2002: M.A. e S.L., soci UAAR, chiedono che il Consiglio d’Istituto (di cui A. fa parte) della scuola media “Vittorino da Feltre” di Abano Terme, frequentata dai loro figli, non esponga il crocifisso sui muri delle aule scolastiche. Il Consiglio, a maggioranza, respinge la richiesta.
2003: S.L. ricorre al TAR contro il Consiglio d’Istituto. Il ricorso è discusso il 13 novembre.
2004, 14 gennaio: un’ordinanza del TAR del Veneto rimette il ricorso alla Corte Costituzionale. Il TAR definisce “non infondate” le motivazioni della coppia atea, fondate sulla violazione del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato.
2004, 15 dicembre: la Corte Costituzionale rimanda il ricorso al TAR. Secondo la Corte i provvedimenti che autorizzano l’affissione del crocifisso sono regolamenti, e non leggi, e come tali non soggetti a un giudizio di legittimità costituzionale.
2005: il TAR del Veneto respinge il ricorso. I coniugi si riservano di portare la questione innanzi al Consiglio di Stato.
2006: il 13 febbraio anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso, perchè il crocifisso «esprime valori che delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato».
2009: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo accoglie il ricorso.
2010: il governo presenta ricorso alla Grande Camera.
2011: la sentenza, diffusa il 18 marzo 2011, dà ragione al governo italiano.