Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
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Oggetto: Crocifissi nei seggi elettorali
L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, UAAR, è un’associazione nazionale che si fa carico degli interessi degli otto milioni di atei e agnostici del nostro paese; in quanto tale ha sempre combattuto contro l’esposizione dei crocifissi negli edifici pubblici, retaggio di epoche in cui c’era la religione di Stato e nessuna attenzione ai «pari diritti»di tutti i cittadini e delle loro diverse concezioni del mondo. Riporto le testuali parole di una recente sentenza con cui è stato assolto il nostro socio Marcello Montagnana, che aveva rifiutato di fare lo scrutatore elettorale per la mancata emanazione di un regolamento che impedisse l’esposizione del crocifisso nei seggi elettorali.
Suprema Corte di Cassazione - Sezione IV Penale - Udienza 1/3/2000 - Sentenza n. 439, Dott. Mariano Battisti Presidente: «Invero, il “ritorno”, con l’avvento del fascismo, del crocifisso nelle aule delle scuole elementari (circ. min. p.i. 22/11/1922) e poi di ogni ordine e grado (circ. min. p i. 26/5/1926). nonché negli uffici pubblici in genere (o.m. 11/11/1923, n. 250) e nelle aule giudiziarie (circ. min. g. g. 29/5/1926, n. 2134/1867), è comunemente indicato nella dottrina storica e giuridica come uno dei sintomi più evidenti del neo-confessionismo statale: tanto emerge, per esempio, dalla circ. 26.5.1926 cit., secondo cui si tratta di fare in modo che “il simbolo della nostra religione, sacro alla fede e al sentimento nazionale, ammonisca ed ispiri la gioventù studiosa, che nelle università e negli studi superiori tempra l’ingegno e l’animo agli alti compiti cui è destinata”. Diametralmente opposta, com’è evidente, la laicità come “profilo della forma di stato delineata nella carta costituzionale della Repubblica” (corte cost. 203/89 cit.)». Sempre dalla citata sentenza: «…il crocifisso è ricompreso tra gli arredi delle aule e degli uffici da una serie di circolari ministeriali, destinate alle autorità subordinate, la cui modificazione rientra pienamente nel potere dell’amministrazione pubblica».
Con la presente chiedo ufficialmente, a nome dell’UAAR, di cui sono il segretario nazionale, che siano date esplicite disposizioni affinché vengano rimossi eventuali simboli religiosi dai seggi elettorali prima dell’inizio delle operazioni di voto. Che queste disposizioni siano emanate e rese operative prima delle prossime elezioni. Che ce ne sia inviata copia appena disponibili.
In qualunque momento sarò disponibile ad una eventuale convocazione per spiegare in dettaglio le ragioni giustizia e opportunità di questa mia richiesta.
Dall’8 al 18 febbraio pp. vv. saremo a Roma, insieme a numerose altre associazioni laiciste, per la settimana anticoncordataria, durante la quale sarà data particolare enfasi alla nostra campagna Scrocifiggiamo l’Italia - Campagna nazionale per la rimozione dei crocifissi dagli edifici pubblici.
In quell’occasione sarò felice di poter dare l’annuncio della Sua risposta affermativa, come spero, o rendere pubblica questa mia domanda e la sua risposta, mancata o negativa che sia.
Ringrazio dell’attenzione e porgo distinti saluti,
(Il segretario nazionale dell’UAAR, Giorgio Villella)