CASO DI PLAGIO NEL FERMANO?
28/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Giovani novizie, suore non riconosciute dalla Chiesa, ragazze che improvvisamente abbandonano la famiglia per pregare anche dodici ore al giorno sdraiate sul pavimento di una parrocchia. Una specie di guru, nel Fermano, che le indurrebbe a questo comportamento. Si parla di plagio, anche se il codice penale non lo prevede più. I genitori sono disperati e non hanno più notizia delle loro figlie da anni. L’inchiesta su questo strano fenomeno era partita da Monte Vidon Combatte, un piccolo paesino del Fermano con 560 anime tra cui il noto guru, e da lì si era sparsa nell’Ascolano e nel Fabrianese. La procura di Fermo aveva archiviato le indagini nel 2000, ma ora se ne torna a parlare perché su questa storia c’è ancora molto da chiarire e molto da scoprire. Così, è molto probabile che il caso venga riaperto proprio in questi giorni, dopo che la vicenda è finita sulla televisione nazionale, grazie all’inchiesta dei giornalisti di «Raccontando» del Maurizio Costanzo Show. La notizia è ancora ufficiosa, ma si parla di imminente riapertura delle indagini. Venerdì sera Maurizio Costanzo ha mandato in onda la prima parte di un servizio che sembra destinato a riaccendere molte polemiche nella zona. In sala, oltre ai genitori di una delle ragazze scomparse, Daniela, c’era il maresciallo Antonello Paterni, dei carabinieri di Fabriano. E’ lui che per tutti questi anni (la vicenda risale a circa venti anni fa, ma l’opinione pubblica ne è venuta a conoscenza solo nel ’98) ha raccolto prove, ha ascoltato testimonianze ed è cercato di risalire alla verità. Lo stop della procura di Fermo aveva bloccato tutto, ma Paterni probabilmente ricomincerà a lavorare sul caso molto presto.
L’UAAR SU «REPUBBLICA DONNE»
27/9/2003 - A pagina 161, 162 e 163 di «Donna», supplemento del sabato del quotidiano «la Repubblica», la giornalista Alessandra Baduel ha scritto un lungo articolo sull’ateismo e sull’UAAR.
VINCENT HUMBERT È MORTO
27/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Vincent Humbert, il ragazzo di 22 anni rimasto tetraplegico, muto e cieco dopo un incidente, è morto ieri mattina dopo l’iniezione di veleno somministrata dalla madre, senza che i medici facessero ulteriori tentativi per tenerlo in vita. «Una decisione presa in piena autonomia e in modo collegiale», ha spiegato il responsabile dell’ospedale, per rispettare una volontà che il giovane esprimeva disperatamente da tre anni. La Francia è sotto choc, riesplode il dibattito sull’eutanasia. Il ministro della Giustizia ha raccomandato al magistrato che si occupa dell’inchiesta «una prova di grande umanità nell’applicare la legge» nei confronti della madre, che è stata assistita psicologicamente e alla quale è stato permesso di restare accanto al figlio fino all’ultimo.
SACERDOTE RINVIATO A GIUDIZIO PER APOLOGIA DEL FASCISMO
26/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Saluti fascisti e preghiere, il diavolo e l’acqua santa non tanto per le leggi della Chiesa quanto per la giustizia penale che apre la strada ad un’udienza davvero singolare: un prete che rischia di finire sotto processo per aver celebrato una messa in memoria del Duce. Il prete è ovviamente don Valerio Pieralisi, 72 anni, parroco di Villanova di Falconara che non ha mai nascosto le sue simpatie per la destra, già indagato per quella commemorazione conclusasi con i saluti fascisti. Non suoi, ma di alcuni attivisti di Forza Nuova (movimento dell’ultradestra) fuori dal suo edificio sacro in cui si pregò per Mussolini: il leader falconarese Marco Gladi, l’osimano Giorgio Gioacchini, i simpatizzanti falconaresi Maurizio Manna e Eolo Maiolini, gli anconetani Mauro Maffei e Marco Montanari. Il sacerdote è difeso dall’avvocato Alessandro Rocco, gli altri da Ivan Liuti. L’udienza davanti al gup Sante Bascucci per decidere il rinvio a giudizio dei sette davanti al Tribunale di Ancona o il loro proscioglimento si svolgerà il prossimo 10 ottobre. L’accusa è quella di aver violato l’articolo 5 della legge 645 del 20 giugno 52 (legge Scelba) che recita testualmente: «Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da quattrocento mila a un milione di lire».
SLITTA LA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE
25/9/2003 - (fonte: il Nuovo) La legge sulla procreazione assistita continua a suscitare polemiche e conflitti. Anche (se non soprattutto) all’interno delle coalizioni. Dopo le clamorose manifestazioni di protesta contro l’attuale testo del provvedimento, inscenate ieri da alcune parlamentari trasversali nell’aula di entrambe le Camere, oggi la questione che divide il centrodestra è quella sui tempi di approvazione del ddl. Stamani infatti la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha votato un programma dei lavori dell’assemblea che posticipa l’esame della legge che dovrà regolare la fecondazione artificiale alla discussione e al voto sulla legge finanziaria. Un rinvio di almeno un mese che però ha subito fatto infuriare i centristi del maggioranza. Loro infatti premono da tempo (anche perché pressati a loro volta da ambienti vaticani che vogliono il varo della legge così com’è) affinché si proceda subito a ratificare una normativa che limita la fecondazione assistita al solo ambito della coppia, sposata o di fatto che sia. E sempre loro stamani, subito dopo aver appreso della dilazione, hanno clamorosamente abbandonato i lavori del Senato per protesta. Facendo addirittura balenare l’ipotesi che questo tergiversare su la procreazione potrebbe far rivedere all’Udc quel nulla osta appena concesso a proposito della legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo.
AMINA HA VINTO IN APPELLO
25/9/2003 - (fonte: AdnKronos) Amina Lawal è stata assolta. La donna nigeriana, condannata a morte per lapidazione perché colpevole di adulterio, dopo essere stata imputata presso una Corte Islamica di Katsina, nel nord della Nigeria, è stata assolta oggi da un tribunale islamico d’appello. Nel marzo del 2002, Amina, 31 anni, era stata giudicata colpevole per aver avuto una figlia, Wasila, al di fuori del matrimonio e la condanna era stata confermata un anno fa da un altro tribunale.
