Benedetto XVI ha dichiarato oggi che la «dissoluzione della famiglia e del matrimonio, gli attentati alla vita umana e alla sua dignità, la riduzione della fede a esperienza soggettiva e la conseguente secolarizzazione della coscienza pubblica» sono i diversi elementi che segnano in modo concreto ed evidente l’allontanamento dell’Occidente «dai suoi fondamenti cristiani con velocità crescente».
A Benedetto XVI ricordiamo che l’Occidente secolarizzato è oggi il luogo più tranquillo e sicuro del pianeta, il luogo in cui la speranza di vita è più alta e il benessere più diffuso. L’Europa – che a detta del papa si è negli ultimi decenni velocemente allontanata dal cristianesimo – ha goduto, negli ultimi sessant’anni, del suo più lungo periodo di unione e di pace. Al papa ricordiamo anche che gli unici conflitti che ivi sono scoppiati, nella ex Jugoslavia, avevano una radice evidentissima nel rafforzamento dell’identità cattolica, ortodossa e islamica di croati, serbi e bosniaci. Altrove, in Paesi cattolici come Ruanda e Burundi, soltanto qualche anno fa si è consumato un genocidio con centinaia di migliaia di vittime.
L’UAAR, l’associazione italiana che si batte per i diritti civili degli atei e degli agnostici, respinge con forza la delegittimazione che la Chiesa cattolica compie quotidianamente nei confronti dello stile di vita di milioni di cittadini non credenti.