di Darwin: nel 2003, infatti, anno del primo Darwin Day UAAR, si cominciò con una sola tavola rotonda a Roma, nel 2004 gli eventi sono stati 8, 14 nel 2005 e 17 nel 2006. Tra gli ospiti di quest’anno, Giorgio Celli (scrittore, docente di entomologia all’Università di Bologna), Carlo Flamigni (membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, ginecologo all’Università di Bologna), Marcello Buiatti (genetista dell’Università di Firenze), Dànilo Mainardi (ecologo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia), Carlo Alberto Redi (genetista dell’Unieversità di Pavia), Roberto Argano (zoologo dell’Università La Sapienza di Roma), Aldo Fasolo (biologo dell’Università di Torino) e Telmo Pievani (filosofo della scienza dell’Università di Milano Bicocca).
Ma il Darwin Day non è solo un appuntamento italiano. I primi Darwin Day sono stati organizzati negli Stati Uniti, a metà degli anni novanta, quando le associazioni di creazionisti riuscirono a cancellare l’evoluzionismo dai programmi scolastici di un paio di Stati: da allora, il 12 febbraio è diventato un evento di dimensioni quasi planetarie. Oggi, in Italia, l’esigenza di proteggere la scienza dagli attacchi ideologici e oscurantisti non è meno urgente. Per questo l’UAAR si mobilita invitando i cittadini alle sue giornate per la scienza: il programma completo è in via di pubblicazione sul sito internet dell’UAAR.