L’EUROPARLAMENTO DICE NO ALLE RADICI CRISTIANE
25/9/2003 - (fonte: Avvenire) Il Parlamento europeo non chiede che un riferimento esplicito alle origini giudaico-cristiane della civiltà europea figuri nella futura Costituzione della Ue. Questa scelta è stata fatta ieri, respingendo con 283 voti contrari, 211 a favore e 15 astensioni un emendamento del Ppe al documento in cui l’assemblea di Strasburgo ha precisato la propria posizione in vista dei lavori in cui la Cig, la conferenza intergovernativa che si aprirà il 4 ottobre a Roma, scriverà il Trattato costituzionale dell’Unione. Senza proporre una formula specifica da inserire nella Costituzione, il Ppe chiedeva che un «riferimento particolare» fosse fatto alle «radici giudaico-cristiane» dell’Europa. La medesima sorte è toccata a un emendamento in cui il gruppo Ued ( in cui è rappresentata An) chiedeva che l’assemblea prendesse posizione per un «esplicito riconoscimento del lascito del cristianesimo iscritto nella matrice storica e nell’identità culturale dell’Europa». Respinti i due emendamenti, l’assemblea ha invece approvato con 335 sì, 106 no e 53 astensioni un Parere nel quale raccomanda alla Cig di non modificare in modo sostanziale il progetto di Costituzione varato in luglio dalla Convenzione presieduta da Valéry Giscard d’Estaing.
LEGGE SULLA FECONDAZIONE, RISSA AL SENATO
25/9/2003 - (fonte: il Manifesto) Scandalo al senato. Arriva in aula, blindatissima, la legge sulla procreazione assistita. Un gruppo di deputate la contesta dalla tribuna indossando una maglietta con la scritta: «Nessuna legge contro il corpo delle donne». E l’aula di palazzo Madama si trasforma in una caserma: «Altro che camera, siete da camera da letto», «siete contro la legge perché volete continuare a farvi scopare», urlano alcuni senatori all’indirizzo delle deputate. Nessuno li censura, sotto accusa solo le magliette delle donne. E la legge contro le donne marcia verso l’approvazione.
PISANU: «LE MOSCHEE RISPETTINO LA LEGGE»
25/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) «Lo dico chiaramente: o le moschee rispettano la legge o chiudono». A parlare è il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, che annuncia la linea dura del governo: «È guerra aperta contro i finanziamenti al terrorismo». Il titolare del Viminale aggiunge che, naturalmente, l’atteggiamento sarà completamente diverso nei confronti di quanti, «la stragrande maggioranza», sono venuti in Italia «solo per cercare pane e lavoro». In questo caso, si cercherà il confronto, e lo strumento iniziale del dialogo «sarà la Consulta Islamica Italiana che costituirò agli inizi dell’anno prossimo». Quanto a presunti legami tra il terrorismo islamico e le Brigate rosse, Pisanu pensa che non c’è alcuna alleanza strategica, ma non esclude contatti.
OSTIA ANTICA, PARROCO RIFIUTA COMUNIONE A DISABILE
25/9/2003 - (fonte: il Messaggero) «Il parroco si rifiuta di fare la comunione a mia figlia perché è disabile». Anna ha gli occhi azzurri e i capelli biondi di un angelo, ma ruggisce con la forza di una leonessa che difende i suoi cuccioli mentre racconta la storia della sua Sara. Sara ha nove anni e a causa di un’asfissia da parto non può parlare, non può muoversi e non può correre come i bambini della sua età. Tanto meno come Valentina, la sorella gemella. Limiti che per qualcuno, come per il parroco della parrocchia di Sant’Aurea a Ostia Antica, si tradurrebbero in un’incapacità «d’intendere e di volere» talmente inappellabile da non consentire alla piccola di ricevere il sacramento della prima comunione.
SOLO CROCIFISSI NELLE AULE
24/9/2003 - (fonte: AdnKronos) ’’Non è consentita nelle aule scolastiche l’affissione di simboli religiosi, fatto salvo il crocifisso come previsto dalle legislazioni vigenti’’. Lo ha ribadito il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti rispondendo, durante il «Question time» di questo pomeriggio a Federico Bricolo della Lega Nord. Bricolo aveva chiesto un chiarimento, citando il caso verificatosi all’Aquila.
FECONDAZIONE ARTIFICIALE, LA NUOVA LEGGE OGGI AL SENATO
24/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Oggi nell’aula del Senato è all’ordine del giorno il testo sulla «procreazione medicalmente assistita». Quello che vieta la fecondazione eterologa (con seme od ovociti non appartenenti alla coppia), che limita a tre il numero di ovociti da fecondare, che impedisce ogni tipo di analisi prima dell’impianto degli embrioni e non permette di congelarli. Se approvate, diventerebbero le norme più rigide d’Europa. «Una catastrofe», le ha definite Karl Nygren, svedese, responsabile del registro europeo delle nascite in provetta istituito dalla Società europea di riproduzione umana. E in un convegno della Sismer (società italiana studi di medicina riproduttiva) scherzando ha aggiunto: «Non nascerebbero più bambini e chissà quanti calciatori vi perdereste».
SPAGNA, UNA SCUOLA LAICA COMPRATA DA UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA
24/9/2003 - (fonte: la Repubblica) A Madrid una scuola laica, gestita da una coop di insegnanti, è stata acquistata, a corsi già iniziati, dai Legionari di Cristo, una congregazione ultra-conservatrice, più reazionaria dell’Opus Dei. Questo «scippo» inaspettato ha mandato su tutte le furie studenti, genitori e insegnanti, impossibilitati a cambiare istituto ad anno iniziato. Dei 50 docenti solo uno ha deciso di abbandonare il posto. In una riunione con gen. e insegnanti, per parlare del «sistema pedagogico legionario» il direttore Manuel Galiot ha annunciato le innovazioni , a partire dal prossimo anno: separazione maschi e femmine, comunione volontaria a ricreazione, costruzione di una cappella, sacerdote a disposizione degli studenti. L’assessorato regionale all’Educazione ha detto di poter fare ben poco nel caso di istituti privati.
