Newsletter UAAR n° 27

(31 marzo 2003)

  1. L’UAAR, LA PACE, LA GUERRA
  2. L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE
  3. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ
  4. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO

1. L’UAAR, LA PACE, LA GUERRA

Le operazioni belliche in Iraq sono ovviamente al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. I dibattiti sulla vicenda finiscono inevitabilmente per coinvolgere gli atei e gli agnostici, e alcuni di loro hanno richiesto all’UAAR quale atteggiamento l’Unione abbia maturato nei confronti del conflitto.

L’UAAR ha come scopi, sanciti dallo Statuto, la promozione delle teorie atee e agnostiche, il sostegno alle istanze pluralistiche nella divulgazione delle diverse concezioni del mondo, il superamento del principio della libertà religiosa in favore del principio del pari trattamento di tutte le scelte filosofiche, la riaffermazione della completa laicità dello Stato e la lotta contro le discriminazioni giuridiche e di fatto nei confronti degli atei e degli agnostici.

L’UAAR ha quindi definito gli obiettivi, limitandoli a quelle tematiche (peraltro estremamente corpose e impegnative) che possano permettere al maggior numero di non credenti di unirsi allo scopo di raggiungerli. Gli atei e gli agnostici italiani hanno opinioni diverse su molti argomenti e non avrebbe senso «trascinare» queste discussioni anche all’interno dell’associazione.

Proprio per questo, l’articolo 4 delle Tesi afferma: «L’UAAR è eterogenea. Si distingue dalla maggior parte delle religioni o sètte o conventicole anche perché non aspira a «omogeneizzare» il pensiero dei suoi aderenti. Anzi, è contraria a ogni forma di pensiero unico, in qualsiasi campo lo si voglia imporre. Ci sono molti modi diversi di vivere l’agnosticismo o l’ateismo, e l’UAAR li rispetta tutti. In definitiva, sono numerosi gli atteggiamenti ed elaborazioni di pensiero compatibili con l’adesione all’UAAR… Anzi, l’eterogeneità costituisce una garanzia contro involuzioni integraliste, in quanto già nei rapporti interni gli aderenti rispettano le reciproche convinzioni».

L’UAAR ha un’alta opinione dei propri soci: sa che molto spesso sono pervenuti alle proprie posizioni atee e agnostiche in seguito al rifiuto delle imposizioni e dei dogmi religiosi, e non vuole pertanto riproporsi nei loro confronti alla stessa stregua di una qualsiasi Chiesa alternativa. Allo stesso modo e per la stessa ragione, rifiuta in partenza di concepire i proprî soci come un «gregge» bisognoso di conoscere il parere dell’UAAR prima di formulare una propria opinione. La nostra associazione considera una ricchezza e un motivo di orgoglio non solo l’eterogeneità dei propri soci, ma anche la loro capacità d’analisi ed elaborazione personale.

Ciò non significa, ovviamente, che all’UAAR possa aderire anche chi sia contrario alle più elementari forme di convivenza civile. Il nostro statuto afferma con forza la necessità di impedire ogni forma d’intolleranza, di discriminazione e di prevaricazione, e l’articolo 11 delle nostre Tesi afferma che l’UAAR aderisce al testo costituzionale per quanto riguarda in particolare le istanze pacifiste: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione alle controversie internazionali».

2. L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE

A cavallo dei mesi di febbraio e marzo, le cronache dei quotidiani nazionali hanno ospitato la vicenda di un’insegnante di religione, licenziata dal proprio vescovo perché rimasta incinta senza essere sposata, il cui ricorso contro il provvedimento è stato respinto dalla Cassazione. La sentenza ha suscitato un certo stupore, sopraggiungendo peraltro in giorni di impegno papale a favore della pace, con il quale il Vaticano si era autorevolmente presentato come difensore dei più deboli.

Troppo spesso questa immagine «positiva» che i mass media promuovono finisce per offuscare la capacità di giudizio anche delle persone normalmente più attente. Infatti, la sentenza della Suprema Corte è stata giuridicamente ineccepibile, basandosi sul testo concordatario che attribuisce espressamente ai vescovi la nomina e la revoca degli insegnanti di religione. Non solo: una legge in corso di approvazione immetterà in ruolo questi insegnanti che, qualora non più graditi al vescovo, saranno assorbiti in altri insegnamenti, scavalcando così migliaia di educatori maggiormente meritevoli, per titoli ed esperienza.

