Ogni anno, in occasione della dichiarazione dei redditi, il contribuente italiano può effettuare una scelta in merito alla destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF. Quasi sempre, la stragrande maggioranza dei contribuenti prende una decisione (o non la prende) senza essere al corrente del significato di tale scelta.
Toccherebbe allo Stato italiano informare la cittadinanza. Ma lo Stato non lo fa, benché sia addirittura parte in causa. Al contrario, la Chiesa cattolica attua un’aggressiva e costosissima campagna pubblicitaria per convogliare consensi e, conseguentemente, contribuzioni a suo favore. Un fiume di denaro pubblico: circa un miliardo di euro.
Quale associazione impegnata nella difesa della laicità delle istituzioni, l’UAAR ritiene che sia suo dovere aiutare la cittadinanza a effettuare una scelta autonoma e consapevole. Ed è per questo che, nel 2007, ha avviato una campagna di sensibilizzazione: “Otto per mille informati”. Nel 2009 la campagna ha cambiato nome, ed è diventata «Occhiopermille».
CONTENUTI DELLA CAMPAGNA 2010
La campagna si è avvalsa di questi strumenti:
- lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze: l’UAAR ha richiesto pubblicamente al ministro Tremonti di destinare i fondi di competenza statale alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, informando i cittadini di tale scelta;
- il sito internet Occhiopermille;
- la video-intervista all’Otto per mille e al Cinque per mille;
- l’affissione di manifesti pubblicitari in diverse città;
- la messa a disposizione della scheda informativa presente sul sito UAAR;
- la collaborazione di siti e blog, attraverso la pubblicazione sul loro spazio web di un logo specifico, collegato alla scheda presente sul sito UAAR;
- la diffusione di un video informativo;
- la circolazione per posta elettronica di un “passaparola” illustrativo del meccanismo;
- la libera diffusione, da parte di chiunque volesse collaborare alla campagna, di un volantino;
- l’organizzazione, da parte dei circoli e dei referenti UAAR, di banchetti e volantinaggi informativi (consulta il calendario eventi di aprile e maggio 2010).