I VESCOVI EUROPEI SI AFFIDANO A BERLUSCONI
22/9/2003 - (fonte: Agenzia SIR) Un nuovo appello, alla vigilia della Conferenza intergovernativa (Cig), perché nel preambolo del Trattato costituzionale europeo venga citato il Cristianesimo è stato lanciato oggi dalla Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) in una lettera indirizzata a Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei ministri italiano e presidente di turno del Consiglio d’Europa. Nella lettera, firmata dal presidente della Comece, mons. Josef Homeyer e dai due vice-presidenti mons. Adrianus van Luyn e mons. Hippolyte Simon, si legge che il riferimento al Cristianesimo «completerebbe la Costituzione richiamando ciò che molti cittadini riconoscono come la fonte dei valori fondanti il progetto europeo». «Nella misura in cui il contributo del Cristianesimo alla civiltà europea è indiscutibile - si legge nel testo - l’omissione di un tale riferimento sarebbe difficile da comprendere per molti cittadini d’Europa, che piaccia o no, si riferiscono ad una trascendenza». La lettera termina con l’apprezzamento da parte della Comece per i riferimenti riguardanti «l’eredità religiosa dell’Europa e dei suoi valori così come l’identità specifica ed il contributo delle Chiese e delle comunità religiose». «Ciò - ad avviso della Comece - rappresenta un progresso importante nel modo di considerare la religione nell’architettura costituzionale europea».
ESPONENTI UAAR SU RADIO RADICALE
21/9/2003 - Sono disponibili online le registrazioni audio del convegno radicale sulla laicità del 19 e 20 settembre. Per ascoltarle occorre avere Real Player installato. L’indirizzo è www.radioradicale.it. Si possono ascoltare i discorsi di Giorgio Villella, segretario UAAR e Vera Pegna, vicesegretaria.
ANCORA VIOLENZA IN KASHMIR
21/9/2003 - (fonte: Corriere AGR) Ventuno persone sono morte oggi nel corso di diversi episodi avvenuti nel Kashmir indiano. Quattro civili hanno perso la vita in seguito all’esplosione di una bomba davanti a un negozio di alcolici a Rajouri, città a 150 chilometri a nordovest della capitale invernale dello stato di Jammu. La polizia ritiene che l’attentato sia opera di un gruppo di ribeli musulmani. A Gursa, nel distretto di Poonch, al confine tra India e Pakistan, un soldato indiano e due ribelli musulmani sono morti durante uno scontro a fuoco. La scorsa notte, poi, tre civili sono stati uccisi durante una spratoria tra militari indiani e pachistani a Gurez, lungo la frontiera del Kashmir. Sono complessivamente 268 le persone morte nel Kashmir indiano dal 30 agosto, giorno a partire dal quale si è registrata una recrudescenza delle violenze da parte dei separatisti islamici.
L’OSSERVATORE ROMANO CRITICA «SALVO D’ACQUISTO»
21/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Salvo D’Acquisto così come appare nella fiction di Raiuno che verrà trasmessa stasera e domani non piace alla Chiesa, che per l’eroico carabiniere napoletano ha avviato una causa di beatificazione. «Manca la dimensione essenziale della sua vita, la fede cristiana», titola in terza pagina l’»Osservatore romano». «La reazione di sdegno per le contraffazioni e false affermazioni che si riscontrano nel film - scrive il quotidiano della Santa Sede - ci induce a segnalare per onore alla verità alcuni punti che in esso maggiormente alterano la verità dei fatti e la nobiltà della figura di Salvo D’Acquisto». Il ragazzo, si sa, offrì la vita per ottenere la liberazione di 22 civili presi in ostaggio dalle SS tedesche per rappresaglia alla morte di un soldato tedesco. E l’articolo sottolinea che solo in un’ottica di fede si può capire perché il carabiniere «assunse su di sé la responsabilità dell’esplosione, che è cosa ben diversa dal dichiararsi colpevole dell’accaduto come ricostruito nel film». «Nel film sono stati introdotti, ma frutto di pura invenzione - accusa ancora il giornale vaticano - dei personaggi e dei fatti non veri che falsificano e deturpano la nobiltà e la purezza di questo giovane vicebrigadiere». «Ci riferiamo in modo speciale alle scene di amoreggiamenti con una così detta fidanzata», aggiunge l’»Osservatore»: «La cosìddetta libertà artistica non giustifica la falsificazione della storia e della verità, specialmente poi se ciò che viene presentato induce i telespettatori ad avere una visione errata e falsificante di quella che è una realtà ammirevole, che costituisce un esempio che i giovani di oggi potrebbero e dovrebbero seguire».
USA, VIETATI I REGALI A SFONDO RELIGIOSO AI COMPAGNI DI CLASSE
21/9/2003 - (fonte: The Washington Times) Gli studenti non possono regalari ai propri compagni di classe doni che contengono un messaggio religioso: è quanto sostenuto in un verdetto emesso da una corte di appello federale. Questo verdetto ha riconosciuto la correttezza di una scuola elementare del New Jersey, che ha vietato a un ragazzo la distribuzione di penne con la scritta «Gesù ama i bambini».
LA SANTA SEDE VUOLE DIVENTARE MEMBRO EFFETTIVO DELL’ONU
20/9/2003 - (fonte: Avvenire) La Santa Sede è pronta a diventare membro a pieno titolo dell’Onu. Lo ha fatto intendere il Segretario di Stato vaticano, cardinale Angelo Sodano, nel corso di un incontro pubblico organizzato ieri sera dalla Banca Popolare di Sondrio. «Sotto il profilo del diritto internazionale, teoricamente, non vi sarebbero impedimenti a che la Santa Sede divenisse eventualmente membro a pieno titolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite - ha detto il porporato -. Ciò non costituirebbe nemmeno una novità per la Santa Sede, se si pensa che già avviene nei riguardi di alcune Agenzie specializzate appartenenti al sistema dell’Onu».
AUGIAS RICORDA LA BRECCIA DI PORTA PIA
20/9/2003 - È limitata alla rubrica delle lettere de «la Repubblica» la copertura informativa della ricorrenza del 20 settembre. Rispondendo ad una lettera della nostra socia Rosalba Sgroia e del presidente della commissione cultura del Municipio I «Roma Centro Storico», Antonio Trinchieri, Augias scrive: «La ricorrenza potrebbe essere l’occasione per riflettere su alcuni criteri di convivenza tanto più importanti in società multiconfessionali come si avviano ad essere quelle europee.