Questo insegnamento, che dovrebbe essere di «religione cattolica», in realtà si tramuta in puro catechismo: teoricamente anche un ateo, o un islamico, o chiunque altro, provvisti di un curriculum adeguato potrebbero insegnare cos’é la religione cattolica. Invece questo non accade, per il semplice fatto che l’insegnante di religione cattolica «non deve aver timore di dire le proprie convinzioni, di attestare i proprî valori, di offrire le proprie ragioni», in quanto la Chiesa «può e deve custodire il cammino di una buona educazione, come momento necessario dell’evangelizzazione», come è stato sostenuto in un recente convegno organizzato dai vescovi italiani.

È evidente quindi che i problemi non stanno in una supposta «giustizia ingiusta», quanto nell’abdicazione dello Stato ai proprî poteri di scelta del corpo docente e delle materie di insegnamento. Il Concordato è ancora lì, legge dello Stato accolta addirittura all’interno del testo costituzionale, a sancire privilegî non più ammissibili che crescono invece di giorno in giorno, creando contemporaneamente delle discriminazioni nei confronti di chi non la pensa allo stesso modo.

Che gli italiani (e nemmeno tutti) se ne accorgano solo di tanto in tanto, come momentanea reazione a eventi prontamente dimenticati, anziché ricordarsene al momento giusto, influenzando una classe politica evidentemente prona ai voleri vaticani, è un fatto che dovrebbe indurre a meditare sullo stato di salute alquanto malfermo della nostra laicità.

3. FLASH: UN MESE DI ATTIVITÀ

8/3/2003. Il circolo di Milano ha organizzato presso la Libreria Babele una conferenza sul tema: Aspetti e questioni delle radici cristiane in relazione alla Costituzione europea, relatore Carlo Pauer Modesti, filosofo dell’immaginario, Università «la Sapienza», Roma. 15/3/2003. Il circolo di Verona ha organizzato presso la sala Lodi in via san Giovanni in Valle, 13, una conferenza sul tema: I rituali delle religioni, relatore il prof. Giovanni Battista Novello Paglianti, docente di antropologia culturale presso l’Università di Padova. 20/3/2003. Il circolo di Firenze ha organizzato presso il teatro del Circolo ARCI «Il Progresso», una conferenza di Raffaele Carcano (responsabile del sito UAAR) sul tema: Come cancellare gli effetti civili del battesimo. 22/3/2003. Il circolo di Verona ha organizzato presso la sala Lodi in via san Giovanni in Valle 13, una conferenza sul tema Esistere senza dio, relatore il prof. Gian Luigi Paltrinieri, ricercatore di Filosofia teoretica presso l’Università di Venezia. 25/3/2003. Il 25 marzo 2002 moriva Martino Rizzotti, biologo. Nell’anniversario della sua morte l’UAAR ha ricordato il suo fondatore. 28/3/2003. Il circolo di Roma ha organizzato presso la Libreria Odradek in via dei Banchi Vecchi, 57, la presentazione di Nero Assenso (Poesie del dissenso), di Rosalba Sgroia, ed. Croce. Sono intervenuti Cristiana Lardo (ricercatrice Seconda Università di Roma «Tor Vergata»), Antonio Trinchieri (Presidente della Commissione Cultura Municipio Roma I), Sergio D’Afflitto (Coordinatore del Circolo di Roma dell’UAAR). Voci recitanti: Rosalba Sgroia, Agostino De Angelis.

4. FLASH: UN MESE DI AGGIORNAMENTI SUL SITO

Aggiornamento (quasi) quotidiano delle Ultimissime (raggiungibili direttamente dalla home page):

Newsletter del 28/2/2003.
L’Ateo numero 1/2003, indice e due articoli.
Ultimissime di febbraio 2003.
Ultima revisione delle Tesi UAAR.
Aggiornamento scheda «Modernismo cristiano».
Aggiornamento scheda «Sbattezzo».
Aggiornamento scheda «Parità scolastica».
Aggiornamento scheda «Ora di religione cattolica».
Aggiornamento scheda «Contraccezione».
Aggiornamento scheda «Aborto».
Aggiornamento scheda «Procreazione medicalmente assistita».
Aggiornamento scheda «Convivenza».
Aggiornamento scheda «Matrimonio civile».
Aggiornamento scheda «Divorzio».
Aggiornamento documenti in lingua francese.
Aggiornamento documenti in lingua inglese.
Aggiornamento link.