Il Tribunale dell’Aquila ha dunque dichiarato la propria incompetenza sulla richiesta di rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche di Ofena. Questo pronunciamento non equivale tuttavia a un giudizio di merito sulla questione, ma si limita ad attribuire la competenza sulla materia al Tribunale Amministrativo Regionale.
A questo proposito l’UAAR ricorda che un ricorso, presentato da una propria socia contro il Consiglio dell’Istituto frequentato dai suoi figli, è già stato discusso dal TAR del Veneto due settimane fa, e si è ora in attesa della sentenza.
Il problema rappresentato dai simboli religiosi nelle scuole pubbliche è stato uno dei temi affrontati nel corso del convegno La laicità indispensabile, svoltosi a Roma nelle giornate di ieri e oggi, organizzato dalla nostra Unione insieme alla Federazione Umanista Europea (FHE/EHF), di cui fa parte. Nel corso dei lavori, gli interventi dei giuristi e degli esponenti di diverse realtà europee hanno evidenziato come problemi simili siano all’ordine del giorno nella maggior parte degli Stati del continente.
Sulla questione del velo, ampiamente dibattuta in Francia, ha destato particolare interesse l’intervento di Georges Liénard, segretario della FHE/EHF, che ha manifestato la propria contrarietà al progetto di legge governativo contro il chador a scuola: «Il principio di laicità deve essere garante della neutralità del sistema educativo, cosa che non equivale alla neutralità degli studenti: è anzi indispensabile che ogni persona abbia la possibilità di esprimersi e manifestare le proprie convinzioni».
Roma, 30 novembre 2003