FRANCIA, LA LAICITÀ A RISCHIO
20/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) È intitolato ad Averroé ed è il primo liceo musulmano di Francia, inaugurato a Lille, città che ha fatto recentemente discutere anche per un progetto di piscine a orari riservati per le donne musulmane. Nelle scuole e sui luoghi di lavoro è all’ordine del giorno il contenzioso sul «diritto» invocato (e negato dai principi laici e repubblicani) a portare il velo e, più in generale, a esibire simboli della propria religione, visto che questo è nella pratica possibile soltanto nelle scuole private, a stragrande maggioranza cattoliche. È di ieri la notizia dell’apertura della prima banca islamica, insediatasi negli ex uffici della Alstom, ed è ormai fenomeno di costume, oltre che di marketing, il successo della Mecca Cola. A Creteil, periferia di Parigi, dove accanto alla cattedrale sono sorte tre moschee, una pagoda e un centro culturale ebraico, il vescovo dice: «Una città si struttura attorno a luoghi simbolici, che sono la prefettura, il municipio. Le religioni sono fenomeni sociali come gli altri». Sempre in bilico fra l’umanesimo universale e la conservazione della propria identità storica, la Francia osserva preoccupata un fenomeno che si complica e si allarga con i flussi migratori e demografici e che rischia di sconvolgere il principio fondamentale della laicità dello Stato e rendere sempre più fragile il confine fra identità nazionale e comunitarismo. Ovvero la tendenza, soprattutto nelle periferie, a rafforzare i simboli culturali e religiosi dell’identità originaria rispetto a un precario processo d’integrazione nei valori nazionali. I mali della scuola pubblica e la conseguente fuga sempre più numerosa di allievi verso gli istituti privati complica indirettamente la questione della laicità, dal momento che la grande maggioranza delle novemila scuole private sono cattoliche e che in buona parte ricevono contributi dallo Stato. Quanto il problema stia diventando complesso lo si capisce dalle incertezze che percorrono l’opinione pubblica e dalle divisioni del mondo politico, con approcci diversi che si manifestano persino all’interno di schieramenti idealmente omogenei. Anche perché il concetto di laicità è attivo, propulsivo di un modello. Mentre quello di tolleranza comporta l’accettazione e l’adeguamento alle nuove realtà.
COMMEMORAZIONE DEL 20 SETTEMBRE
19/9/2003 - La Commissione Cultura del Municipio I «Roma Centro Storico» ha anche quest’anno organizzato una simbolica commemorazione in occasione dell’anniversario del 20 settembre 1870, storica data dell’unione di Roma all’Italia e di fine del potere temporale della Chiesa cattolica. I valori di libertà e laicità delle nostre Istituzioni, affermatisi allora, vanno non solo ricordati ma anche difesi senza ambiguità, ora più che mai. L’appuntamento è per questo sabato alle ore 10:00 presso la lapide che ricorda i caduti (Corso d’Italia - Piazzale di Porta Pia). Per la stessa ora è previsto l’arrivo di un Assessore del Comune di Roma per la rituale deposizione di una corona ed eventuale breve intervento. La presenza, a titolo personale, di associazione o di partito, di quanti vogliono testimoniare il loro attaccamento ai suddetti valori è particolarmente gradita.
PRETE ANTIMAFIA ACCUSATO DI PEDOFILIA
17/9/2003 - (fonte: ANSA) Uno dei più noti preti antimafia di Palermo, Paolo Turturro, parroco della chiesa antistante il carcere dell’Ucciardone, avrebbe abusato di due bambini. Il gip gli ha imposto il divieto di soggiorno nel capoluogo e nella provincia. L’accusa nei suoi confronti si basa sulle testimonianze di due bambini di dieci anni, raccolte dopo le denunce presentate dai loro genitori. Padre Turturro è molto conosciuto per le sue coraggiose denunce antimafia e per avere fondato l’ associazione «Dipingi la pace».
CIAMPI DIFENDE LA SCUOLA PUBBLICA
17/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Dice Carlo Azeglio Ciampi che se «da cinquant’anni siamo uniti in un patto di cittadinanza comune», lo dobbiamo appunto a una Carta costituzionale che fu «costruita su solide basi». Un documento di cui «essere orgogliosi come lo siamo del tricolore e dell’Inno di Mameli» e che consiglia agli studenti di «leggere e commentare con gli insegnanti». Lo raccomanda inaugurando l’anno scolastico dal Vittoriano e ricordando che quel testo «assegna alla Repubblica il compito di dettare le norme generali dell’istruzione». Cioè il compito «di istituire scuole statali per ogni ordine e grado, di assicurare ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di accedere ai gradi più alti degli studi». Un passo, quest’ultimo, che per come è formulato suona a doppia critica. Da un lato a chi, nell’esecutivo, vorrebbe far scivolare sempre nuove risorse e attenzioni verso la scuola privata a scapito di quella di Stato (e, en passant, cita il Talmud, libro fondamentale dell’ebraismo, quasi a far notare che non esistono solo le scuole cattoliche). Ma soprattutto a chi, la Lega in testa, vuole adesso affidare alle Regioni la gestione della scuola pubblica, minando la stessa unitarietà del sistema educativo e culturale. Insomma: una devolution che pretenda di tracimare su questo terreno, imponendo programmi e metodi diversi (come emerge dal disegno di legge varato giusto ieri sera da Palazzo Chigi), è inaccettabile per il presidente.
