L’UAAR ha chiuso con successo la sua due giorni di congresso riminese: discussioni, progetti, iniziative e un nuovo segretario, Raffaele Carcano, che finora è stato il responsabile del sito Internet e il coordinatore delle iniziative giuridiche e che da oggi prenderà il posto di Giorgio Villella. Al congresso hanno partecipato un centinaio di delegati da tutta Italia, ma anche numerosi soci, simpatizzanti e curiosi. Principali argomenti di discussione sono stati le discriminazioni subite dagli atei e dagli agnostici nel nostro Paese, i nuovi privilegî della Chiesa cattolica e i successi dell’associazione, che in dieci anni ha decuplicato i suoi iscritti. Ed è stato ribadito con forza l’orgoglio di chi crede nella vera laicità dello Stato.
Quarantuno anni, milanese di nascita ma romano di adozione, Raffaele Carcano è laureato in scienze storico-religiose ed è il curatore di Le voci della laicità, uscito l’anno scorso per i tipi di Edup. Nel suo discorso di saluto, Carcano ha rilanciato il ruolo dell’associazione, che all’inizio dell’estate è stata riconosciuta come associazione di promozione sociale, e ha sottolineato come questo dia nuove possibilità di impegno e di visibilità.
«Esistono poche indagini sugli atei e gli agnostici,» – ha dichiarato Carcano – «ma quelle poche che esistono mostrano che atei e agnostici hanno una forte propensione all’innovazione, sono giovani, più colti e istruiti della media e sono la maggioranza tra gli scienziati». Da qui, la convinzione che sia in atto un cambiamento nella nostra società che i politici tardano a registrare.