Ici/Imu/Tasi per le scuole private paritarie!

La Corte di Cassazione, con due storiche sentenze (n. 14225 e 14226) depositate l’8 luglio 2015, ha stabilito che due scuole private di Livorno gestite da enti religiosi debbano pagare gli arretrati dell’Ici. Questo perché chiedono una retta e sono quindi considerate attività di carattere commerciale. La Chiesa cattolica, toccata nei suoi interessi, ha criticato aspramente i pronunciamenti: monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, parla di “sentenza pericolosa” che limita “la garanzia di libertà sull’educazione”.

Il presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, ha chiarito con una nota che “la sentenza in questione si pone in linea di continuita’ con il consolidato orientamento” della Corte stessa sull’”interpretazione dell’esenzione prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera i, del decreto legislativo n. 504 del 1992 e dei relativi limiti”. Ha aggiunto che le polemiche sono “fuor d’opera” e “sembrano dimenticare come la questione sia stata oggetto, e la sentenza vi fa esplicito riferimento, di un’indagine comunitaria per sospetti aiuti di stato agli enti della Chiesa, che sarebbero potuti derivare da una interpretazione della predetta esenzione non rigorosa e in possibile contraddizione con i principi della concorrenza”. Santacroce ha spiegato inoltre che spetta al giudice decidere caso per caso, alla luce dell’orientamento della Corte.

I governi, per anni, hanno garantito esenzioni fiscali alle strutture confessionali che esigono rette, con mancati introiti per le casse pubbliche stimati nell’ordine di centinaia di milioni di euro l’anno. Ora tutti i comuni hanno la possibilità di richiedere agli enti religiosi il pagamento dell’imposta comunale sugli immobili, nel caso vi fossero le condizioni.

Ricordiamo inoltre che le esigenze del presunto “risparmio” per la spesa pubblica (sbandierato dalla propaganda cattolica con cifre senza fondamento, che non tengono conto dell’economia di scala e altri fattori) non può inficiare il diritto costituzionale dei cittadini di accedere a un’istruzione pubblica e laica, né comportare un peggioramento degli standard educativi che genera costi sociali e culturali ben più onerosi.

I circoli Uaar stanno scrivendo ai Comuni affinché verifichino le situazioni tributarie degli istituti paritari presenti nel territorio comunale e chiedano il pagamento delle tasse non versate. Tutti i cittadini possono utilizzare la lettera qui sotto (da presentare insieme ai due allegati).

Per il singolo cittadino

Richiesta da stampare e compilare (PDF)

Allegati

  1. Sentenza Cassazione n. 14225 (PDF)
  2. Sentenza Cassazione n. 14226 (PDF)