OFENA, RIMOSSA LA FRASE SU ALLAH
17/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Appeso e subito rimosso. Sono bastate meno di 24 ore a spegnere in Adel Smith, presidente dell’Unione musulmani d’Italia, l’entusiasmo per la sua vittoria: quella di essere riuscito a far appendere un simbolo islamico accanto al crocifisso nell’aula della scuola che frequenta il figlio. Ieri mattina, infatti, quando ha riaccompagnato il figlio a scuola ha visto che qualcuno aveva rimosso quel simbolo, un quadro con la scritta ”Allah” in arabo al centro contornata da versetti del Corano. Allora Smith ha deciso di riportare il figlio a casa. Una battaglia persa? «No - risponde pronto Adel Smith, noto per la sua ”crociata” di qualche anno fa per far rimuovere il crocifisso dall’aula della materna che frequentava suo figlio - Finché sarò in vita continuerò questa battaglia che non è di religione ma di civiltà e di legalità». Pur essendo contrariato per la marcia indietro del mondo scolastico nei confronti di quel gesto «che era un primo passo verso verso la parità religiosa», il presidente dell’Unione musulmani d’Italia dice di non essersi interessato più di tanto per sapere chi materialmente aveva tolto quel quadro.
CONFERENZA UAAR A FIRENZE
16/9/2003 - Giovedì 18 settembre, alle ore 21, presso il Teatro del Circolo ARCI «Il Progresso», Via Vittorio Emanuele 135, Tel. 055-483070 e 496670, bus n. 4, si terrà a cura del Circolo UAAR di Firenze una Conferenza con il Prof. Giovanni Godoli (Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze, Osservatorio di Arcetri) sul tema «Cosmologia e ateismo».
INCONTRO UAAR A UDINE
16/9/2003 - Giovedì 18 settembre 2003 alle ore 18.30, a Udine, nella sala del Dopolavoro Ferroviario in via della Cernaia 2a (sopra il cinema, ingresso lato opposto), in un incontro aperto alla cittadinanza parlerà Vera Pegna, vice-presidente della EHF/FHE e vice-segretaria dell’UAAR sul tema «La Costituzione Europea, la laicità indispensabile per l’uguaglianza dei cittadini davanti alle istituzioni».
FATWA CONTRO IL FUMO
16/9/2003 - (fonte: Corriere AGR) Nasser Makarem Shirazi, grande ayatollah iraniano, ha emesso una fatwa di condanna al fumo della sigaretta. Lo ha riportato il quotidiano Yas-e Now. La fatwa è stata emessa dopo un quesito di un medico suo seguace: «Considerati i gravi danni che il fumo ha sulla salute esso è considerato proibito dall’Islam e i fumatori devono smettere».
ADEL SMITH AFFIANCA ALLAH AL CROCIFISSO SUI MURI DELLA SCUOLA
16/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Un simbolo islamico in classe, per protestare contro una scuola concepita come «luogo d’indottrinamento». Sembrerebbe un paradosso, ma nelle intenzioni di Adel Smith, presidente dell’Unione musulmani d’Italia, si tratterebbe dell’unica forma di protesta attuabile per raggiungere una simbolica «pari dignità» con i cittadini cattolici. Per questo ieri mattina nella scuola elementare di Ofena, il paese in cui Smith e la sua famiglia risiedono ormai da anni, ha fatto il suo ingresso un quadro con iscritto il nome di Allah, contornato dalla sura 112 del Corano: «Allah è Unico, Allah è l’Assoluto. Non ha generato, non è stato generato e nessuno è uguale a Lui». L’aula prescelta è quella tra i cui banchi uno dei figli di Smith trascorrerà l’anno scolastico. Il quadro è stato posto proprio accanto al crocifisso. E’ la prima volta che in una scuola pubblica italiana fa il suo ingresso un simbolo religioso islamico.
AVVENIRE SI INTERESSA DEI RAPPORTI FRA ATEISMO E ISLAM
13/9/2003 - Con un articolo pubblicato in data odierna, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana «Avvenire» si è interessato al giudizio che atei e anticlericali danno della religione islamica. All’interno del pezzo sono state riportate le dichiarazioni di Romano Oss e Giorgio Villella, esponenti dell’UAAR. Dice in particolare Villella: «No, non abbiamo paura dell’islam; anzi, secondo noi è meglio che in Italia ci siano più religioni forti, perché se non altro c’è più libertà per tutti e meno clericalismo, meno potere politico della Chiesa. Così si spezza il monopolio cattolico, che da noi ha già troppi privilegi. In Benladen si sente ancora l’odio contro i crociati, perché le guerre moderne hanno una forte motivazione religiosa; e questo rafforza la nostra convinzione che sarebbe meglio se le religioni non avessero potere politico. Però, se abitassi in un Paese islamico, ce l’avrei moltissimo coi musulmani, perché il clericalismo islamico è molto superiore a quello della Chiesa oggi; i mullah sono indietro di 200 anni rispetto ai preti».
PERUGIA, PARTE IL REGISTRO DELLE CONVIVENZE: LA CURIA È MOLTO CRITICA
13/9/2003 - (fonte: la Nazione) Ieri non ha potuto replicare dopo l’annuncio che la prima coppia gay era pronta ad iscriversi. Ma dalla Curia perugina i messaggi che trapelano non lasciano adito a dubbi. Il pensiero di monsignor Giuseppe Chiaretti è lo stesso, dicono i portavoce, di sei mesi fa. L’anatema contro le coppie di fatto, scagliato in un’intervista a La Nazione a marzo resta intatto. Così come i richiami ai consiglieri comunali che si dicono cattolici e che sei mesi fa si dichiaravano convinti che il registro avrebbe aiutato anche le coppie eterosessuali. «Dire che quella sulle coppie di fatto sia una scelta solo simbolica è un’ipocrisia - era la tesi dell’arcivescovo di Perugia - Oggi, il trenta per cento delle famiglie si sfascia al sorgere del primo ostacolo e scelte come quella fatta dal Comune di Perugia possono contribuire a creare ulteriori difficoltà. La famiglia è un’istituzione naturale, dissolvere la famiglia significa dissolvere la società». Monsignor Chiaretti fu ancora più esplicito: «Finirà che lo Stato legifererà questo tipo di unioni, visto che ormai sono circa trecento i Comuni che hanno preso questa strada».
GUJARAT, LA CORTE SUPREMA INVITA IL GOVERNO A DIMETTERSI, SE NON PERSEGUE I FANATICI
13/9/2003 - (fonte: Deccan Herald) Esprimendo la sua mancanza di fiducia nei confronti del governo dello stato indiano del Gujarat (formato da esponenti del BJP, il prtito nazionalista indù), la Corte Suprema ha chiesto al governo stesso di dimettersi «se non siete in grado di perseguire legalmente i colpevoli: al di là delle vostre chiacchiere, voi siete tenuti a proteggere la popolazione». La dichiarazione è stata rilasciata dal Giudice Capo a proposito dell’assoluzione di tutti i 21 accusati della strage alla Best Bakery, nella quale furono bruciati vivi dodici musulmani.
