(30 settembre 2003)
- IL BONUS FISCALE A FAVORE DELLE SCUOLE PRIVATE
- LA LAICITÀ INDISPENSABILE: UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’UAAR
- FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
- FLASH: DUE MESI DI AGGIORNAMENTI SUL SITO
1. IL BONUS FISCALE A FAVORE DELLE SCUOLE PRIVATE
Dopo la pausa estiva, la newsletter riprende con il problema di sempre: la progressiva ri-confessionalizzazione della società italiana, impresa in cui si distingue per il suo particolare zelo la signora Letizia Brichetto in Moratti, ministro dell’Istruzione. Il mese di settembre ha rappresentato un Natale anticipato per le famiglie che mandano i proprî figli a studiare presso le scuole private (per due terzi cattoliche, lo ricordiamo). Il «dono» è un contributo finanziario, indipendente dal reddito, per le famiglie che intendano iscrivere i propri figli alle scuole cosiddette parificate (elementari, medie e primo anno delle superiori). Si tratta di un congruo intervento economico - 30 milioni di euro per ogni anno, dal 2003 al 2005 - per «la libera scelta delle famiglie», come ha precisato il ministro dell’Istruzione.
Il problema va ben oltre questa somma: se tutti gli studenti delle scuole private chiederanno il rimborso, alle famiglie arriverebbero circa 100 euro pro capite, una somma certo insufficiente ad assicurare il pagamento delle sontuose rette degli istituti privati (che provvederanno magari già di propria iniziativa a un aumento delle stesse, stornando il beneficio dalle famiglie alle scuole). Come è stato giustamente fatto notare, quella della Brichetto Moratti è dunque una battaglia di principio, volta da un lato a rafforzare il sostegno del Vaticano al governo, dall’altro a iniziare a scavare un vulnus al dettato costituzionale, quello che ribadisce l’assenza di «oneri per lo Stato», già messo a dura prova dai finanziamenti regionali. Come ha affermato Luigi Pedrazzi su la Repubblica, «la nostra Costituzione, semmai, contempla l’esigenza di sostenere i “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”, consentendo loro di accedere agli studi superiori. Nessun criterio di merito, nessuna indagine personalizzata sul singolo studente mi pare sia alla base del decreto Moratti».
Il governo avrebbe potuto cambiare la Costituzione: ma evidentemente mancava del coraggio necessario. È stato quindi inventato un bonus, distribuito grazie ad un decreto interministeriale (una specie di circolare interna), peraltro non impugnabile davanti alla Corte Costituzionale, se non ricorrendo contro la legge finanziaria per il 2003 che l’ha reso possibile.
Nonostante i reiterati attacchi, la legge 62 del 2000, il blocco dei finanziamenti alla scuola pubblica, i contributi delle regioni e ora anche questo decreto, è confortante constatare come solo il 7% degli studenti italiani si rivolga al diplomificio privato, in costante calo di iscrizioni. E come più di sette italiani su dieci (73,7%) risultino da un sondaggio preferire la scuola pubblica a quella privata, e come i contrari al provvedimento siano due volte e mezzo quelli che lo approvano. Ma solo con una nuova generazione di politici più resistente alle ingerenze del Vaticano le opinioni della popolazione potranno trovare ascolto.
2. LA LAICITÀ INDISPENSABILE: UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’UAAR
L’UAAR, insieme alla EHF/FHE (la federazione delle associazioni laiche europee di cui l’UAAR fa parte, e di cui Vera Pegna è vicepresidente), organizza a Roma, il 29 e 30 novembre prossimi, presso la Sala dei Dioscuri in via Piacenza 1, il convegno La laicità indispensabile, per l’uguaglianza dei cittadini davanti alle istituzioni.
L’Unione Europea è prossima all’adozione della sua prima Costituzione, il cui testo provvisorio lascia invariato il regime di privilegio di cui godono le religioni nella maggior parte dei paesi europei. Obiettivo del convegno è dimostrare che la legittimazione dello «status previsto nelle legislazioni nazionali per le chiese e le associazioni o comunità religiose degli stati membri», contenuta nell’articolo 51, vìola il principio di uguaglianza di tutti i cittadini (art. 44) e discrimina coloro che appartengono ad altre religioni o non ne professano alcuna (i non credenti costituiscono circa la metà della popolazione degli attuali paesi membri dell’UE). In tal modo vengono creati i presupposti per nuovi conflitti e tensioni sociali, anziché promuovere la coesione e costruire quella «società fondata sul pluralismo, sulla tolleranza, sulla giustizia, sulla solidarietà e sulla non discriminazione» descritta all’articolo 2.