CANADA, LA LEGGE SUI MATRIMONI GAY SLITTA A PRIMAVERA
12/9/2003 - (fonte: Corriere AGR) Almeno fino a primavera i matrimoni omosessuali non potranno diventare legge in Canada. Don Boudria, capo della maggioranza alla Camera, ha chiesto infatti il rinvio della discussione del progetto di legge presentato dal governo il mese scorso. Un progetto che prevede la modifica della definizione della parola unione: non più solo unione legittima di un uomo e di una donna, ma «unione legittima tra due persone». Una proposta che ha sollevato un vespaio di polemiche, tanto che il governo ha chiesto un parere alla Corte Suprema che esaminerà il testo solo a primavera. Le unione omosessuali sono già riconosciute in Ontario e nella Columbia Britannica.
LA DIOCESI DI BOSTON RISARCISCE CON 85 MILIONI DI DOLLARI LE VITTIME DEI PRETI PEDOFILI
9/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) L’arcidiocesi di Boston pagherà 85 milioni di dollari, per chiudere oltre 500 cause legate a accuse ai propri sacerdoti di abusi su minori. L’accordo è il più grosso risarcimento mai pagato da una diocesi cattolica americana, per casi di molestie, e rappresenta una tappa significativa verso la chiusura di una crisi, che da quasi due anni travolge la diocesi di Boston e tutta la Chiesa cattolica Usa. Lo scandalo pedofilia ha portato, tra l’altro, alle dimissioni del cardinale Law, al quale è succeduto il frate cappuccino Sean Ò’Malley. La diocesi pagherà a ogni vittima dagli 80.000 ai 300.000 dollari, con altri 20.000 dollari per i genitori che hanno fatto causa a nome dei figli.
SCRISTIANIZZAZIONE, PER TETTAMANZI È IN GIOCO IL FUTURO DELLA CHIESA
9/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) La sua prima lettera alla diocesi si apre con un richiamo alla «missione e passione» di San Paolo, l’apostolo che predicava nell’agorà di Atene con buona pace di ostilità o sarcasmi, e già questo la dice lunga. Il cardinale Dionigi Tettamanzi ne parla spalancando gli occhi, «i parroci mi dicono che ci sono bambini che non sanno farsi il segno della Croce. O che alle elementari ignorano chi sia Gesù». Eccolo, il «caso serio della Chiesa», la questione centrale che l’arcivescovo sviluppa in un «programma triennale» di 240 pagine chiamando tutti a un nuovo slancio missionario: «Dire il Vangelo oggi, comunicare la fede oggi, e come farlo», perché «è in questo che si gioca la ragione stessa della Chiesa e il suo futuro, fare altrimenti significherebbe tradirla» e soprattutto perché «senza Vangelo e senza fede non c’è salvezza», bisogna guardarsi da quel «pluralismo etnico, culturale, religioso» per cui «una religione vale l’altra». L’arcivescovo parla di «sfida drammatica», denuncia una «apostasia silenziosa» e «l’irrilevanza sociale» dei cristiani, spiega che si è creata una «rottura tra Vangelo e cultura».
SECONDO UN LEADER SCIITA «OGNI GOVERNO RELIGIOSO È UNA DITTATURA»
9/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Parli con l’emergente ecclesiastico sciita iracheno Sayed Aiad Jamal Aldin e rimani sbalordito. Non sai per quale delle tre affermazioni meravigliarti di più: 1) «La presenza americana in Iraq è ben vista, è benvenuta e l’Europa deve sostenere questa esperienza per la democrazia nel paese». 2) «Bisogna tener distinti lo Stato e la religione. Ogni governo di tipo religioso è una dittatura». 3) «Tutti i regimi attorno all’Iraq sono dittatoriali e non democratici». Turbante nero, ampia jallabia bianca e parlare calmo come di chi gusta le proprie parole sapendo quanto sorprendano, il 42.enne Jamal Aldin, uno dei leader politico-religiosi dell’Iraq sciita, per 16 anni in esilio in Iran, dice: «La coincidenza tra Stato e religione è una dittatura. Non voglio fare commenti sull’Iran. Rifiutiamo categoricamente un governo di tipo religioso. Mi batterò sempre per un governo laico, indipendente dalla religione. Sono per una divisione dei poteri».
CANADA, L’ONTARIO APPROVA I MATRIMONI GAY
8/9/2003 - (fonte: il Manifesto) «L’esclusione degli omosessuali dall’istituzione del matrimonio è illogica, offensiva e ingiustificabile». Con questo storico giudizio la Corte d’appello dell’Ontario martedì scorso ha reso legali con effetto immediato per la prima volta in Canada le nozze tra persone dello stesso sesso, scavalcando ancora una volta, in tema di diritti civili, i più conservatori cugini americani. E dopo poche ore Kevin Bourassa e Joe Varnell, rispettivamente 45 enne ex manager bancario - ora avvocato a tempo pieno per l’equità matrimoniale - e 33 enne consulente commerciale su Internet, erano in municipio per diventare la prima coppia gay legalmente congiunta nel paese degli aceri. L’Olanda è stato il paese pioniere al mondo a legalizzare il matrimonio civile tra le coppie dello stesso sesso, il primo aprile 2001, seguita quest’anno dal Belgio. Recenti sondaggi in Canada hanno rivelato che il 61,2% degli uomini e il 69,2% delle donne tra i 18 e i 34 anni sono d’accordo con i matrimoni tra omosessuali. La percentuale si abbassa con l’alzarsi degli anni, per arrivare tra il 24,6 tra gli uomini e il 37,6% tra le donne dopo i 55 anni.
SONDAGGIO: GLI ITALIANI NON VOGLIONO IL BUONO SCUOLA
5/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Più di sette italiani su dieci (73,7%) confessano di preferire la scuola pubblica a quella privata e quasi uno su due (47,1%) si dice «per niente d’accordo» che l’istruzione privata venga sostenuta da contributi statali, contro un 17,7% che invece indica un «completo» consenso. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla società Ricerca-Demoskopea su un campione di 609 casi (rappresentativo della popolazione italiana) nel mese di luglio 2003, attraverso interviste telefoniche, che sarà pubblicato nel numero dell’Espresso in edicola oggi. Alla domanda «quale tipo di scuola preferisce?» il 16,3% ha invece indicato la scuola privata cattolica, il 6,9% quella privata laica (il 3,1% non ha risposto). Inoltre, al 47,1% del campione che boccia il sostegno economico con contributi statali alla scuola privata si contrappone un 17,7% che si dice, invece, «completamente d’accordo», il 18,7% che afferma di essere «abbastanza d’accordo» e il 13,6% «poco d’accordo» (non sa il 2,9%). Infine, alla domanda «c’è chi dice che la riforma varata dal centro-destra sia un pò troppo a favore della scuola privata», il 24% ha risposto di essere «completamente d’accordo» e il 27,9% di esserlo «abbastanza»; al contrario, si è detto «poco d’accordo» con tale affermazione il 16,9%, «per niente d’accordo» il 12,8% (non sa il 18,4%).
NUOVA RISOLUZIONE DELL’EUROPARLAMENTO FAVOREVOLE AI MATRIMONI GAY
5/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Matrimoni omosessuali più vicini. L’Europarlamento ha approvato con 221 voti a favore e 195 contro la risoluzione sui diritti fondamentali dell’Unione europea redatta da Fodè Silla, del gruppo comunista. Il documento raccomanda ai Quindici di riconoscere i rapporti non coniugali «tra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali» e «adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell’Unione». Suggerisce di «abolire qualsiasi forma di discriminazione, legislativa o de facto , di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e adozione». Esultano gli omosessuali. Poco più di un mese fa il cardinale Joseph Ratzinger aveva richiamato i parlamentari cattolici di tutto il mondo a non votare leggi favorevoli alle nozze per le coppie gay, «nocive per il retto sviluppo della società umana».
USA, GIUSTIZIATO IL KILLER ANTIABORTISTA
4/9/2003 - (fonte: il Resto del Carlino) In nome della vita ha ucciso un uomo e quindi il paradiso lo attende. Con questa fede incrollabile, Paul Hill ha creduto fino all’ultimo che l’esecuzione - prevista a mezzanotte nel penitenziario di Starke in Florida - fosse il suo «martirio» di cristiano, solo una ragione in più per attendersi l’accoglienza trionfale di un coro di angeli subito dopo l’iniezione letale. Paul Hill, 49 anni, ex pastore presbiteriano, militante anti abortista non ha rimorsi e non ha chiesto la grazia. E’ stato condannato a morte per aver ucciso, nel 1994, John Britton, un medico abortista, e James Barrett, la guardia del corpo che lo proteggeva proprio dalle minacce ripetute degli antiabortisti. Erano tempi bui. La violenza del mivimento cristiano anti abortista non era solo verbale. Due medici abortisti erano stati assassinati a Pensacola, in Florida, nel 1993, e nello stesso ’94 due donne erano state uccise in una clinica per gli aborti di Boston da John Salvi, un anti-abortista che, in seguito, morì suicida in carcere. A Salvi forse mancò l’incrollabile fede da fondamentalista omicida e martire (non dissimile da quella di certi islamici) che ha fino a ieri sorretto Hill. «La nostra responsabilità è di proteggere la vita del prossimo e di usare la forza se è necessario», scrive Hill per giustificare l’ omicidio sul sito Internet a lui dedicato. La sua esecuzione è la prima negli Stati Uniti di un killer antiabortista e secondo molti rischia di provocare non solo polemiche ma anche ulteriori violenze nei confronti dei centri e dei medici che assistono le donne nell’interruzione della gravidanza. Nei giorni scorsi parecchie persone in Florida coinvolte nel caso hanno ricevuto lettere anonime di minacce accompagnate dal sinistro messaggio di una pallottola di fucile. «Dobbiamo prenderle seriamente», ha osservato Vicky Saporta, presidente della National Abortion Federation. Per i suoi sostenitori Hill è destinato a diventare un martire per una causa giustificata dalla Bibbia. Per altri, su entrambe le barricate del dibattito sull’aborto, è uno zelota o un fondamentalista che non merita pietà.
ALTO ADIGE, DUE PARROCI INDAGATI PER PROCESSIONI ABUSIVE
4/9/2003 - (fonte: il Gazzettino) I parroci di Trodena e Sesto Pusteria - due paesi dell’Alto Adige - sono stati iscritti sul registro degli indagati e verranno interrogati nelle prossime settimane, con l’accusa di violazione delle norme in materia di organizzazione di processioni e manifestazioni religiose esterne alla chiesa. Ad inoltrare la denuncia sono stati i carabinieri dopo aver verificato il mancato preavviso previsto per legge all’autorità di pubblica sicurezza. Le disposizioni in materia di manifestazioni religiose e di processioni sono regolate da un regio decreto del 1931, numero 773. All’articolo 25 si stabilisce che l’organizzatore di cerimonie religiose esterne alla chiesa, tra le quali le processioni debba essere notificata con il relativo programma tre giorni prima della manifestazione stessa. E così la denuncia inoltrata dai carabinieri sfocerà probabilmente in un procedimento davanti al giudice di pace. I due parroci rischiano un’ammenda sino a 2500 euro, oppure un periodo di detenzione domiciliare sino a 45 giorni ovvero la condanna a svolgere lavori socialmente utili sino ad un massimo di sei mesi; attività che, peraltro, i sacerdoti normalmente svolgono. Ma è anche possibile che il giudice si limiti ad una contravvenzione simbolica. Il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder ha definito «anacronistica e vessatoria» la denuncia.