La laicità delle istituzioni si propone come la sola formula organizzativa della società atta a favorire la coesistenza pacifica fra persone che possiedono concezioni del mondo diverse. È per questa ragione che la consideriamo indispensabile nell’Europa del ventunesimo secolo e l’abbiamo scelta come tema del nostro convegno.
Durante la prima giornata - nel quadro di un esame critico del testo costituzionale - saranno analizzati gli articoli che riguardano i rapporti con le chiese e il ruolo che esse svolgono sul piano politico e sociale. Nel pomeriggio l’attenzione si concentrerà sulla scuola, sui modi in cui un sistema educativo rispettoso delle convinzioni di ciascuno e capace di accogliere apporti culturali molteplici possa formare dei cittadini aperti all’alterità. Una tavola rotonda e una discussione generale concluderanno la giornata.
La mattina della domenica sarà dedicata al confronto tra numerose associazioni laiche ed enti di governo locale, italiani ed europei, al fine di individuare i temi su cui sviluppare un’azione comune e riflettere su come e perché diffondere i principi della laicità. Verranno raccontate diverse esperienze realizzate in ambito sociale, sia da amministrazioni comunali democratiche che da associazioni laiche. La mattinata si concluderà con la proiezione del video 2500 anni di pensiero libero, prodotto dal Centro di Azione Laica di Bruxelles (Belgio).
Maggiori informazioni possono essere richieste inviando una e-mail a international@uaar.it.
3. FLASH: DUE MESI DI ATTIVITÀ UAAR
15/8/2003. La vicenda di Gianni C., il socio UAAR alle prese con un parroco «ostinatissimo», è giunta sulla stampa rosa. Il settimanale Grand Hotel pubblica infatti un articolo dal titolo «Vuoi essere sbattezzato? Ti aspetta un anno di carte bollate!». 13/9/2003. Il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana Avvenire si è interessato del giudizio che atei e anticlericali danno della religione islamica. All’interno di un articolo sono state infatti riportate le dichiarazioni di Romano Oss e Giorgio Villella, esponenti dell’UAAR. 18/9/2003. A Udine, in un incontro aperto, Vera Pegna, vice-presidente della EHF/FHE e vice-segretaria dell’UAAR ha parlato sul tema La Costituzione Europea, la laicità indispensabile per l’uguaglianza dei cittadini davanti alle istituzioni. 18/9/2003. A cura del Circolo UAAR di Firenze si è tenuta una conferenza con il Prof. Giovanni Godoli (Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze, Osservatorio di Arcetri) sul tema Cosmologia e ateismo. 19-20/9/2003. Al convegno radicale sulla laicità del 19 e 20 settembre hanno parlato anche Giorgio Villella e Vera Pegna. Sono disponibili on line sul sito di Radio Radicale le registrazioni audio: per ascoltarle occorre avere Real Player installato. 27/9/2003. Su Donna, supplemento del sabato del quotidiano la Repubblica, la giornalista Alessandra Baduel ha scritto un lungo articolo sull’ateismo e sull’UAAR.
4. FLASH: DUE MESI DI AGGIORNAMENTI SUL SITO
Aggiornamento quotidiano delle Ultimissime (raggiungibili direttamente dalla home page).
Newsletter del 31/7/2003.
Ultimissime di luglio 2003.
Ultimissime di agosto 2003.
Nuova sezione «Diamo i film»: Filmografia atea, agnostica, laica e anticlericale.
Banco per l’osservatorio CGIL sulla secolarizzazione.
Diamo i libri: Recensione di Dio è con noi!.
Aggiornamento della pagina del Circolo di Firenze.
Aggiornamento scheda «La presenza di simboli religiosi negli edificî pubblici».
Aggiornamento scheda «L’ora di Religione Cattolica».
Aggiornamento scheda «Otto per Mille e finanziamento alle religioni».
Aggiornamento scheda «Cremazione».
Aggiornamento scheda «Funerali civili».
Aggiornamento link.