UGANDA, I RIBELLI DEL LRA PROVOCANO ANCORA VITTIME
3/9/2003 - (fonte: www.warnews.it) Un anno fa di questi tempi il governo ugandese proclamava che la vittoria sui ribelli cristiani del LRA era solo questione di tempo: dopo 12 mesi, la situazione bellica sembra capovolta. Negli ultimi 15 giorni i ribelli hanno condotto una serie impressionante di attacchi contro la popolazione civile, senza che le Forze Armate ugandesi siano riuscite a garantire un minimo di sicurezza. Solamente negli ultimi quattro giorni il LRA (Lord Resistance Army), capeggiato dal visionario Joseph Kony, ha fatto almeno 45 morti ed un numero imprecisato di feriti tra la popolazione civile. Venerdì scorso i ribelli hanno attaccato il centro di Okwaga, nel distretto settentrionale di Lira, a circa 330 km dalla capitale Kampala. I morti sarebbero 14 (l’esercito ugandese sostiene che le vittime siano 11); domenica ad essere attaccata è stata la città di Soroti, distante circa 350 km dalla capitale. Qui le vittime sarebbero otto mentre, a differenza dell’attacco di venerdì, non ci sarebbero stati rapimenti. L’ultimo attacco è stato sferrato ieri mattina quando i ribelli hanno teso un’imboscata ad un autobus in servizio tra Lira e Soroti. I ribelli avrebbero ucciso 25 passeggeri (alcuni sono stati bastonati a morte) prima di incendiare il veicolo. I feriti sarebbero poco meno di una decina, imprecisato il numero delle persone sequestrate.
BUONO SCUOLA SENZA LIMITI DI REDDITO
3/9/2003 - (fonte: il Messaggero) Il bonus per le private è arrivato. Ha la forma di un contributo finanziario e non di un credito d’imposta ed è a disposizione di tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito, che intendono iscrivere i figli minori alle scuole paritarie (elementari, medie e primo anno delle superiori). Si tratta di un aiuto economico - 30 milioni di euro per ciascun anno, dal 2003 al 2005 - a favore “della libera scelta delle famiglie” ha precisato il ministro dell’Istruzione subito dopo la firma del decreto interministeriale Moratti-Tremonti, con cui i responsabili dei due dicasteri hanno accolto la proposta dei gruppi parlamentari Udc presentata dal senatore Ivo Tarolli e dall’onorevole Luca Volontè. L’iniziativa, ancor più che non fissa alcun tetto di reddito, ha subito scatenato le proteste di opposizione e sindacati.
QUASI ASSOLUZIONE PER BASHIR
3/9/2003 - (fonte: il Mattino) Abu Bakar Bashir, il leader islamico indonesiano condannato ieri a quattro anni di carcere da un tribunale di Giakarta, era considerato il leader spirituale della Jemaah Islamiya, organizzazione integralista ritenuta legata ad Al Qaida. Ma ieri la Corte che ha processato Bashir ha affermato che non ci sono prove di questo suo ruolo. Bashir, 65 anni, indonesiano di origine yemenita, è stato arrestato il 19 ottobre 2002, una settimana dopo la strage di Bali, ma non in relazione al duplice attentato che fece 202 morti. Era accusato, invece, di tradimento per aver complottato per rovesciare il governo legittimo dell’Indonesia e instaurare nel Paese uno Stato islamico. Per queste accuse, che comportano l’ergastolo, la pubblica accusa aveva chiesto per lui 15 anni di carcere.
ARGENTINA, LA CHIESA TOLLERÒ LA TORTURA?
3/9/2003 - (fonte: il Manifesto) L’ex dittatore argentino Benito Bignone, l’ultimo «presidente» della dittatura militare, ha ammesso che gli istruttori francesi insegnarono ai militari argentini i metodi del sequestro, della tortura e delle esecuzioni clandestine di persone e ha detto che l’episcopato argentino diede la sua approvazione a queste pratiche. Bignone si trova agli arresti domiciliari su ordine del giudice federale Jorge Urso in uno dei casi di neonati dati alla luce durante la prigionia.
IRAQ, I SUNNITI ACCUSANO GLI SCIITI DI PRATICARE LA PULIZIA ETNICA
2/9/2003 - (fonte: Corriere AGR) Gli sciiti stanno cercando di realizzare una purificazione etnica in Iraq e in questo tentativo sono apertamente sostenuti dall’Iran. Lo ha dichiarato oggi lo sceicco Abdel Salam al Kubeissi, portavoce del Comitato degli ulema sunniti iracheni. In particolare, le guide reigiose sunnite hanno attaccato Moqtada Sadr, capo di una delle piu’ oltranziste tra le formazioni sciite presenti in Iraq. Gli ulema accusano poi gli sciiti anche di aver monopolizzato le moschee sunnite di najaf e Kerbala.
UNO STATO AL VERDE TROVA I FONDI PER LE SCUOLE PRIVATE
2/9/2003 - (fonte: il Corriere della Sera) Le famiglie che iscriveranno i propri figli a una scuola privata potranno detrarre dalle tasse una somma pari a 1.000 euro. Il credito d’imposta sarà utilizzabile solo dai nuclei con un reddito annuo inferiore ai 30 mila euro. E riguarderà soltanto le scuole medie e superiori. Questi i contenuti della bozza di decreto ancora allo studio dei ministeri dell’Istruzione e dell’Economia. Il provvedimento era stato annunciato nei giorni scorsi da Letizia Moratti. Dovrebbe essere definito e varato entro la fine della settimana. Domani l’incontro a livello tecnico per le ultime decisioni. Gli sgravi potrebbero essere utilizzabili già a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi.
MUORE OPERAIO IN PIAZZA SAN PIETRO
2/9/2003 - (fonte: il Manifesto) Un operaio di 52 anni, Costantino Marchionni, è morto ieri mattina mentre in Vaticano montava il palco del papa. Un suo collega neanche quarantenne è rimasto ferito e ne avrà per due mesi. Non semplice la ricostruzione dei fatti. La versione ufficiale accredita la fatalità: i due avrebbero provato a spostare l’impalcatura che - rimasta con le ruote bloccate tra due sampietrini - avrebbe cominciato a oscillare, fino a far cadere gli operai. Ma alcuni sindacalisti denunciano l’ostilità del Vaticano e l’atmosfera di omertà che si respirava sul luogo. «Non ci volevano far avvicinare», dice Sandro Grugnetti della Fillea Cgil. E Alessio D’Amato, presidente della commissione regionale per la sicurezza sul lavoro, ritiene «improbabile» che siano state rispettate le misure di sicurezza. La santa sede si affida a un comunicato di Navarro-Valls, non più di un’asciutta cronaca dell’accaduto.